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6 OPINIONI A CONFRONTO a cura di Simone Pancani
G. AMUNNI1, R. DANESI2, M. MAIO3, F. CAPPUZZO4, S. GIUSTINI5, C. MARINAI6
Immunoncologia: una strategia innovativa
TOSCANA MEDICA – L’immunoncolo- gia rappresenta una strategia di cura con- cettualmente differente da tutte le altre tradizionalmente impiegate contro la ma- lattia neoplastica. Si tratta pertanto di un argomento di eccezionale interesse scien- tifico, potenzialmente in grado di avere, in aggiunta ad un significativo impatto sulla sopravvivenza dei pazienti oncologici, an- che importanti ripercussioni negative sulla sostenibilità economica dei sistemi sanitari. Entriamo nel merito dell’argomento.
AMUNNI – Senza dubbio la immunonco- logia rappresenta un’evoluzione ed un ar- ricchimento nella cura medica dei tumori lungo un percorso iniziato da tempo con la classica chemioterapia che distruggeva le cellule tumorali insieme a quelle sane in fase di replicazione e poi proseguito con tutti gli interventi mirati alla individuazio- ne dei bersagli da colpire in maniera sem- pre più selettiva. Partendo dalla considera- zione che lo studio dei rapporti tra cancro e difese immunitarie dell’organismo fa parte ormai della storia della Medicina, si può dire che l’immunoncologia si occupa proprio di ristabilire e potenziare queste difese.
Infatti è noto che in certe situazioni di immunodeficienza l’insorgenza dei tumori è maggiore, così come in caso di infezioni virali e batteriche (ne sono esempi ecla- tanti ad esempio il virus HPV nel carcino- ma della cervice uterina e l’Helycobacter pylorii in quello dello stomaco).
Il rapporto tra tumore e risposta im- munitaria dell’organismo colpito si svolge essenzialmente lungo tre fasi che sono quella di eliminazione (le difese immuno- logiche dell’ospite distruggono le cellule tumorali), quella del loro equilibrio e quel- la dell’evasione in cui la neoplasia riesce a prendere il sopravvento. Ecco l’immuno- oncologia cerca di aiutare il sistema im- munitario a riprendere il suo posto predo-
minante all’interno di questo complicatis- simo processo.
TOSCANA MEDICA – Cercando di chiari- re questi concetti a tutti i medici non esper- ti del settore, è possibile affermare che in questo processo il sistema immunitario dell’ospite, una volta opportunamente po- tenziato, ritorna nuovamente in grado di contrastare ed eliminare le cellule tumorali?
MAIO – Una premessa. L’immunoterapia del cancro è una strategia terapeutica co- nosciuta da oltre cento anni, anche se solo la recente comprensione dei meccanismi di interazione “fisiologica” tra tumore e siste- ma immunitario ha permesso di individuare nuovi interventi di cura e, soprattutto, di trovare farmaci realmente innovativi.
Tornando alla domanda, che è sostan- zialmente corretta, si può dire che la terapia immunologica delle neoplasie cerca di “rie- ducare” il sistema immunitario del pazien- te oncologico rendendolo nuovamente in grado di tenere sotto controllo la malattia. Quando questo tentativo riesce (e questo fortunatamente accade sempre più spesso e con sempre nuove tipologie di tumori) i risultati sorprendentemente appaiono di lunga o addirittura lunghissima durata.
Ben si comprende quindi come siano profonde le differenze con la chemiotera- pia che, seppure ancora oggi molte volte ir- rinunciabile, agisce velocemente sulle cellu- le malate ma per tempi estremamente più brevi. L’approccio immunologico richiede tempi più lunghi all’inizio proprio perchè, come detto in precedenza, è necessario rie- ducare il sistema immunitario preparando- lo a questa nuova, importantissima attività anti-tumorale.
Concludo ricordando che è stato ormai chiaramente dimostrato che l’immunotera- pia oncologica, al contrario di quanto ge- neralmente avviene con la chemioterapia, è in grado di aumentare in maniera signi-
Romano Danesi
Gianni Amunni
Federico Cappuzzo
Toscana Medica 3|2016
1Direttore dell’Istituto Toscano Tumori (ITT);
2Ordinario di Farmacologia, Università di Pisa;
3Direttore del Dipartimento di Immunoterapia Oncologica, Azienda Universitaria di Siena;
4Direttore del Dipartimento di Oncologia, Ospedale di Livorno;
5Medico di medicina generale a Pistoia;
6Direttore dei Servizi Farmaceutici di ESTAR.

