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RICERCA E CLINICA 21
Figura 2 - Il modello di spettro: www.spectrum-project.org
Twin Towers di New York comportamenti mala- dattativi quali autolesionismo, guida pericolosa, promiscuità sessuale, abuso di alcol/sostanze, li inserimmo nello strumento di valutazione e oggi, a oltre 15 anni di distanza, il DSM-5 ha riconosciuto queste evidenze includendo que- sti comportamenti fra i criteri diagnostici del PTSD. Grazie alla presenza di items che indaga- no i comportamenti maladattativi all’interno del TALS-SR, abbiamo potuto indagare, per primi in letteratura, la rilevanza questi sintomi nel PTSD in un campione di sopravvissuti ad una catastro- fe naturale rilevandone elevati tassi con interes- santi differenze di genere. Sono stati riscontra- ti livelli significativamente maggiori di questi comportamenti nelle femmine – quasi il doppio rispetto ai maschi – che riferivano di aver smes- so di prendersi cura di sé, mentre, nei maschi, prevalevano guida spericolata, uso di alcol o sostanze, comportamenti a rischio e tentativi di suicidio. In accordo inoltre con la letteratu- ra, che evidenzia il suicidio come una frequente complicanza del PTSD, abbiamo riscontrato tas- si maggiori di suicidalità (pensieri e comporta- menti suicidari) nei residenti prossimi all’epicen-
tro rispetto a coloro che vivevano a una distanza maggiore, ribadendo quindi l’importanza della prossimità all’epicentro come fattore di rischio anche di una maggiore gravità di malattia.
In letteratura è ormai noto che i pazienti bipolari siano a maggior rischio di esposizione a traumi e, conseguentemente, di PTSD e delle sue complicanze. Nei sopravvissuti di L’Aquila abbiamo trovato alti tassi di sintomi bipolari in coloro che avevano sviluppato il PTSD oltre ad una correlazione tra sintomi maniacali-ipoma- niacali (MOODS-SR) e una propensione verso comportamenti maladattivi significativamente più pervasiva tra i sopravvissuti con PTSD.
Questi dati ci confermano come le vittime di eventi catastrofici necessitino di interventi di supporto il più possibile mirati ed efficaci. Di particolare importanza è il riconoscimento dei comportamenti maladattivi che, oltre a preveni- re/curare il PTSD di per sé, possono scongiurare il manifestarsi di comportamenti particolarmen- te gravi e pericolosi come quelli suicidari (diretti e indiretti) e dell’abuso di alcol e sostanze. TM
Info: liliana.dellosso@med.unipi.it
CONVEGNO
La medicina e lo sport tra prassi e deontologia
L’attività fisica sportiva interessa una popolazione sempre più vasta e eterogenea, per cui oggi tutta la comunità medico- scientifica è chiamata ad occuparsi di questioni legate a questo ambito. L’incontro si pone come obiettivo la costruzione di una carta deontologica dedicata alla medicina dello sport.
Il convegno - organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Firenze, dallAOU Careggi, dall’Università di Firenze e dal’Associazione Italiana di Medicina Interna - si terrà sabato 7 febbraio 2014 a Palagio di Parte Guelfa, Piazza di Parte Guelfa a Firenze con orario 8.30-14.30. La partecipazione è gratuita. Numero posti disponibili: 100. ECM richiesti per medici chirurghi, fiosioteristi e infermieri. Comitato Scientifico: N. Armentano, P.G. Calà, M. Calamai, R. Colombai, G. Galanti, M. Migliolo, A. Panti e S. Sanzo. Segr. Org.va: Cristina Unitulli Eve-Lab tel. 055.0671000, cristina.unitulli@eve-lab.it
Toscana Medica 1|2015


































































































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