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QUALITÀ E PROFESSIONE 15
Riccardo Tartaglia, Direttore del Centro Gestione Rischio Clinico
e Sicurezza del Paziente. Coordinatore nazionale del Comitato Tecnico delle Regioni e delle Province autonome per la Sicurezza delle Cure.
RICCARDO TARTAGLIA, GIULIO TOCCAFONDI1
La sicurezza del paziente
nell’Unione Europea
dal 2009 al 2014
Dopo 5 anni dalla raccomandazione sulla sicurezza del paziente cosa è cambiato?
La Commissione Europea nel giugno del 2009 diffuse la prima importante raccoman- dazione sulla sicurezza del paziente. I temi ge- nerali della raccomandazione sono ancora oggi priorità: sostenere politiche e programmi nazio- nali per la sicurezza delle cure; responsabilizza- re e informare cittadini e pazienti; sostenere e rafforzare i sistemi di segnalazioni degli eventi avversi che devono avere carattere non puniti- vo; promuovere la formazione degli operatori sanitari sulla sicurezza dei pazienti; classifica- re e misurare la sicurezza dei pazienti a livello comunitario; condividere conoscenze, compe- tenze ed esperienze sulle migliori pratiche per la sicurezza; sviluppare e promuovere la ricerca sulla sicurezza; adottare e attuare strategie per il controllo delle infezioni correlate all’assistenza.
Molto è stato fatto ma molto rimane da fare. Il recente report della Commissione descrive la situazione attuale e chiede ulteriori impegni per la lotta alle infezioni correlate all’assisten- za ospedaliera, il miglioramento dei sistemi di monitoraggio degli eventi avversi ed il coinvol- gimento dei cittadini nella gestione della qualità e sicurezza delle cure. Quali sono le politiche
d’intervento messe in atto e cosa è cambiato negli ultimi 5 anni in merito alla qualità ed alla sicurezza delle cure nei paesi membri?
La situazione complessiva presenta dati im- pressionanti dal punto di vista delle infezioni ospedaliere e degli eventi avversi, a cui si deve porre molta attenzione in tutti i sistemi sanitari (Figura 1).
La raccomandazione del 2009 ha avuto l’importante merito di innalzare il livello di con- sapevolezza degli operatori sanitari rispetto al tema della sicurezza del paziente e di favorire l’introduzione di leggi e requisiti specifici per la qualità e la sicurezza. Questi hanno stimolato la costruzione ed il rafforzamento dei sistemi per la gestione del rischio e la sicurezza del paziente nei servizi sanitari nazionali. Tuttavia resta an- cora molto da fare soprattutto sul tema della empowerment del paziente. Per redigere il re- port la Commissione Europea si è basata oltre alle relazioni provenienti dagli stati membri, sull’indagine di Eurobarometer condotta su un campione di quasi 28.000 cittadini europei sulla percezione della qualità e sicurezze delle cure. L’opinione dei cittadini europei sul rischio di su-
1 Centro Gestione Rischio Clinico - Regione Toscana
Figura 1
Toscana Medica 1|2015

