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QUALITÀ E PROFESSIONE 17
• bugie ripetute
• assenza da scuola
• furti in casa
• insonnia e disinteresse generale
Nell’ambito delle attività di prevenzione della UFM SerT C del Quartiere 5, da gennaio 2013 è formalmente attiva una collaborazione con la Prof.ssa Caterina Primi e la Dr.ssa Maria Anna Donati del Dipartimento NEUROFAR- BA, Sezione Psicologia, Università degli Studi di Firenze, finalizzata all’attività progettuale sul gioco d’azzardo denominata:”Gambling e Adolescenti: promuovere un comportamento responsabile”.
Tale collaborazione mira ad integrare l’atti- vità di prevenzione e cura del Servizio pubbli- co dell’ASL con l’attività di ricerca nell’ambito del gioco d’azzardo patologico e di altri com- portamenti a rischio di dipendenza svolta dal Dipartimento NEUROFARBA, con lo scopo di incentivare il collegamento tra ricerca e clinica.
In particolare il progetto si proponeva di raggiungere i seguenti obiettivi con gli studen- ti delle scuole secondarie di secondo grado, dei centri di formazione professionale e dei centri diurni del Quartiere 5 di Firenze:
a) rilevare la diffusione del comportamento
di gioco d’azzardo e del comportamento
problematico di gioco d’azzardo;
b) implementare l’intervento di prevenzione del comportamento problematico/patolo-
gico di gioco d’azzardo.
La rilevazione si proponeva di indagare:
• diffusione del comportamento (numero di
giocatori);
• diffusione dei vari tipi di gioco d’azzardo (il
numero di giocatori per gioco);
• la frequenza di gioco per le varie attività
• numero di giochi.
Inoltre lo studio si proponeva di rilevare la prevalenza del comportamento problematico di gioco d’azzardo, calcolando il numero di adolescenti classificabili rispettivamente come giocatori non problematici, a rischio e proble- matici.
Il campione di studio era costituito da 390 adolescenti. Di questi 325 erano studenti di una scuola secondaria di secondo grado (70% maschi, età media 16.38), 49 frequentavano una Scuola di Formazione e Lavoro (100% ma- schi, età media 17.47 anni) e 16 sono stati re- clutati presso un Centro Diurno (81% maschi, età media 14.89).
I partecipanti hanno compilato il SOGS- RA, uno strumento che consente di indagare le abitudini di gioco e il comportamento pa- tologico di gioco d’azzardo, consentendo di classificare i rispondenti in: giocatori non pro- blematici (assenza di conseguenze negative), giocatori a rischio e giocatori problematici (presenza di 4 o più conseguenze negative).
Risultati
Il 72% degli adolescenti ha dichiarato di aver fat- to almeno un gioco d’azzardo negli ultimi dodici mesi. I giochi più praticati sono risultati le lot- terie istantanee (56%), seguite dalle scommesse sportive (52%) e dai giochi con le carte (37%).
Calcolando il numero di giochi fatti, sola- mente il 30% fa un solo gioco, l’altro 70% di- chiara di fare due o più giochi.
L’82% degli adolescenti giocatori è risultato classificabile entro la categoria dei giocatori non problematici, mentre l’11% è stato classificato come giocatore a rischio ed il 7% come gioca- tore problematico.
Intervento di prevenzione
L’intervento si proponeva di prevenire il compor- tamento problematico di gioco d’azzardo foca- lizzando l’attenzione sulle distorsioni cognitive, uno dei principali fattori di rischio. Alla base delle distorsioni cognitive si trova un sistema di credenze, di convinzioni illusorie che le persone hanno sul gioco d’azzardo, per esempio l’esito dei giochi (essere convinto di poter controllare il risultato attraverso la propria abilità), le cause del risultato (attribuire le perdite a cause esterne, come la cattiva sorte, e le vincite a cause inter- ne, come la propria competenza) o le aspettative legate al gioco (ritenere che attraverso il gioco si possano risolvere problemi che nulla hanno a che vedere con l’esito dei giochi). In partico- lare l’intervento si è centrato sul ragionamento probabilistico e i principali errori che si possono commettere in relazione al calcolo delle proba- bilità e sul pensiero superstizioso, cioè sulla falsa convinzione che esista una relazione di causa effetto tra due eventi in realtà tra loro indipen- denti. L’intervento mirava a ridurre le distorsioni cognitive attraverso il potenziamento del ragio- namento probabilistico corretto e la riduzione del pensiero superstizioso.
All’intervento hanno preso parte un sotto- gruppo di studenti che avevano partecipato alla rilevazione. Nello specifico hanno parteci- pato 165 studenti, 97 (93% maschi, età media 16.93) frequentanti il secondo anno di un istitu- to professionale e 68 (100% maschi, età media 17.56) frequentanti il secondo anno della Scuo- la Formazione e Lavoro.
I risultati hanno indicato che l’intervento è stato efficace nel modificare a breve termine le distorsioni cognitive legate al gioco d’azzar- do. Nello specifico, al termine dell’intervento, solamente gli studenti del gruppo sperimenta- le hanno mostrato un decremento significativo del livello di distorsioni cognitive legate al gioco d’azzardo, a differenza di quelli del gruppo di controllo.
TM
Info: adriana.iozzi@uslcentro.toscana.it
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