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QUALITÀ E PROFESSIONE 15
Milena Vainieri, PhD
in Management, è ricercatrice in Economia
e gestione delle imprese nella Scuola Superiore Sant’Anna di PI. Dal 2003 svolge attività di ricerca C/O il Laboratorio Management e Sanità dell’IsT. di Management, sui temi della misurazione e valutazione della performance nei servizi sanitari, i meccanismi
di incentivazione con
un focus particolare al tema dell’efficienza. Dal 2015 coordina il sistema di valutazione della performance della sanità Toscana e le analisi di clima organizzativo nelle Regioni che aderiscono al network del sistema di valutazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
MILENA VAINIERI, ELISABETTA FLORE1, RICCARDO TARTAGLIA2, TOMMASO BELLANDI2
Quanto costa
l’assicurazione
Finalmente qualche dato in un mondo pieno di ombre
1 Centro GRC Regione Toscana e Scuola Superiore Sant’Anna
2 Centro GRC Regione Toscana
Negli ultimi vent’anni si è assistito a un no- tevole incremento del numero di richieste di ri- sarcimento danni connesse all’attività sanitaria e dell’ammontare liquidato per tali tipologie di si- nistri, che recentemente paiono essersi stabilizza- ti. I costi crescenti, che hanno determinato degli squilibri nel mercato assicurativo, con conseguenti aumenti nei premi e l’applicazione di sempre più elevate franchigie, da un lato, dall’altro lato la maggiore attenzione delle Regioni verso la sicu- rezza dei pazienti, hanno portato, in varie aziende sanitarie italiane, alla sperimentazione di nuove modalità di gestione del rischio, sia da un punto di vista organizzativo che amministrativo, avendo ri- guardo alla diretta presa in carico e al pagamento delle richieste di risarcimento danni da responsabi- lità sanitaria con proprie risorse.
Analizzando il contesto nazionale, emergono tre modelli principali nella gestione dei sinistri a carico degli erogatori pubblici di servizi sanitari:
1. gestione assicurativa à copertura assicura- tiva con nessuna o minima franchigia
2. gestione diretta à nessuna copertura assi- curativa
3. gestione mista à polizze assicurative con franchigia per sinistro o aggregata elevata
Ciascuno di questi modelli può essere attuato e organizzato a livello aziendale (o inter-aziendale) ovvero a livello centrale (Regione – Assessorato alla Salute).
A dicembre 2013, con qualche aggiornamento relativo alla prima metà del 2014, è stato condot- to uno studio che mostra la più recente evoluzione della gestione dei sinistri in sanità, fornendo an- che prime valutazioni sull’impatto economico dei diversi modelli applicati sul territorio nazionale al fine di stimare quale modello possa garantire un miglior controllo dei costi di gestione dei sinistri. Dallo studio, i cui risultati possono essere consul- tati nell’articolo apparso sul numero 92 di Meco- san, emerge che: fino al 2013, solo due Regioni (Liguria e Toscana) hanno adottato a regime una gestione diretta, con internalizzazione delle varie fasi di gestione dei sinistri, che vengono pagati con specifici accantonamenti gravanti sul Fondo Sanitario Regionale. Tre Regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte) hanno adottato a regime un modello misto, che prevede l’utilizzo di polizze assicurative contrattate prevalentemente a
livello centralizzato e solo per i cosiddetti “even- ti catastrofali”, con franchigie per sinistro elevate (500.000 euro). Le restanti Regioni adottano an- cora un modello assicurativo come riportato nel- la Tabella 1. Tuttavia si nota che vi è una recente, più rapida, evoluzione dalla tradizionale gestione assicurativa su base aziendale verso modelli misti o a gestione diretta. Dal 2013 si respira un gran fermento sulla questione: in alcune Regioni sono state attivate sperimentazioni con franchigie per sinistro elevate o gestione diretta in singole Azien- de (Abruzzo, Campania, Sardegna), altre Regioni hanno ulteriormente rafforzato la gestione diretta centralizzata (Emilia Romagna, Umbria) o vi sono approdate per recenti vicissitudini contrattuali con le Assicurazioni (Sicilia). In particolare, come si nota dalla tabella che riassume i modelli applicati nelle Regioni, l’evoluzione spesso non è regolata o gestita a livello regionale. Infatti le esperienze in corso a livello aziendale e regionale nei tre mo- delli gestionali individuati, mettono in evidenza la prevalenza del modello assicurativo tradizionale su base aziendale e numerosi casi di sperimentazioni aziendali di gestione mista e diretta.
Cosa comporta il passaggio ad una gestione diretta o mista in termini economici?
Sicuramente un risultato atteso connesso al passaggio verso una gestione mista o diretta è la riduzione del premio versato che dovrebbe az- zerarsi nel caso di un modello a gestione diretta completo. Con il modello a gestione diretta, in- fatti, le Aziende Sanitarie non pagano più premi alle Compagnie in quanto la gestione del rischio e dei risarcimenti viene effettuata direttamente dal livello regionale o aziendale.
La Figura 1 mostra la distribuzione del costo dei premi per ricovero. Il modello assicurativo, che è quello più ricorrente negli anni considerati per le valutazioni sui costi (2007-2010), presenta la va- riabilità maggiore: mediamente negli anni i premi versati dalle Regioni che hanno adottato un mo- dello assicurativo varia fra 20 e 90 euro a ricovero. Le Regioni che hanno optato per un modello misto sostengono dei costi dei premi per ricovero fra 20 e 60 euro. Quindi si riscontra un’effettiva riduzio- ne dei costi sostenuti mediamente dalle Regioni con un modello misto. Il fenomeno è più evidente (come ci si aspettava) nel caso del passaggio ad una gestione diretta dove i premi assicurativi ver-
Toscana Medica 10|2015


































































































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