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OPINIONI A CONFRONTO 13
gradimento rifiutandosi di riceverne il biosimila- re/generico. Per questo credo che debba anche venire rivisto il ruolo delle numerosissime asso- ciazioni di malati che talvolta sembrano portare avanti battaglie di dubbia trasparenza.
Mi domando poi come mai in Germania l’u- tilizzo dei farmaci generici raggiunga la percen- tuale dell’80% mentre in Regioni come la Basili- cata o la Puglia si arrivi a mala pena all’1-2% di uso di farmaci unbranded.
Concludo ricordando che sono assoluta- mente d’accordo sul fatto che i tagli alle spese sanitarie non debbano essere portati avanti con l’accetta e che la libertà decisionale dei medici debba sempre e comunque essere garantita.
TOSCANA MEDICA – Il miglioramento del PASI certamente può essere ottenuto con al- meno due molecole anti TNF alfa attualmente disponibili, mentre una terza ancora non è di- sponibile sul mercato. Nel primo caso si pone la questione del biosimilare inserita nel contesto più ampio dell’efficacia della cura e della soste- nibilità economica del sistema. Nel caso del nuo- vo farmaco questo problema non esiste perché ovviamente coperto dalla protezione brevettua- le. Quest’ultima molecola sarebbe comunque in grado di garantire un miglioramento terapeutico significativo?
MUGELLI – La molecola in questione è secuki- numab che ha ottenuto da pochi mesi il via libe- ra delle autorità regolatorie europee. Si tratta di un farmaco che ha dimostrato migliore efficacia rispetto sia ad etanercept (anti TNF alfa) che agli antagonisti delle interleuchine 12 e 23. A questi risultati si associa poi un incremento notevolis-
simo del PASI che raggiunge in alcuni casi addi- rittura il valore di 100, il che significa in pratica la scomparsa delle manifestazioni cutanee della psoriasi. Ovviamente tutto questo si traduce in un aumento di salute ed in un importante valo- re aggiunto rispetto alle preesistenti opzioni di cura.
Adesso di tratta di capire quale debba il suo ruolo nell’iter terapeutico della malattia, se cioè secukinumab debba essere considerato farmaco di prima scelta oppure destinato a quei mala- ti che abbiano visto fallire i trattamenti con le molecole di meno recente impiego. Credo che un notevole risparmio potrebbe derivare da un sempre più diffuso e consapevole uso dei bio- similari.
PRIGNANO – Sono completamente d’accordo e ricordo che negli studi ad oggi pubblicati se- cukinumab ha presentato un profilo di sicurezza superiore a quello di altri biologici fino ad ora in uso senza note segnalazione di eventi avversi severi.
PELLEGRINO – Sempre per rimanere in tema di costi vorrei sottolineare che la sicurezza d’uso di secukinumab dovrebbe tradursi in una riduzione delle spese legate al follow-up clinico – labora- toristico dei pazienti che assumono tale farmaco biologico.
MUGELLI – Dopo la indubbia efficacia sulle manifestazioni cutanee, resta adesso da valuta- re se secukinumab abbia un effetto altrettanto positivo sulle comorbilità associate alla psoriasi, in primo luogo quelle di natura cardiovascolare.
Figura 1
Toscana Medica 10|2015

