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44 INFORMATICA BIOMEDICA
MARCO MASONI, MARIA RENZA GUELFI, GIAN FRANCO GENSINI
I pre-prints e il movimento Open Science
Un pre-print è un articolo pubblicato in rete senza essere stato sottoposto ad alcun processo di valutazione formale da parte di esperti. Que- sto contributo contiene alcune riflessioni sul- la possibile diffusione dei pre-prints in ambito sanitario e su come questo strumento vada a rafforzare il movimento Open Science.
Generalmente, prima di essere pubblicato all’interno di una rivista scientifica, un articolo è sottoposto a un attento processo di revisione da parte di esperti del settore (peer-review, lette- ralmente revisione tra pari). Questa procedura, consolidata e ampiamente validata nel tempo, ha l’importante funzione di garantire ad un ar- ticolo un elevato standard qualitativo. Per tale motivo tale procedura è considerata dai più un processo fondamentale attraverso cui progredi- sce la ricerca scientifica e che garantisce sicurez- za alla Società in generale.
Il continuo sviluppo delle reti di computer e del software consente attualmente non solo di fruire delle risorse presenti in Internet ma an- che di pubblicare con estrema facilità qualsiasi tipo di materiale multimediale. Di conseguenza qualunque ricercatore o professionista sanitario può teoricamente improvvisarsi autore ed edi- tore rendendo disponibili in rete informazioni di interesse, escludendo qualsiasi processo di revi- sione tra pari.
Nel 1991 Paul H. Ginsparg, un fisico del Los Alamos National Laboratory, attivò un archivio digitale contenente versioni preliminari di arti- coli riguardanti la fisica delle alte energie che dovevano essere ancora pubblicati, e che per- tanto non erano stati sottoposti ad alcun pro- cesso di revisione (pre-print). Nell’arco di pochi mesi questo sistema riscosse un successo tale che oggi migliaia di ricercatori in tutto il mon- do accedono agli archivi presenti sul computer di Ginsparg: i database attualmente disponibili sono numerosi e spaziano in vari campi della fisica e della matematica. L’accesso al computer di Ginsparg, il cui URL è http://arxiv.org/, per- mette ad un ampio numero di esperti di leggere un articolo prima che esso venga formalmente pubblicato, consentendo agli autori di ricevere suggerimenti ed osservazioni da un maggior numero di revisori rispetto a quelli tradizionali, ottenendo così un significativo miglioramento
della qualità della ricerca e della pubblicazione definitiva. Inoltre la possibilità di accedere a ver- sioni preliminari degli articoli pubblicati velociz- za ulteriormente la comunicazione dei risultati delle ricerche all’interno e tra diversi settori di- sciplinari.
Il successo dell’operazione di Ginsparg ha promosso in ambito biomedico numerosi tenta- tivi di imitazione con scarso successo. Tali espe- rienze hanno sollevato un ampio dibattito nella comunità sanitaria inducendola a riconsiderare globalmente il processo di peer-review.
Coloro che sono a favore del processo di re- visione ritengono che questa procedura sia inso- stituibile, perché garantisce un elevato standard qualitativo alle ricerche pubblicate. Nel campo della fisica tale procedura può essere tralasciata perché l’utilizzo delle conoscenze e dei risulta- ti delle ricerche non sottoposte a valutazione coinvolge un ristretto numero di esperti e non ha conseguenze dirette sulla popolazione, al- meno in tempi brevi, come invece può accadere nel campo biomedico. In quest’ultimo settore l’utilizzo di informazioni inesatte o addirittura improprie da parte dei medici nell’esercizio della professione può avere conseguenze nefaste im- mediate nei confronti del paziente.
Secondo alcuni la revisione tra pari potrebbe invece essere eliminata perché le ricerche aventi scarso standard qualitativo vengono sì rifiutate dai comitati editoriali delle riviste più importanti ma trovano vie di diffusione alternative in pe- riodici minori e/o in presentazioni a congressi. Inoltre i mezzi di comunicazione di massa, quali giornali e televisioni, spesso diffondono notizie inaccurate o addirittura fuorvianti con danni potenzialmente ben più gravi della presenza di un pre-print in rete. Infine la tradizionale len- tezza con cui i medici modificano gli interventi terapeutici è un naturale impedimento al fatto che informazioni improprie possano essere pre- cocemente utilizzate nella pratica clinica.
Nel 2003 Ginsparg ha attivato sul pre-print Server arvix.org una specifica sezione dedicata alla Biologia quantitativa per condividere articoli su tale argomento settimane o mesi prima di una loro formale pubblicazione. In questi ultimi due anni il numero di articoli su questo tema in- viati al database è aumentato esponenzialmente e alcuni di essi sono stati poi pubblicati su pre-
Marco Masoni, specialista in Medicina Nucleare, lavora presso la Presidenza della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, dove si occupa di Consumer Health Informatics ed e-learning, argomenti sui quali, rispettivamente, ha pubblicato Ricerca e qualità dell’informazione medica, disponibile in Internet edito da EDIMES (2006) e E-learning in Sanità, edito da Springer (2011). È inoltre autore di articoli pubblicati sul British Medical Journal.
Maria Renza Guelfi, laureata in Scienze dell’Informazione,
lavora c/o il Dip. di Med. Sperimentale e Clin. dell’Univ. di FI, dove si occupa di Consumer Health Informatics ed e-learning, argomenti sui quali, rispettivamente,
ha pubblicato Ricerca e qualità dell’informazione medica disponibile in Internet edito da EDIMES (2006) e E-learning in Sanità edito da Springer (2011). È inoltre Autore di articoli pubblicati sul BMJ. È reviewer per JMIR.
Toscana Medica 1|2015

