Page 6 - Toscana Medica
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6 OPINIONI A CONFRONTO a cura di Simone Pancani
LUANA DAL CANTO1, LORENZO EMMI2, MARIA LAURA FLORI3, GIUSEPPE GALLI4 FABRIZIO GEMMI5, ENRICO MAGGI6, NICOLA PIMPINELLI7, OLIVIERO ROSSI8
L’orticaria cronica grave
TOSCANA MEDICA – Inquadriamo l’orticaria dal punto di vista fisiopatologico e clinico, con un’at- tenzione particolare ai suoi costi umani e sociali.
MAGGI – Il meccanismo fisiopatologico alla base dell’orticaria è la liberazione di mediatori chimici da parte dei mastociti, cellule specializzate che si trova- no localizzate per lo più a livello del sottocute e dei tessuti sottomucosi. Il processo di rilascio di queste sostanze coinvolge il recettore delle IgE e costituisce il classico meccanismo della cosiddetta reazione im- munomediata di tipo I.
Recentemente sui mastociti sono stati identifi- cati numerosi recettori, tra i quali i recettori di co- siddetto danno tissutale, recettori per antigeni bat- terici e virali, per citochine o chemochine o per le anafilotossine. Questo significa che sono numerosi gli stimoli che possono causare la liberazione dei mediatori mastocitari con la conseguente comparsa della ben nota sintomatologia clinica.
A questo dato si associa inoltre una grande va- riabilità da soggetto a soggetto sia per presenza di recettori mastocitari sia per il rilascio dei mediatori, che si risolve, a fronte dello stesso stimolo, in quadri clinici differenti anche nello stesso soggetto e nei vari periodi della vita. Si comprende quindi come la diagnosi di queste patologie sia ad oggi ancora piuttosto difficile.
ROSSI – Oggi l’orticaria spontanea viene suddivisa in acuta, che dura meno di sei settimane e cronica che tende a persistere oltre questo limite di tem- po. L’orticaria cronica, come confermano i dati della Letteratura e quelli dell’esperienza dei clinici, colpi- sce prevalentemente il sesso femminile. Questo evi- dentemente si correla alla situazione ormonale del sesso femminile ed infatti è stato dimostrato che sui mastociti sono presenti recettori anche per gli estrogeni, responsabili della sintomatologia che si manifesta, ad esempio, in gravidanza o in prossimi- tà del ciclo mestruale.
Sempre rimanendo nel campo dell’epidemio- logia, ricordo che a livello di popolazione generale esiste un 25-30% di soggetti che almeno una volta nella vita hanno sperimentato un attacco acuto di orticaria, mentre la forma cronica colpisce circa lo 0.5-1% della popolazione. In Italia dati recenti par- lano di una percentuale dello 0.4% di persone col- pite da orticaria cronica, situazione potenzialmente molto invalidante per i pazienti, sia a livello lavora-
tivo che scolastico, con perdite economiche stimate intorno ai 5.000 Euro all’anno legate alla riduzione della capacità lavorativa e del rendimento scolastico.
Soprattutto nei soggetti più giovani un fatto- re importante da considerare è la loro difficoltà a praticare attività sportiva, visto che anche lo sforzo fisico può essere responsabile del fenomeno della degranulazione dei mastociti e quindi dello scate- namento della sintomatologia . Nei pazienti di età più avanzata è invece da sottolineare come causa scatenante dell’orticaria sia l’assunzione di farmaci di comune impiego quali l’acido acetilsalicilico e gli antiipertensivi.
FLORI – Indubbiamente l’orticaria cronica è una patologia che limita molto la qualità della vita dei pazienti, con un disagio paragonabile a quello pro- vocato da patologie definite maggiori, tanto che negli ultimi anni sono stati messi a punto questio- nari specifici volti ad indagare l’impatto della malat- tia sia sulla vita di relazione che nei confronti dell’at- tività lavorativa, valutando in particolare le attività quotidiane, i disturbi del sonno e la preoccupazione per l’aspetto fisico.
TOSCANAMEDICA – Oltre alle cause adesso ri- cordate, esistono dei fattori ambientali che possono essere responsabili dello scatenarsi dell’orticaria?
PIMPINELLI – Oggi la maggior parte dei casi di orticaria viene definita “idiopatica”, visto che co- nosciamo il meccanismo patogenetico ma non an- cora la vera e propria causa scatenante, dovendo pertanto confrontarci con una malattia a dire poco capricciosa e dalla diagnosi talvolta anche molto in- sidiosa. In linea di massima si può dire che, oltre alle cause ricordate in precedenza, l’orticaria può essere causata da agenti fisici (caldo, freddo, pressione; cosiddetta orticaria “colinergica”).
EMMI – Considerando che individuare la causa/ cause dell’orticaria può essere davvero difficile, ri- tengo che una buona anamnesi, ancora più che in altre patologie, possa davvero rappresentare un aiuto prezioso al clinico per ottenere un corretto inquadramento. Concentrandoci sulla forma cro- nica, che rappresenta quella di maggior impegno sia diagnostico che terapeutico, occorre in primo luogo escludere le orticarie fisiche, quali l’orticaria da pressione, quella acquagenica, la già ricordata
Lorenzo Emmi
Luana Dal Canto
Maria Laura Flori
Toscana Medica 2|2015
Giuseppe Galli
1 Direttore della UO Farmaceutica Gestione Farmaci, AOU Pisana
2 Responsabile SODs Lupus Clinic e del Centro di Riferimento per Malattie Autoimmuni Sistemiche, AOU Careggi, Firenze
3 Responsabile
UOS Allergologia Dermatologica Azienda Ospedaliera Universitaria Senese
4 Medico di medicina generale, componente della Commissione Terapeutica Regionale

