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20 QUALITÀ E PROFESSIONE
• avere una maggior attenzione alla dieta ed al peso corporeo; infatti nel genere fem- minile il consumo di frutta e verdura, seppur non molto alto, è maggiore che negli uomini e l’eccesso ponderale è meno frequente tra le donne;
• avere avuto una minor diffusione dell’a- bitudine al fumo; infatti tra gli uomini sono più alte le percentuali di fumatori ed ex fumatori, mentre più della metà delle donne non ha mai fumato. Si deve notare però che la percentuale di fumatori, sia maschi che femmine, nell’ASL 10 di Firenze è più alta rispetto al dato medio regionale. In generale i trend regionali (e na- zionali) sull’abitudine al fumo mostrano una riduzione dei fumatori negli uomini ed una sta- zionarietà/tendenza all’incremento nelle don- ne. Questo andamento differenziato ha com- portato una forte riduzione dello svantaggio degli uomini in termini di esposizione a questo fattore di rischio, con un differenziale uomini/ donne che è passato da 13,8 punti percentuali dell’inizio degli anni ’90 a 7,4 punti del 2012. Una situazione particolarmente preoccupante riguarda le adolescenti: in questa fascia di età infatti non si hanno differenze significative nei due generi, ma i valori risultano più alti nelle ragazze che nei ragazzi (campione studenti età 14-19 anni; 25,7% vs. 22,6%; Fonte: ARS, Stu- dio EDIT). Un comportamento a rischio, speci- fico del genere femminile, cui porre attenzione è rappresentato anche dal fumo in gravidanza, che riguarda circa il 7,0% delle donne toscane (Fonte dati: Agenzia regionale di Sanità).
Il consumo di alcool in quantità tale da co- stituire un rischio potenziale riguarda invece in prevalenza il sesso maschile: riguarda infatti oltre il 20% degli uomini, rispetto a poco più del 12% delle donne. Tra gli uomini sono anche più frequenti comportamenti a rischio quali il consumo “binge” di alcol e la guida in stato di ebbrezza.
2010-13. (fonte: Dipartimento di prevenzione ASF)
percentuale di coloro che ha effettuato una mi- surazione della pressione arteriosa o dei valori di colesterolemia è leggermente più alta tra le donne che tra gli uomini.
Le donne sembrano meno frequentemente ipertese, mentre la prevalenza dell’ipercoleste- rolemia è pressoché uguale nei due sessi.
Le donne dichiarano infine di presentare sintomi indicativi di depressione in percentuale più che doppia rispetto agli uomini. In entram- bi i generi la prevalenza della depressione è più elevata nella nostra Azienda sanitaria rispetto al dato regionale. La maggior frequenza della de- pressione tra le donne è un dato ben noto nella letteratura scientifica ed è confermato, anche nella nostra area, da dati di farmaco epidemio- logia relativi all’uso dei farmaci antidepressivi (prevalenza uso: 12,2% nelle donne vs. 7,0% negli uomini).
Conclusioni
Come si vede questi dati offrono una “fo- tografia” della popolazione della nostra ASL in chiave di genere: rappresentano già di per sé una prima indicazione di quali siano i settori sui quali è necessario lavorare.
Seppure nell’insieme lo stato di salute delle donne nella nostra ASL possa essere considera- to soddisfacente, vi sono certamente fasce di fragilità nei confronti delle quali devono esse- re sviluppate azioni specifiche di tipo sanitario, ma anche sociale: sono certamente le donne anziane, spesso sole, che ricorrono ai servizi ospedalieri con maggiore frequenza, ma anche le adolescenti che presentano alcune differenze negli stili di vita e per le quali è necessario un nostro impegno che rappresenta certamente un investimento per il futuro.
Come sempre utilizzare i numeri per trac- ciare i percorsi clinici rappresenta una buona strategia in grado di garantire l’appropriatezza degli interventi e l’efficacia dei risultati. TM
Info: alessandro.barchielli@asf.toscana.it
Tabella 1 - Studio PASSI. Prevalenza di alcuni fattori e condizioni di rischio suddivisi per genere, residenti Toscana, anno
Le donne sembrano essere più “attente” de- gli uomini al rischio cardiovascolare. Infatti, la
Parametro
Maschi
Femmine
Difficoltà economiche (qualche-molte)
49,1%
54.4%
Almeno 5 pozioni/gorno di frutta-verdura
7,5%
12,7%
Sovrappeso-obeso
45,9%
30.3%
Mai fumato
43,2%
57,4%
Consumo alcool a rischio
21,2%
12,8%
Misurazione colesterolo
76,2%
77,9%
Misurazione pressione arteriosa (entro 2 anni)
83,7%
86.1%
Prevalenza ipercolesterolemia
24,1%
24.7%
Prevalenza ipertensione
18,6%
16,2%
Prevalenza sintomi depressione
4.6%
9,3%
Toscana Medica 7|2015


































































































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