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A cura della Direzione Generale Diritti di cittadinanza e Coesione Sociale
In questo lavoro vengono riportati i dati preliminari sulla contaminazione da Tl degli abitanti delle aree interessate.
Metodi
Entro 2 settimane dall’emissione delle ordi- nanze comunali di divieto di utilizzo dell’acqua potabile contaminata da Tl per uso alimentare, è stata realizzata una campagna di biomonito- raggio umano, in parte su base spontanea, me- diante raccolta di urine nella popolazione inte- ressata (campionamento A). L’86% dei soggetti interessati ha poi ripetuto il campionamento a circa 2 mesi di distanza dalla cessazione dell’e- sposizione (campionamento B). A questi si è aggiunta un’ulteriore quota di campioni, che non avevano partecipato alla prima fase di rac- colta.
I livelli urinari di Tl sono stati determinati con metodo ICP/MS nel Laboratorio di Sanità Pubblica, Area Vasta Toscana Sud Est (Azienda USL 7 di Siena) con metodologia accreditata ACCREDIA. Come range di riferimento per la popolazione generale è stato utilizzato quel- lo della Società Italiana Valori di Riferimento (SIVR: 0,05-0,5 μg/l).
Risultati
Nel campionamento A, sono stati esaminati 637 soggetti (età 2-101 anni; maschi 45%) pari a circa il 23% degli abitanti dell’area contaminata. I livelli urinari di Tl sono risultati pari a 0.42 μg/l (media geometrica; min-max: 0.005-8.96 μg/l). Nel campionamento B (n=700; maschi 44%), eseguito dopo la cessata esposizione al Tl, è stata rilevata una significativa (p<0.001) riduzione dei
valoriurinaridelmetallo(mediageometrica0.29 μg/l;min-max:0.005-5.44μg/l).
Nel campionamento A, il 42,5% dei sog- getti presentava concentrazioni di Tl maggiori a 0.5 μg/l (95° percentile dei valori di Tl nella popolazione generale; SIVR 2011); tale percen- tuale si è più che dimezzata nel campionamen- to B (soggetti con talluria >0.5 μg/l: 20,9%). Considerando solo i soggetti con livelli di Tl urinario nel campione B superiori a 0.5 μg/l e tenendo conto della diluizione del campione e dell’incertezza di misura analitica, in 30 perso- ne (4.8%) si è rilevato un incremento dei valori di Tl nelle urine nel secondo campionamento rispetto al primo (Figura 1).
Non sono state rilevate differenze significa- tive in rapporto all’età dei soggetti esaminati in ambedue i campionamenti, seppure i dati nei bambini sembrano tendenzialmente inferiori di quelli di adulti e adolescenti. Analoga situa- zione è stata rilevata nel confronto tra maschi e femmine con dati leggermente superiori nei maschi, mentre sono stati trovati livelli urinari significativamente più elevati di Tl negli abitan- ti delle aree con maggiore concentrazioni di Tl nell’acqua potabile (Figura 2).
Conclusioni
La contaminazione dei sistemi idrici con Tl è una condizione estremamente rara. A Pietra- santa la problematica si è verificata per la pre- senza di elevati livelli del metallo in una delle sorgenti captate nel sistema di distribuzione dell’acqua potabile probabilmente contamina- ta dai residui di una vecchia miniera della zona ormai in disuso.
Figura 1 - Concentrazione urinaria di Tallio nei soggetti per di 0.5 μg/l e al campione A, tenendo conto della diluizione
i quali il campione B risultava superiore al valore di riferimento dei campioni e dell’incertezza di misura del metodo di analisi.
Toscana Medica 9|2015


































































































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