Page 9 - Toscana Medica
P. 9
OPINIONI A CONFRONTO 9
Probabilmente in un prossimo futuro le cose dovrebbero diventare più chiare visto che il Ministero ha incaricato l’AGENAS di produrre le linee-guida nazionali per l’osteoporosi. Quel- le infatti adesso disponibili anche nella nostra Regione sono state redatte da reumatologi e ginecologi e non sempre appaiono concordanti.
TOSCANA MEDICA – Nella terapia dell’osteo- porosi esistono delle novità che permettano una maggiore aderenza alla cura da parte dei pazienti?
BRANDI – Il primo farmaco antifratturativo, l’alendronato, è stato immesso in commercio intorno alla metà degli anni Novanta del secolo scorso ed all’epoca veniva somministrato quoti- dianamente. Il suo principale effetto collaterale era rappresentato dall’interessamento irritativo del tratto gastroesofageo al quale si cercava di rimediare con gli inibitori di pompa protonica che però, in un circolo vizioso di difficile gestio- ne, finivano per ridurre l’assorbimento sia del Calcio che dell’alendronato stesso.
Successivamente si iniziarono ad usare gli aminobifosfonati con cadenza settimanale e dopo ancora quelli per via iniettiva da assume- re ad intervalli di tempo più o meno prolungati, fino anche di dodici mesi. In quest’ultimo caso il medico di medicina generale si sentiva ovvia- mente e giustamente escluso dalla gestione di questi pazienti, visto che lui doveva solamente inviarli a scadenze predeterminate in un Centro specialistico dove veniva eseguita una terapia
Numero stimato di fratture incidenti in Italia, 2010.
che, tra l’altro, nemmeno poteva prescrivere.
Il farmaco di più recente introduzione nella terapia dell’osteoporosi è il denosumab, un an- ticorpo monoclonale che in Italia è arrivato circa 5 anni fa e che è stato subito etichettato come farmaco “biologico” e quindi con obbligo di pia- no terapeutico, aggressiva farmacovigilanza e, ovviamente, impossibilità di essere prescritto dai medici di medicina generale. Il denosumab, mo- lecola concepita di basso costo proprio per pote- re essere gestita dai medici di medicina generale come succede in Francia, Germania e Spagna, viene somministrato due volte l’anno in ambito specialistico, per lo più nel totale e comprensibile
disinteresse dei medici di medicina generale.
Se gli aminobifosfonati ed il denosumab agiscono inibendo il riassorbimento del tessuto osseo un altro farmaco relativamente recente, il teriparatide, funziona invece stimolandone la formazione. Purtroppo l’industria produttrice ha deciso di immetterlo in commercio ad un prezzo molto alto, impedendo in questo modo ai clini- ci di utilizzarlo in una sequenza che preveda in prima battuta l’impiego di sostanze ad azione osteoformativa seguite da quelle ad azione an- tiassorbitiva. In questo modo si potrebbero evi- tare gli importanti effetti collaterali legati all’uso
prolungato di farmaci quali gli aminobisfonati.
TOSCANA MEDICA – In linea di massima sem- brerebbe garantire una maggiore aderenza alla terapia una somministrazione due volte all’anno di un farmaco rispetto ad ogni altra tempistica
Fracture at the
age (years)
hip
vertebra
forearm
other
fractures
Women
50-74
12,298
18,582
32,856
44,355
108,091
75+
55,297
29,339
28,667
100,888
214,191
Total
67,595
47,921
61,523
145,243
322,282
Mem
50-74
6,345
11,053
6,721
40,133
64,252
75+
16,598
12,488
3,435
46,345
78,866
Total
22,944
23,540
10,156
86,478
143,118
Men and Women
50-74
18,644
29,635
39,577
84,487
172,343
75+
71,895
41,827
32,102
147,234
293,057
Total
90,539
71,461
71,679
231,721
465,400
Toscana Medica 4|2015

