Page 6 - Toscana Medica

6 EDITORIALE
l’amministrazione? Il trattamento di ciascun caso ha un costo sempre maggiore; se il bilanciamento fra interesse dell’individuo e della collettività è proprio della politica, la misura dei risultati inerisce la responsabilità delle organizzazioni sanitarie. Occorre tro- vare la misura tra la medicina da ipermerca- to e l’individualità della domanda di salute.
9) Le tecnologie moderne in particolare l’ITC sono strumenti potenti di integrazione e di supporto alla prassi medica. Tuttavia inci- dono negativamente sul rapporto col pa- ziente che perde in individualità e possono avere effetti negativi sulla professione. La distruzione creatrice propria della tecnolo- gia può portare alla necessità di un minor numero di medici. Chi trova la mediazione?
10)Ultimo punto di un elenco incompleto: i medici debbono aprire un grande dibatti- to sulla fase finale della vita. Non possia- mo seguitare ad offrire tecnologie esorciz- zando l’accanimento terapeutico. La fase “end stage” deve essere preparata col pa- ziente e con i familiari con ampio margine di tempo e l’ascolto, la comprensione, lo stimo- lo anche spirituale alla resilienza e al coping, devono essere compiti del medico per riporta- re l’eutanasia al concetto primario di “buona morte” quanto più possibile serena e scevra da sofferenze. Di questo si deve discutere con la gente. La morte moderna non si esorcizza
con la tecnica ma con la palliazione intesa co- me abito mentale del medico.
Affrontare siffatti problemi rappresenta un
lavoro politico arduo che non nasce spontaneo nei medici che, tuttavia, devono ragionare sui fatti e rinunciare all’autoreferenzialità. Se di- scutiamo sulla struttura della società, cioè sul rapporto tra economia e morale, almeno cre- eremo scandalo e consapevolezza. Nell’epoca dei grandi trionfi della medicina, quasi per una sorta di irrazionalità pervasiva, la domanda di salute appare distorta, la medicina è ben lon- tana dalla razionalità, i medici mostrano com- portamenti spesso fuori del tempo. Proponia- mo un “patto per la responsabilità” tra tutti i policy maker. I medici si assumono l’onere di combattere l’eccesso di consumismo inuti- le e dannoso e quindi, di fatto, di contrastare un mercato che fa aggio sulle eccessive attese della gente. I politici condividano queste scel- te fornendo gli strumenti amministrativi e or- ganizzativi necessari. I rapporti tra medicina e mondo e tra medici e pazienti sono assai cam- biati negli ultimi decenni. Esprimere il parere dei medici sui problemi che assillano la società è ciò che la gente si aspetta e che restituisce autorevolezza alla professione. Troppo spesso i medici si volgono a sterili recriminazioni o a frustrazioni corali; non è mai troppo tardi per riprendere in mano il proprio destino.
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Un’occasione per meditare
psicoter non poc escente d cianti - s nel caris , provoca erte taum manzia ha osa sia d é suffrag corretti. n ndi indis oci ricup psicologi corretta e useppe T azioni sti onsideraz terreno d to dell’ev rna, semp alle neur uesta agil me un’oc nei alla co ia, di cogl à di chied to ed effic bili angos on esisto ioni nega te, perch
checisalva.opolazion afora o esaltata in una poesia. non ne ab
uto il terapeuta
pienza e generosità.
uncia, diffida della retorica, oscienza,
ibuto intimo e ristrutturante. uindi decisiva
mpegno umanistico
ile la propria esperienza
a sua bussola interiore.
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nziale ch
avvero una psicoterapia ecffei.cUacne,nonnullamiportasulpuntodelpianto.Ol- ata da dati scientifici ed estprerilend-anno, oltre la fine, la mia stessa, nel fugace,
on è sempre facile da identli’feitcearrneo.. Di gioielli, una manciata. pensabile sgomberare il campo da
erando l’essenza e la forma genuina
a “seria” e della sua proposta umani-
d onesta. Dedico questo libro ad Alice e Filippo, i ni- omai ha seguito questa strapdoaticnoinchemichiamano“Zao”(inveceche“zio”). molanti, esempi suggestivi e ponde-
ioni, frutto di una lunga esperieDnzapoco lei 11, lui 12 anni.
oluzione continua della psigcaologpiaer il compleanno: “Lo Zao è divertente / re meno elitaria e sempre più inte-
oscienze e allo sviluppo sociaGle.ntile e intelligente / Non manca mai di parola e pubblicazione si propone/ Equcionn- la fantasia vola. // Lo Zao tutti perdona / casione per ciascuno di noi,Eputarnstei cioccolatini dona. // Lo Zao nuota tra le noscenza della dinamica della psi-
ell’anima”, confortate dallo stuUdinoa poesia di Alice a complemento del re-
iere anche soggettivamente lp’oaprpooler-/ E libri scrivere vuole. // Allo Zao voglio ere, se necessario, un supporstcoriqvuear-e una poesia / Così farà salti di gioia e di
ace per il superamento delle nostre
ce. allegria. // Lo Zao io voglio illuminare / Così al
no “umani” che non subiscbaunio pleotrà stare”.
tive di una condizione globale Afrun-ni fa, Filippo, all’Orto del Cigno, peren-
é fitta di negazioni e con utnoarios,o-“Io sono immortale!”, scandendo, un po’ e fatta di solitudini. Forse fino ad
biamo avvertito il peso e il srtirsacshciocato, il gesto proteso verso un altrove, so- e è comunque incombente. lenne, il segreto: “Perché sono già morto!”
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Appunti di viaggio intorno alla psicologia umanistica
La sta a da cr angos crede sante di off carto C perch ziali È qui equiv della stica Gi indic rate c sul “ atten mode grata Q di co estra colog tunit lifica possi N press stran vra-p oggi esiste
apia come relazione di aiuto si pre-
hi equivoci. La legge della doman-
i una cura liberatoria da pensieri
i spera miracolosa (anche se non si
ma dei santi) - è sempre più pres-
ndo la proliferazione di ogni sorta
aturgiche molte volte truffaldDinieq. uLando in quando, un nonnulla mi rende feli- infatti più seguaci della psicologia.
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