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12 OPINIONI A CONFRONTO
stra discussione, che faccia conoscere alla medicina generale quali sono le strutture più adatte per l’invio dei pazienti a seconda della natura della loro malattia.
Oltre quindi alla formazione credo sia davvero importante mettere in piedi tutto un sistema di vera e propria “formazione dell’informazione”.
TOSCANA MEDICA – I nuovi farmaci usati nella immunoterapia di alcuni tumori sono ovviamente molto costosi con il con- seguente problema della loro sostenibilità da parte dei sistemi sanitari. L’appropria- tezza clinica costituisce anche in questo campo l’approccio professionalmente ed eticamente più corretto?
MAIO – Tutti i medici cercano ovvia- mente sempre il meglio per i propri pazien- ti, però questo non significa che un pazien- te con performance status molto scaduto sia sempre e comunque un buon candida- to ad un trattamento innovativo e costoso. Una scelta in tal senso secondo me va per- tanto fatta non considerando tanto il costo del farmaco quanto l’efficacia clinica che pensiamo di ottenere con il suo utilizzo. Con questo voglio dire che personalmente trovo difficile accettare limitazioni di carat- tere essenzialmente economico che fini- scano per condizionare l’intervento di cura che ritengo migliore per un mio paziente.
Come studiosi della materia possiamo dare il nostro contributo alla questione dell’appropriatezza ad esempio dedicando- ci a sperimentazioni serie e scientificamen- te attendibili. A questo proposito ricordo che a Siena nel 2013 abbiamo inserito il 72% dei nostri pazienti in trial di sperimen- tazione clinica, contro il 5% di casistiche statunitensi ed il 7% di serie europee. An- che se questo modo di procedere contri- buisce solo in parte al controllo della spe- sa complessiva per i farmaci oncologici, ci permette tuttavia di raggiungere il doppio vantaggio di rendere disponibili ai malati quelli che probabilmente diventeranno en- tro poco tempo dei veri e propri gold stan- dard di cura, offrendoli loro inoltre a titolo del tutto gratuito per il SSN.
MARINAI – Concordo pienamente con il Dott. Maio In oncologia ogni approccio
economicistico non sarebbe compreso dai cittadini e quindi a mio avviso non sosteni- bile dal SSR.
AMUNNI – Anche se l’inserimento dei pazienti nei trial clinici può senza dubbio aiutare l’economia dei sistemi sanitari, è innegabile che i costi dell’Oncologia non potranno in futuro che andare ad aumen- tare a causa dell’aumento dell’età media della popolazione, della sempre maggiore prevalenza della malattia neoplastica e del- la cronicizzazione di molti casi che proprio grazie alle nuove terapie non arrivano più a morte come accadeva in passato.
In Toscana come in molte altre realtà re- gionali abbiamo preso l’impegno di garan- tire a tutti i cittadini le migliori cure possibi- li senza limitazioni di censo o di residenza. In campo oncologico questo risultato non può assolutamente prescindere da un’or- ganizzazione basata sulla condivisione del- le scelte di cura da parte dei professionisti e sulla omogeneità delle risposte offerte alla popolazione. Il concetto di sostenibilità tro- va a mio parere la sua validazione proprio all’interno di un modello organizzativo così concepito.
A questo si aggiunge poi la questione dell’eticità delle scelte da compiere in On- cologia. È infatti necessario individuare dei criteri scientificamente attendibili secondo i quali decidere di impiegare o meno un far- maco, magari molto costoso, in un deter- minato paziente.
Anche in Oncologia non sempre è ne- cessario ricorrere sempre e comunque alla innovazione, del resto come in Chirurgia non tutti gli interventi devono per forza es- sere assistiti dal robot.
Fatto salvo il concetto della autono- mia decisionale dei medici, è pertanto di capitale importanza superare il concetto, purtroppo spesso oggi prevalente, che il farmaco nuovo sia sempre e comunque mi- gliore di quello che magari solo poco tem- po prima aveva a sua volta soppiantato il predecessore! A mio parere i professionisti della salute sono gli unici veramente titola- ti ad impostare un ragionamento corretto di autoregolamentazione degli interventi e di valutazione di qualsiasi rapporto costo - beneficio.
Toscana Medica 3|2016

