Page 17 - Toscana Medica
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QUALITÀ E PROFESSIONE 17
Giorgio Galanti, Ordinario di Medicina Interna
AOU Careggi, Adjunct Professor Sports Medicine and Nutrition University of Pittsburg.
Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio. Direttore SODc di Medicina dello Sport e dell’Esercizio.
G. GALANTI1,2, A. BARTOLETTI2, A. BALDASSERONI3, P. CALÀ4, G. BOCCUTI5, C. GIANNELLI2
Visita di idoneità medica
all’attività agonistica:
esperienza della Commissione Regionale d’Appello Toscana nel periodo 2008-2013
1 Commissione Regionale di Appello, Scuola di Specializzazione Medicina dello Sport.
2 Regione Toscana Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale, Settore “Prevenzione e Sicurezza in ambienti di vita alimenti e veterinaria”.
3 Responsabile operativo CeRIMP-Centro Regionale Infortuni e Malattie Professionali, Regione Toscana.
4 Direzione Generale. Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale. Settore Prevenzione e Sicurezza ambienti di lavoro, alimenti e veterinaria.
La prima legislazione nel nostro Paese, risa- le alla Legge del 28 dicembre 1950 (n° 1055) “recante” norme di tutela sanitaria delle atti- vità sportive. La tutela sanitaria in questione, inizialmente affidata alla Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), si esercitava nei con- fronti degli sportivi professionisti e dei cosid- detti “dilettanti con retribuzione abituale” nonché dei praticanti attività sportive conside- rate impegnative o pericolose (pugilato, atle- tica pesante, gare ciclistiche, sport motoristici e subacquei), imponendo a tutti costoro l’ob- bligo di sottoporsi ad accertamenti medici di idoneità con periodicità annuale quale condi- zione indispensabile per l’accesso alla pratica dello sport.
Il Decreto Ministeriale 18 febbraio 1982 “Norme per la tutela sanitaria dell’attività sportiva agonistica”, tuttora vigente, preve- de l’obbligo per gli atleti di sottoporsi ad un apposito protocollo clinico–diagnostico pe- riodico, diverso a seconda delle tipologie di sport praticato. Un aspetto da sottolineare è che una buona pratica clinica venga riportata fedelmente all’interno del testo di legge, ren- dendo in tal modo molto più difficili i neces- sari e continui aggiornamenti e complicando in tal senso gli aspetti formali del compito del medico.
Qualora a seguito degli accertamenti sa- nitari effettuati, risulti la non idoneità alla pratica agonistica prescelta (Giudizio di non idoneità), l’interessato può proporre ricorso mediante istanza indirizzata alla Commissio- ne Regionale d’Appello nel termine di trenta giorni dal ricevimento del certificato di non idoneità.
La Commissione Regionale d’Appello, isti- tuita con l’art 9 della legge regionale 35/2003 “Tutela sanitaria dello sport”, è chiamata ad esprimersi in caso di ricorso da parte dell’atle- ta avverso la non idoneità alla pratica sportiva agonistica, rilasciata dai competenti Servizi di Medicina dello sport operanti presso le azien- de sanitarie e/o strutture ambulatoriali private accreditate della Regione Toscana.
Scopo del lavoro: studio epidemiologi- co descrittivo basato sull’attività svolta dalla Commissione Regionale d’Appello Toscana e sul giudizio delle visite d’idoneità medico sportiva svolte negli anni dal 2008 al 2013 dagli ambulatori di Medicina dello sport delle ASL e dalle strutture ambulatoriali private ac- creditate, ai sensi della normativa vigente in Regione Toscana.
Lo studio, organizzato per punti, segue il seguente schema:
A) valutare il numero di visite d’idoneità divise in due fasce di popolazione:< 18 anni e>18anni;
B) stimare le percentuali di atleti inidonei negli anni sopra citati e osservarne l’anda- mento in base anche alle motivazioni;
C) valutare le cause che hanno portato all’inidoneità e la relativa distribuzione nelle fasce osservate;
D) verificare se il giudizio d’inidoneità espresso in prima istanza sul territorio è risul- tato congruo o meno con la rivalutazione del- la Commissione Regionale d’Appello al fine di ottenere una stima sull’andamento dei ricorsi, comprensivo delle motivazioni e rivalutazioni.
Metodo: lo studio parte dalla revisione dei dati archiviati, presso la sede della Com- missione Regionale d’Appello, (Az. Ospedalie- ro-Universitaria di Careggi, Agenzia di Medici- na dello Sport e dell’Esercizio - Firenze) con ri- ferimento agli atleti dichiarati non idonei negli anni compresi dal 2008 al 2013, raggruppati per fasce d’età tra maggiorenni o e minorenni e per motivazioni di non idoneità tra cardiolo- giche o non cardiologiche. Al fine di ottenere anche una stima della quantità di persone che praticano sport in Toscana e tra esse quanto siano diffuse le non idoneità, abbiamo reperi- to in Regione Toscana i dati afferenti il totale della popolazione che pratica attività sportiva agonistica diviso per fasce d’età ed il totale di visite effettuate (Tabella A). È stato effettuato
Toscana Medica 2|2016


































































































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