Page 7 - Toscana Medica
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OPINIONI A CONFRONTO a cura di Simone Pancani 7
R. BANFI, L. BELLINO, M. BOCCHIA, A. BOSI, R. DANESI, M. PETRINI
Leucemie linfoidi: qualcosa di veramente nuovo?
TOSCANA MEDICA – Leucemia linfoide cronica: un inquadramento generale.
BOSI – La leucemia linfoide cronica (LLC) si presenta tipicamente nei soggetti anziani ed è la forma leucemica di maggior riscontro nei Paesi occidentali. La sua caratteristica princi- pale è quella di non avere nella maggioranza dei casi necessità di alcuna terapia, ad ecce- zione di un’attenta sorveglianza clinica. I cri- teri che orientano verso una maggiore aggres- sività della malattia e che quindi impongono il ricorso alle cure sono essenzialmente il rad- doppio dei globuli bianchi (fino a 50.000) in un tempo inferiore ai sei mesi, la presenza di linfoadenomegalie ingravescenti, anemia e/o piastrinopenia ed un peggioramento comples- sivo del quadro clinico generale.
PETRINI – La prevalenza della LLC è di 5 in- dividui ogni 10.000 abitanti con circa 25.000 pazienti presenti nella nostra Regione. Si trat- ta di una malattia generalmente a lungo de- corso con una durata della vita media dopo la diagnosi di 10 anni e circa il 30% dei mala- ti ancora in vita dopo questo periodo di tem- po. Tale percentuale si riduce a circa l’8 - 10 % dopo 20 anni dalla diagnosi. Per questo come diceva il prof. Bosi è molto importante identificare il momento al quale iniziare la te- rapia per evitare il rischio di “intossicazioni” croniche ma anche, soprattutto, per non se- lezionare cloni cellulari sempre più resistenti alle cure. Senza dimenticare la possibile in- sorgenza di mutazioni cellulari legate all’uso dei farmaci antiblastici.
Ovviamente una simile situazione deve com-
S O M M A R I O ToscanaMedica7|2016


































































































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