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Dettaglio dell’attività del CROP prevista nei presidi socio-sanitari delle AASSLL; 1 II Centro Regionale Oncoematologia Pe- • sviluppare un’attività clinica finalizzata al diatrica Toscano, svolge i seguenti compiti: monitoraggio dei danni iatrogeni a distanza, in collaborazione con i medici dei presidi ospeda-
Coordinamento delle attività assistenziali lieri;
• prendere in carico i nuovi pazienti per la • favorire la formazione dei professionisti
diagnosi, la stadiazione, la registrazione, la de- del CROP e delle Unità di appoggio.
finizione del piano di trattamento che sarà at-
tuato, in rapporto alla complessità, presso una Coordinamento delle attività scientifiche struttura del CROP o mediante collaborazione • partecipare alla pianificazione e pro- presso un’unità di appoggio territoriale; grammazione di studi collaborativi epidemiolo-
• adottare protocolli diagnostici e terapeuti- gici, biologici, psicologici e di verifiche cliniche ci comuni seguendo i criteri della buona pratica comparative a livello nazionale ed internazionale; clinica; • partecipare alla pianificazione e progetta-
• assicurare l’assistenza infermieristica ai zione della ricerca di base;
pazienti oncoematologici attraverso il coordina- • organizzare specifici corsi, stage, seminari mento e la formazione di competenze cognitive per la formazione e l’aggiornamento del perso- e relazionali specifiche; nale del centro e del territorio.
• assicurare l’assistenza psicologica attraver-
so la rete pediatrica territoriale; Unità funzionali di appoggio
• assicurare la terapia del dolore e delle cure Le Unità di appoggio (ospedali periferi- palliative negli ambiti territoriali ed ospedalieri ci appendici esterne al CROP) partecipano alla specifici, tramite coordinamento del CROP, an- gestione del paziente pediatrico con patologia che attraverso supporto telefonico h24 di con- oncoematologica, collaborando e partecipando sulenza medica e infermieristica; attivamente con il CROP alla gestione dei percor-
• promuovere un approccio multidisciplina- si diagnostico-terapeutici più semplici.
re attraverso il coinvolgimento di altri specialisti Le Unità di appoggio saranno definite, dopo da individuare fra tutti i professionisti presenti in una attenta ed obbiettiva valutazione delle com- Regione Toscana, così da coordinare l’assistenza petenze, dal CROP e comunicate alla Regione in casi di particolare complessità; Toscana.
• identificare opportune risorse e consu- I requisiti che deve possedere una Unità di lenze territoriali, per interventi riabilitativi fisici, appoggio sono:
psicologici e sociali, come parte del trattamento • essere dotata di posti letto dedicati per il globale; day hospital, in spazi riservati al paziente onco-
• favorire e coordinare a livello regionale la logico;
sorveglianza clinica del paziente lungo soprav- • disporre di personale medico: pediatri con vivente attraverso precisi percorsi diagnostici-te- formazione ed adeguata esperienza in oncolo- rapeutici relativi alle sequele tardive (ambulatori gia pediatrica;
off-therapy); • disporre di personale infermieristico: in-
• collaborare con tutte le associazioni di vo- fermiere/i con formazione ed adeguata espe- lontariato per migliorare l’assistenza dei pazienti rienza in oncologia pediatrica.
e delle loro famiglie; Le funzioni delle Unità di appoggio sono:
• promuovere le attività di donazione di cel- • formulare il sospetto diagnostico e, attra- lule staminali midollari, cordonali o periferiche verso una comunicazione continua con il CROP, ed il trapianto di cellule staminali emopoietiche coordinare in trasferimento ad una sede del in ambito pediatrico; CROP;
• coinvolgere i servizi territoriali nella gestio- • eseguire la terapia di supporto;
ne domiciliare del paziente ematooncologico e • erogare la mono-chemioterapia in degen- nella sorveglianza degli effetti tardivi del tratta- za diurna secondo protocolli stabiliti dal CROP; mento e della malattia, promuovendo e tutelan- • eseguirecontrolliclinici,ematologiciebio- do l’inserimento scolastico e sociale, l’idoneità chimici pre- e post-chemioterapia;
sportiva, l’avvio all’attività lavorativa; • attuare la riabilitazione;
• favorire il passaggio della sorveglianza • effettuare le cure palliative: garantire cure clinica del paziente trattato in età pediatrica o palliative di elevata qualità ai pazienti pediatrici adolescenziale alla medicina di base e ai servizi ricoverati nel caso in cui l’assistenza non possa specialistici dell’adulto per mantenere il monito- essere erogata al domicilio;
raggio delle conseguenze tardive legate alle cure • eseguire i controlli post-trattamento se- anche oltre l’età pediatrica; condo protocolli stabiliti dal CROP;
• favorire un’attiva e continua (24/24 h) co- • razionalizzare il percorso di diagnosi, cura municazione tra il CROP ed i medici dei presidi e follow up del paziente;
ospedalieri per una diagnosi precoce e coordi- • decongestionare, per le prestazioni di loro nata; competenza, le attività del CROP;
• attuare l’assistenza domiciliare qualora • ridurre la migrazione verso altre regioni. Toscana Medica 5|2015
A cura della Direzione Generale Diritti di cittadinanza e Coesione Sociale

