Page 7 - Toscana Medica
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QUALITÀ E PROFESSIONE 7
M.R. QUARANTA1, P. BOTTI1, F. GAMBASSI2, E. MASINI1,2
Le nuove sostanze psicoattive
Maria Rita Quaranta Specializzata in Tossicologia Medica presso l’Università degli Studi di Firenze.
Si occupa da molti anni di sostanze d’abuso e farmacovigilanza.
¯ˉ Negli ultimi anni un fenomeno del tutto nuo- vo ha profondamente cambiato lo scenario del- le sostanze d’abuso, le modalità di mercato ed i comportamenti di consumo. Alle tradizionali sostanze di abuso, come Cannabis, LSD, cocai- na, eroina, amfetamine e soprattutto MDMA, si sono aggiunte nuove molecole, prevalentemen- te di sintesi, le cosiddette “Nuove Sostanze Psi- coattive” (NSP). Queste nuove droghe, in forma solida o liquida, in capsule o compresse o come herbal-mixture, sono generalmente vendute sui siti Web. La commercializzazione on-line delle NSP ha caratteristiche tali (numero teoricamen- te infinito di clienti, anonimato, libertà d’azione, siti di acquisto disponibili 24 ore su 24, facilità di promozione) da rendere il loro mercato incon- trollabile. Inoltre, l’uso e/o l’abuso di tali sostanze non risponde agli elementi costitutivi della tossi- codipendenza, come la tolleranza, dipendenza, astinenza. Le singole NSP sono presentate sulla rete con definizioni accattivanti e fuorvianti come “incenso”, “profumatore ambientale”, “sale da bagno” per disorientare il navigatore occasionale e mimetizzarne la vera natura.
Dal 2009 al 2013, attraverso segnalazio- ni provenienti dai centri (laboratori chimico- diagnostici, pronto soccorso, centri antiveleni, tossicologia forense, forze dell’ordine) che col- laborano con il Sistema di Allerta Precoce del Dipartimento delle Politiche Antidroga e dall’Os- servatorio Europeo sulle Droghe e Tossicodipen- denze di Lisbona (OEDT) sono state registrate ed intercettate in Italia 280 NSP fra cui: 84 canna- binoidi sintetici, 60 fenetilamine, 42 cationi sin- tetici, 6 analoghi della ketamina e 8 della tripta- mina, 6 analoghi azepanici, 5 oppioidi sintetici, 4 analoghi delle piperazine, 4 analoghi della fenciclidina ed infine 3 analoghi del fentanil. Nello stesso periodo in Italia sono stati accertati e registrati solo 53 casi di intossicazione da NSP comprendenti nell’ordine cannabinoidi sintetici, metossietamina, catinoni sintetici e fenitilamine, con un range di età da 14 a 55 anni.
Uno dei problemi principali legati alla diffu- sione delle NSP è caratterizzato dalla difficoltà del loro riconoscimento analitico, sia in campio- ni provenienti da reperti sequestrati, sia in cam- pioni biologici prelevati in casi di intossicazione acuta potenzialmente correlata al loro consu- mo. Tale difficoltà è dovuta al fatto che non so- no attualmente disponibili in commercio i test laboratoristici rapidi per la loro identificazione
e i composti di riferimento da utilizzare come standards. Le tecniche principalmente utilizzate per la loro identificazione sono la cromatografia liquida (LC), la cromatografia gassosa (GC) da sola o accoppiata alla Spettrometria di Massa (GC-MS). Tuttavia, le basse concentrazioni delle sostanze generalmente presenti nei campioni biologici e la contemporanea presenza di più NSP in uno stesso reperto, impongono ai ricer- catori l’utilizzo di tecniche diagnostiche più sen- sibili e selettive come la cromatografia liquida ad alta prestazione accoppiata alla spettrome- tria di massa (HPLC-MS).
Di seguito riportiamo, in modo sintetico, gli aspetti più importanti delle classi sopra riportate. Di ogni classe viene descritta la definizione con cui vengono commercializzate sul web, il nome gergale, le molecole più rappresentate, la via di assunzione e le principali manifestazioni cliniche.
CANNABINOIDI SINTETICI
Commercializzazione: “incenso esotico dall’a- roma intenso”, “profumatori ambientali”, “non destinati al consumo umano”.
Nome gergale: Spice, K2, Black Mamba... Principali molecole: JWH (018; 073;250);
CP (47,497); AM (1220; 2232; 2233).
Via di assunzione: inalazione, orale, intrana- sale.
Manifestazioni cliniche: ipertensione arterio- sa, disturbi del ritmo, ST elevation myocardial infarction (STEMI), agitazione, euforia, ansia, tremori, confusione mentale, psicosi acuta, al- lucinazioni uditive e visive, convulsioni, vomito, insufficienza renale acuta, sindrome da distress respiratorio, decessi (MAM-2201, AM-2201).
1Dipartimento di NEUROFARBA, Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi di Firenze,
2SOD Tossicologia Medica e Centro Antiveleni, AOU Careggi Firenze.
Toscana Medica 2|2016

