Page 9 - Toscana Medica
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QUALITÀ E PROFESSIONE 9
ANALOGHI DELLA KETAMINA
Commercializzazione: ”non destinati al con- sumo umano”
Nome gergale: Mexxy, MXE, Special M...
Principali molecole: Metossietamina, 2-MeO-Ketamina, N-Etilketamina, Metossieta- mina bromo-derivato....
Via di assunzione: inalatoria, endovenosa, orale, intramuscolare.
Manifestazioni cliniche: nausea, vomito, tachicardia, ipertensione arteriosa, euforia, confusione mentale, allucinazioni, agitazione psicomotoria, stato dissociativo prolungato, esperienze “near death” (deprivazione senso- riale, derealizzazione, stato dissociativo pro- lungato).
ASPETTI LEGISLATIVI
In Italia le sostanze stupefacenti o psicotrope, sottoposte alla vigilanza e controllo del Ministe- ro della Salute, sono raggruppate in 5 tabelle (articolo 14 del DPR 309/90). Il Ministero della Salute, dal 2010, ha emanato diversi decreti per l’aggiornamento della Tabella I, del DPR 309/90, dove sono elencate le sostanze con sanzioni maggiori, in conseguenza delle varie segnala- zioni ricevute ed individuate attraverso il Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento Politiche Antidroga. L’ultimo aggiornamento è contenuto nella Legge 16 maggio 2014, n. 79, dove sono state inserite le NSP note a quella da- ta, ma purtroppo, i produttori, soprattutto quelli illegali, sono sempre più veloci dei legislatori.
TM
Info: mariaritaquaranta@yahoo.it
Piero Salvadori, medico di comunità presso l’Azienda USL 11 di Empoli dove dirige
dal 1999 la UOC Organizzazione Servizi Sanitari Territoriali. Specializzato in oncologia presso l’Università
di Genova nel 1987, specializzato in igiene e sanità pubblica presso l’Università di Firenze nel 1991. Dirigente settore Servizi alla Persona
sul Territorio, Regione Toscana 2012/13.
L’appropriatezza, ovvero
i costi dell’inappropriatezza in Regione Toscana
La parola appropriatezza non si trova in molti vocabolari italiani. Deriva infatti dalla traduzione del termine inglese appropriateness. Perfino i sof- tware elettronici di scrittura (word processor), con correttore automatico, la segnano come “parola non esistente” nel loro vocabolario. In realtà la re- visione della letteratura, anche anglosassone, fin dal 1966 identifica questo termine come qualsiasi azione sanitaria in grado di generare effetti positi- vi per il paziente. Un po’ come il concetto “igieni- stico” (forse più semplice ed un po’ riduttivo, ma senz’altro chiaro!) del rapporto costi / benefici.
Detto questo, tale sostantivo è “titolare” di un intero paragrafo della recente Intesa Stato Regioni dell’1.7.15, la parte “B”. Il Governo Ita- liano infine intende recuperare risorse norman- do l’appropriatezza prescrittiva specialistica. In effetti tali azioni non sono nuove, perché già dai primi anni 2000 sulla falsariga della CUF (Com-
missione Unica del Farmaco) era prevista una CUD, Commissione Unica per la Diagnostica, mai veramente entrata in piena funzione.
Ora addirittura nel citato accordo si legge:
Qualora dal controllo (...delle prescrizioni) ri- sulti che un medico abbia prescritto a carico del SSN una prestazione senza osservare le condizioni e le limitazioni citate, l’ente del SSN, dopo aver richiesto al medico le ragioni della mancata os- servanza, ove ritenga insoddisfacenti le motiva- zioni rese, adotta i provvedimenti di competenza, applicando, nei confronti del medico dipendente del SSN, una riduzione del trattamento economi- co accessorio, nel rispetto delle procedure previ- ste dal Contratto Collettivo Nazionale di settore e della legislazione vigente, e nei confronti del medico convenzionato con il SSN, una riduzio- ne, mediante le procedure previste dall’Accordo Collettivo Nazionale di riferimento, delle quote
PIERO SALVADORI
Toscana Medica 2|2016


































































































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