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QUALITÀ E PROFESSIONE 11
Maria Grazia Petronio Specialista in Nefrologia, in Igiene e Med. Prev. Indirizzo Epidemiologia
e Sanità Pubblica. Esperta in Igiene ambientale. Docenza a contratto
in Igiene Ambientale
solo per l’Università
di Pisa (Scuola di Specializzazione in Igiene). Resp. UOS Ambiente e Salute, Dip. di Prevenzione ASL 11
di Empoli
MARIA GRAZIA PETRONIO
Dalla salute globale alla salute planetaria, un passaggio culturale necessario per la tutela della civiltà umana
”In quasi tutte le analisi effettuate, la salute umana risulta attualmente migliore rispetto a qualsiasi altro momento della storia. L’aspetta- tiva di vita è salita da 47 anni nel 1950-1955 a 69 anni nel 2005-2010 e il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni è diminuito notevolmente passando da 214/1000 nati vivi nel 1950-1955 a 59/1000 nel 2005-2010. Ma questi guadagni in salute umana sono avvenuti a caro prezzo: il degrado dei sistemi ecologici della natura in una dimensione mai vista nella storia dell’uma- nità. Un crescente corpo di prove dimostra che la salute dell’umanità è intrinsecamente legata alla salute dell’ambiente, ma con le sue azioni l’umanità ora minaccia di destabilizzare i sistemi chiave di supporto vitale della Terra.
Come Commissione si può concludere che il continuo degrado dei sistemi naturali minac- cia di invertire i guadagni di salute conseguiti nel corso dell’ultimo secolo. In breve, abbiamo ipotecato la salute delle generazioni future per realizzare vantaggi economici e di sviluppo nel presente”.
È quanto si legge nel rapporto della Fonda- zione-Rockefeller-Commissione Lancet sulla sa- lute planetaria, pubblicato su Lancet nel luglio 2015. La Commissione è composta da un grup- po eterogeneo di esperti mondiali in materia di salute ambientale, medicina, biodiversità ed ecologia, che ha ottenuto un forte consenso in- torno ad alcuni messaggi chiave ma soprattutto sull’urgenza della salute planetaria.
L’esito più rilevante di questa prima par- te dello studio della Commissione sta proprio nell’aver coniato questa locuzione di “salute planetaria” che ci aiuta a definire i veri connota- ti del concetto di salute umana nel XXI secolo.
La salute planetaria è il raggiungimento del più alto livello possibile di salute, benessere ed equità in tutto il mondo attraverso la giudiziosa attenzione ai sistemi umani -politici, economici e sociali- che modellano il futuro dell’umanità
ed ai sistemi naturali della terra che definiscono i limiti ambientali di sicurezza entro i quali l’u- manità può prosperare. In parole povere, salute planetaria è la salute della civiltà umana e lo sta- to dei sistemi naturali da cui dipende.
Quali nuove dimensioni apporta dunque il concetto di “salute planetaria” a quello di salu- te umana? Ce lo spiegano gli stessi autori. Per fronteggiare le minacce che la nostra specie ha di fronte dobbiamo collocare la salute umana all’interno dei sistemi umani e diventare consa- pevoli del fatto che gli esseri umani vivono in uno spazio operativo di sicurezza e che se i con- fini di questo spazio vengono violati le condizio- ni di sopravvivenza semplicemente si riducono. Semplificando il concetto con un’espressione icastica si potrebbe dire che stiamo tagliando il ramo su cui siamo seduti. Attualmente i sistemi naturali sono stati degradati in una misura sen- za precedenti nella storia con effetti sulla salute umana ancora non conosciuti e non quantificati.
Ad esempio, anche se le prove del rapporto di causalità tra cambiamenti climatici dovuti alla deforestazione e l’esplosione di malattie da virus Ebola non sono conclusive, la perdita di terreni forestali ha portato le persone e la fauna selva- tica a più stretto contatto, con i rischi intrinseci di zoonosi.
I rischi che abbiamo di fronte sono dunque, dentro di noi e nelle società che abbiamo creato. Quando consideriamo il cambiamento cli- matico, la principale unità di misura del pericolo è l’emissione di gas a effetto serra. Ma questa misura dovrebbe includere anche la capacità dei sistemi umani di monitorare la minaccia, capire la sua importanza e agire su quella conoscenza. Quello che è abbondantemente chiaro è che i pericoli che affronta la nostra specie richiedono “un’azione collettiva urgente sia a livello locale
che globale”.
La salute del pianeta è una nuova scienza
che sta solo cominciando a disegnare le coordi- nate dei suoi interessi e delle sue preoccupazio-
Toscana Medica 2|2016


































































































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