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14 QUALITÀ E PROFESSIONE
M. MASONI1, M. RENZA GUELFI1, M. MANCINI2
Gli Healthcare Rating Sites
Questo articolo è il primo di due contributi che trattano gli Healthcare Rating Sites, siti Web che raccolgono valutazioni relativamente a medici/ ospedali al fine di generare una classifica utile per le scelte del cittadino riguardo a curanti e luoghi di cura. Qui di seguito descriveremo quali forme e caratteristiche possono assumere gli Healthcare Rating Sites e forniremo una lista dei servizi online più importanti, nazionali e internazionali. Il contri- buto successivo intende costituire un ausilio per il medico che si trova ad affrontare una nuova sfida proveniente da Internet, descrivendo le opportuni- tà e le criticità derivanti dall’uso di questi siti Web.
Il termine “rating“ origina in ambito economi- co e si riferisce a un giudizio (positivo o negativo) che viene espresso da un’agenzia specializzata sulla solvibilità, e quindi sulla affidabilità, di una società che emette titoli nel mercato finanziario. Dal contesto finanziario il concetto di rating si è esteso a molti altri settori tra cui quello sanitario e turistico (per esempio TripAdvisor).
Il tema “salute” è tra gli argomenti più spesso oggetto di valutazione da parte degli utenti che intendono condividere l’esperienza vissuta nell’in- terazione con medici e ospedali con l’intento di fornire un ausilio a coloro che devono operare una scelta. Tali opinioni e valutazioni sono condivise in specifici siti Web, che da un punto di vista generale possono essere chiamati Healthcare Rating Sites. Questi siti di rating possono essere suddivisi in Ho- spital Rating Sites, quando sono dedicati esclusiva- mente a ospedali, e Physician Rating Sites quando vengono presi in considerazione solo i medici. In realtà tale distinzione non rispecchia pienamente la situazione online poiché questi siti sono spesso dedicati alla valutazione sia dei curanti che dei luo- ghi di cura, anche perché, lavorando molti medici sia come dipendenti di organizzazioni che come liberi professionisti, non è sempre facile scindere completamente il loro operato.
In questa trattazione ci focalizzeremo sui siti di rating che raccolgono valutazioni e opinioni for- nite su base volontaristica dai pazienti per stilare un ordine di preferenza di medici e/o ospedali che possa essere utile a coloro che devono operare una scelta. È importante sottolineare che in rete esi- stono anche Hospital Rating Sites che offrono un servizio che consente ai cittadini di comparare tra loro strutture e organizzazioni di cura a partire da dati e informazioni istituzionali, senza raccogliere e utilizzare le opinioni dei pazienti. Un esempio è il sito web Medicare (https://www.medicare.gov/), il sistema di assicurazione medica gestito dal gover- no degli Stati Uniti sotto l’egida del Department
of Human Services del National Institute of Health, che offre un sistema di “mappatura dei servizi” che consente di paragonare le strutture ospeda- liere per facilitare le scelte dei pazienti. Con una funzione simile, in Italia è presente “Dove e come mi curo” (https://www.doveecomemicuro.it/), un progetto gestito da esperti e ricercatori di rilevanza internazionale (Figura 1), tra cui l’ex Ministro della Salute Ferruccio Fazio e l’attuale Presidente dell’I- stituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi, assie- me a scienziati del calibro di Sir Muir Gray e di Tim Kensley, fondatore del sito National Health Service Choice gestito dal Servizio Sanitario Inglese.
Scopo del progetto “Dove e come mi curo” è permettere al cittadino di avere informazioni sulla qualità delle strutture sanitarie rispetto a un grup- po di malattie, per le quali sono disponibili alcuni parametri di valutazione (indicatori), suddivise per parti del corpo. Le fonti dati e degli indicatori con- siderati provengono principalmente dal Program- ma Nazionale Valutazione Esiti, gestito dall’Agen- zia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali per conto del Ministero della Salute, e da Sportello Cancro del Corriere della Sera.
Torniamo ora all’obiettivo di questa trattazione e cioè ai siti di rating che raccolgono valutazioni e opinioni fornite su base volontaristica dai pazienti. L’offerta degli Healthcare Rating Sites è oggi ricca e variegata: alcuni sono dedicati esclusivamente a va- lutazioni di medici (Physician Rating Sites), altri solo a ospedali (Hospital Rating Sites) o a entrambe le categorie. Sono in genere siti di tipo non istituzio- nale, con un comitato di gestione che a volte non comprende personale sanitario. Molti sono portali a “doppia entrata” che permettono ai medici di inserire il proprio profilo e ai pazienti di ricercare il professionista in base alla regione o alla provincia di residenza. In questo modo è semplice trovare uno specialista, verificarne il curriculum, le compe- tenze e le prestazioni offerte, comparare il servizio, i costi e contattare lo studio di riferimento. Altri siti, come DoctorBooking e iDoctors che descriveremo in seguito, prevedono uno spazio per approfon- dire patologie di interesse con sezioni dedicate a domande e risposte, una specie di “chat della salu- te”. Tutti questi siti hanno una presenza sui social media come Facebook e Twitter, con l’obiettivo di incrementare il numero di commenti e opinioni al loro interno e rendere più affidabile la valutazione della qualità di un servizio. Secondo una recente in- dagine svolta dal sito Web “We Are Social” (http:// wearesocial.net/) in tutto il mondo si contano circa 2 miliardi e 450 milioni di utenti della rete, di cui 1 miliardo e 860 milioni sono attivi regolarmente sui loro profili social. Infine, in alcuni servizi di rating
Marco Masoni, specialista in Medicina Nucleare, lavora presso la Presidenza della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, dove si occupa di Consumer Health Informatics ed e-learning, argomenti sui quali, rispettivamente, ha pubblicato Ricerca e qualità dell’informazione medica disponibile in Internet edito da EDIMES (2006) e E-learning in Sanità edito da Springer (2011). È inoltre Autore di articoli pubblicati sul British Medical Journal.
Toscana Medica 3|2016
1 Unità di Ricerca di Innovazione Didattica ed Educazione COntinua
in Medicina (IDECOM), Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Università di Firenze,
2 Studentessa Corso di Laurea in Teorie della Comunicazione Università di Firenze aa 2014-2015.


































































































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