Page 29 - Toscana Medica
P. 29
29
http://www.regione.toscana.it/consiglio-sanitario-regionale/pareri
Consiglio Sanitario Regionale
A cura della Direzione Generale Diritti di cittadinanza e Coesione Sociale
PARERE 93/2014
Chirurgia a ciclo diurno
Modalità di organizzazione e attività della chirurgia ambulatoriale in stretta connessione con la Day Surgery
Il gruppo di lavoro esprime un parere una- nime sulla necessità di trattare la Chirurgia Am- bulatoriale in due livelli di diversa complessità:
• primo livello a complessità ed inva- sività minore (la cosiddetta “Office-based Surgery” della letteratura anglosassone) che mantiene tutte le caratteristiche della chirurgia ambulatoriale “tradizionale” rappresentata es- senzialmente da procedure su cute e annessi. Questo livello di attività chirurgica può essere svolto anche nelle strutture intermedie ambula- toriali quali le UCCP;
• secondo livello a complessità ed in- vasività maggiore (chirurgia ambulatoriale complessa o avanzata - Advanced Ambulatory Surgery) nella quale confluiscono (e confluiran- no sempre di più con i nuovi LEA) le procedure chirurgiche tradizionalmente eseguite in regime di Day Surgery (se non ancora in regime di RO). Per la “chirurgia ambulatoriale complessa” è evidente una stretta vicinanza con il regime di Day Surgery, in una visione unitaria dei due set- ting, a partire dalle modalità di immissione nella lista di programmazione, prevedendo standard qualitativi e procedurali sovrapponibili nell’am- bito della “chirurgia a ciclo diurno”.
Vengono inoltre espresse le seguenti consi- derazioni:
• Il nomenclatore tariffario dovrà essere op- portunamente rivisto per la aggiunta delle pro- cedure attualmente previste dalla codifica ICD 9 CM e trasferibili in regime ambulatoriale e per la indicazione a nuove procedure attualmente non codificate perché scaturite da innovazioni tecnologiche tendenti alla riduzione della com- plessità e della invasività.
• Questa evoluzione organizzativa compor- ta una necessaria revisione del sistema “tarif- fario” oltre che delle regole autorizzative e di accreditamento. È prevedibile una particolare attenzione alla “valorizzazione” delle attività chirurgiche “trasferite” nel regime ambulatoria- le, in riferimento all’intero percorso assistenziale oltre che alle caratteristiche tecnologiche che rappresentano il presupposto indispensabile alla minore invasività procedurale e alla sicurez-
za del paziente, nei termini di appropriatezza clinica ed organizzativa. In questa ottica appa- re riduttiva la analisi dei flussi SPA attualmente indicativi della attività chirurgica ambulatoriale, carente di numerose variabili utili per la tipizza- zione delle procedure e della complessità clinica ed assistenziale della casistica trattata ed emer- ge la necessità di creare un flusso dati esaustivo, sul modello dei flussi SDO per i ricoveri ospe- dalieri.
• Occorre, anche, valutare le condizioni della più stretta connessione con le attività tra- dizionalmente inquadrate nel setting della Day Surgery (ad esempio il limite temporale delle “due ore”) e ridefinirne le caratteristiche an- che al fine della loro valorizzazione economica estendendo le considerazioni all’intero percor- so assistenziale in termini di valutazione di tipo “cost-effectiveness” (ad esempio cosa cambia da un punto di vista organizzativo, risorse uma- ne ecc. a fronte di una tecnologia innovativa che consente l’esecuzione dell’intervento in ter- mini di minima invasività e di sicurezza).
• L’inserimento della chirurgia ambulatoria- le nel progetto del percorso chirurgico informa- tizzato (DGRT 438/2011, Decreto 2279/2011) appare il necessario presupposto per la corret- tezza della prestazione sanitaria, del suo traspa- rente inserimento nei flussi sanitari regionali, della alimentazione del fascicolo sanitario elet- tronico e per il corretto monitoraggio degli indi- catori di performance.
I possibili ambiti dello sviluppo della chirur- gia “a ciclo diurno” (ambulatoriale e Day Sur- gery) rispetto a quella a “ciclo breve” (estesa alla Week Surgery), con l’intento di allargare sempre più la erogazione di attività nel regime appropriato, comportano la necessità di poter disporre di indirizzi regionali sulle definizioni delle responsabilità professionali nella gestione dell’intero percorso assistenziale coerenti con lo sviluppo del concetto di “ospedale per intensità di cura” nel quale la chirurgia a ciclo diurno e quella a ciclo breve trovano un eccellente esem- pio di applicazione (vedi Allegato I).
Allegato I
Parere del CSR sulle modalità di organizzazione ed attività
della chirurgia ambulatoriale in stretta connessione con la Day Surgery
La chirurgia a ciclo diurno offre la possibilità di eseguire interventi chirurgici in elezione, sele- zionati e programmabili, in regime di outpatient (chirurgia ambulatoriale di I e di II livello) o in re- gime di ricovero (Day Surgery).
La caratteristica principale dei percorsi ad alto volume ed alta standardizzabilità, come la chirur- gia elettiva a ciclo diurno, è la possibilità di ese- guire una corretta programmazione della attività attraverso la selezione dei pazienti e la corretta
Toscana Medica 2|2015

