Page 13 - Toscana Medica
P. 13

QUALITÀ E PROFESSIONE 13
Cristiana Campaiola, Dirigente medico igienista. Dal 2004 al 2009 presso direzione medica presidio intermedio S.M.di Loreto Crispi ASL Na1. Dal
2009 al 2014 presso direzione medica presidio ospedaliero della Versilia ASL 12 di Viareggio.
Dal 2014 al 2015 presso direzione medica A.O.U. pisana, referente medico per l’attività ambulatoriale.
La sperimentazione dell’Open Access per visite specialistiche di primo accesso
CRISTIANA CAMPAIOLA, FRANCESCA CASALINI1, MARCO NERATTINI1, SILVIA PAGLIANTINI1, ALESSIO PUPPATO1, RITA DELL’ANNA1, FERDINANDO FRANZONI1, MARIA ROSA FONTANELLI1, LUIGINA PARDINI1, SANDRO PULLIA1, CARLA RIZZUTI2, FABRIZIO GEMMI1
1 Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana
2 Regione Toscana, DG Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale
La gestione delle liste di attesa ed il relativo abbattimento dei tempi rappresentano una del- le criticità maggiori nelle organizzazioni sanita- rie e, pertanto, ne costituiscono un obiettivo prioritario. La Regione Toscana ha recentemen- te deliberato un atto di Giunta (n. 694/14) con cui dava delle linee di indirizzo per una ridefi- nizione delle modalità di accesso e dell’orga- nizzazione dell’offerta clinico-diagnostica terri- toriale, nonché indicazione a ciascuna azienda sanitaria di definire un piano straordinario per la riduzione delle liste di attesa.
Aumentare progressivamente l’offerta con progetti incentivanti rappresenta una soluzio- ne solo temporanea; un’alternativa può essere rappresentata da una diversa metodologia che consenta un riassetto organizzativo isorisorse.
L’attuale paradigma di funzionamento delle prestazioni sanitarie ambulatoriali nella mag- gior parte delle organizzazioni è di tipo tradi- zionale, in batch, ovvero basato proprio sulle liste di attesa. Effetto collaterale di tale modello è suddividere la domanda in base ad un criterio di priorità, andando generalmente a peggiora- re il gap temporale tra domanda ed offerta: in sostanza si visitano i pazienti la cui esigenza di cura risale a settimane precedenti.
Esistono, invece, sperimentazioni che, mu- tuando principi e tecniche dall’ambito dell’in- gegneria industriale, hanno implementato il metodo Just In Time (JIT) nella programmazio- ne delle visite ambulatoriali, cercando quindi di ridurre al minimo l’intervallo temporale tra domanda ed offerta.
Un modello che si basa su tali principi è l’Open Access, ideato nel 1994 da Murray, me- dico presso l’organizzazione sanitaria Kaiser Permanente (USA), per ridurre i tempi di attesa negli studi dei medici di cure primarie.
Il principio di base è offrire la prestazione in tempo reale (JIT- fare oggi quello che viene richiesto oggi) senza creare code che compor- tino lavorare per un bisogno che si è generato molto tempo prima. Per garantire l’efficacia del modello è assolutamente necessario che il primo accesso sia controllato e gestito dall’or- ganizzazione, mentre il secondo accesso sia direttamente gestito dagli specialisti che deci- dono quando rivedere il paziente prenotando lo stesso; inoltre, che il servizio open access sia riservato al bacino d’utenza su cui insiste la struttura sanitaria, mentre per i residenti fuori zona sia prevista una modalità di accesso diffe- renziata ovvero tradizionale.
I principi base del modello sono rappresen- tati sinteticamente nel Box 1.
L’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana ha, quindi, scelto di sperimentare il modello or- ganizzativo “Open Access” sul bacino d’uten- za pisano, elaborando un progetto isorisorse nell’ambito cardiologico all’interno di un piano di riorganizzazione dell’intera area cardiologi- ca: un paziente che accede ad un punto CUP, richiedendo una prima visita cardiologica, ot- tiene un appuntamento entro tre giorni. Tale sperimentazione è stata pensata come “apripi- sta” per la revisione completa di tutta l’offerta.
Il primo passo per arrivare a tale risultato è stato quello di effettuare una stima della do- manda di prime visite cardiologiche nel bacino naturale di utenza dell’AOUP ovvero la Zona Pisana dell’ASL 5 di Pisa, tramite un’analisi dell’andamento delle prescrizioni elettroniche: è risultata una media piuttosto stabile di 40 prestazioni/die.
Contemporaneamente si è analizzata l’of- ferta attualmente esistente all’interno dell’A- zienda e si è evinto che la somma delle visite ed
Toscana Medica 6|2015


































































































   11   12   13   14   15