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non soltanto dei percorsi strettamente clinici, ma anche dell’assistenza psicologica ed emotiva al piccolo paziente ed ai suoi genitori.
Crop
La Regione Toscana, ai fini dell’assolvimento delle funzioni previste dalla normativa nazionale e regionale, stabilisce, in merito alla riorganizza- zione della Rete Pediatrica, per attuare la riorga- nizzazione dell’Oncoematologia Pediatrica in Re- gione Toscana, di istituire il Centro Regionale di Oncoematologia Pediatrica (CROP), con il preciso scopo di attivare i percorsi diagnostico-terapeu- tico-assistenziali dei pazienti di età compresa tra i 0 ed i 18 anni, per fornire risposte immediate e più vicine alle esigenze della popolazione e ga- rantire le cure appropriate per le patologie onco- logiche pediatriche.
Il CROP rappresenta una modalità organizza- tiva coordinata, attraverso la quale tutte le Unità che lo compongono rispondono ai bisogni della popolazione dell’area di riferimento, condividen- do i percorsi clinico-assistenziali e i modelli or- ganizzativi nel rispetto degli attuali indirizzi della programmazione regionale.
La Regione Toscana negli ultimi atti program- matori ha ribadito nel recente PSSRI 2010-2015 grande attenzione alle tematiche dell’area pedia- trica, attraverso azioni per la riqualificazione e lo sviluppo della rete materno infantile regionale, prevedendo un assetto organizzativo complessi- vo che ha delineato, all’interno di ciascuna Area Vasta, una articolazione in diversi livelli della rete con il coordinamento regionale da parte della AOU Meyer.
A questo fine il CROP, pur ispirandosi ai con- tenuti di cui all’art. 9 comma Ibis L.R.40/2005, ha un ambito che va oltre quello di area vasta e si configura, pertanto, in una logica di integrazione regionale dei servizi sanitari già presenti.
In un campo specialistico come l’oncoemato- logia pediatrica, l’unione di tutte le componenti professionali multidisciplinari presenti in regione potrà dare una risposta altamente qualificata e completa alla cura del paziente pediatrico con tumore. Inoltre questa integrazione potrebbe co- stituire il primo esempio di una effettiva rete per altre specialità pediatriche e non. L’organizzazio- ne del CROP è una configurazione territoriale co- ordinata e composta da 3 Unità costituenti col- locate rispettivamente nell’AOU Meyer, nell’AOU Pisana e nell’AOU Senese. All’interno di ognuna delle Aziende possono essere presenti specifiche competenze di alta specialità che saranno poste a disposizione di tutta l’utenza afferente al CROP.
Il CROP si potrà avvalere di Unità funzionali di appoggio, esterne al CROP e situate in Unità pediatriche ospedaliere periferiche, per semplici percorsi clinico-assistenziali, così da ridurre i disa- gi logistici dei pazienti e delle loro famiglie.
Infine, si ritiene utile formalizzare, fra le atti- vità del CROP, da svolgersi in collaborazione con l’ITT, il percorso di follow up dei ragazzi e dei
giovani adulti trattati per tumore in età pedia- trica; infatti, il progressivo miglioramento dei ri- sultati terapeutici in oncoematologia pediatrica (sopravvivenza a 5 anni pari all’80%), pone in evidenza, nei lungo sopravviventi, un aumenta- to rischio di neoplasie secondarie o di altre im- portanti sequele.
Si rende, pertanto, necessario un monito- raggio a lungo termine condiviso e dedicato a questo, sempre più rilevante numero di pazienti guariti.
Costituzione del CROP
II CROP è costituito dalle strutture complesse e semplici che compongono il DAI di Oncoema- tologia Pediatrica dell’AOU Meyer, dalla U.O. di Oncoematologia Pediatrica dell’AOU Pisana e dalla Sez. Semplice di Oncoematologia della U.O. di Pediatria Universitaria dell’AOU Senese.
Il CROP costituisce una rete interaziendale ed inter-area-vasta, poiché coinvolge processi rea- lizzati dalle strutture organizzative (complesse o semplici) delle Aziende partecipanti e comporta la definizione di processi assistenziali integrati delle varie strutture ad esso afferenti.
Il CROP, attraverso una reale organizzazione ed un fattivo coordinamento di tutte le risorse strutturali e professionali multidisciplinari presen- ti in Regione Toscana, consentirà di raggiungere uno standard di trattamento delle leucemie e dei tumori pediatrici, tale da costituire un modello unico per la qualità e per la concezione “di siste- ma” regionale.
Si evidenzia inoltre che all’attuazione delle attività del CROP si provvederà nei limiti delle ri- sorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Organi del CROP
Gli organi del CROP sono:
a) Il Direttore del CROP
b) Il Comitato Direttivo del CROP
1) II Direttore del CROP è individuato dal Di- rettore Generale dell’AOU Meyer
2) II Direttore del CROP, ferma restando l’au- tonomia professionale, clinica ed organizzativa dei Direttori delle singole strutture:
• convocaepresiedeilComitatodiDirezione del CROP ed assicura il corretto svolgimento delle sedute;
• rappresenta il CROP nei confronti delle Di- rezioni Generali delle diverse Aziende, dell’ITT e della Regione Toscana;
• redige annualmente una relazione sull’atti- vità svolta dal Centro.
3) Il Comitato di Direzione del CROP è com- posto dai Direttori di struttura complessa o sem- plice della singole Aziende partecipanti e si riuni- sce almeno trimestralmente;
Il Comitato ha il compito di:
• proporre le iniziative per il raggiungimento
A cura della Direzione Generale Diritti di cittadinanza e Coesione Sociale
Toscana Medica 5|2015

