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16 QUALITÀ E PROFESSIONE
FRANCESCO PROFILI1, LORENZO VANNINI1, STEFANO GIOVANNONI2, GIANCARLO GUIZZARDI3, ANNALISA SUMAN4, GIULIA POGGESI2, GUIDO BARNESCHI5, PIETRO MARIO MARTELLUCCI6, PAOLO FRANCESCONI7
I percorsi di cura del mal di schiena in Toscana
Francesco Profili, laureato in Statistica all’Università di Firenze. Ricercatore all’Osservatorio
di Epidemiologia dell’Agenzia Regionale
di Sanità della Toscana, Responsabile P.O. “Epidemiologia dei
servizi sanitari”. Si
occupa principalmente di monitoraggio dei percorsi clinico-assistenziali, valutazione d’impatto
di politiche sanitarie, epidemiologia delle malattie croniche.
Introduzione
Il gruppo di lavoro regionale toscano per la costituzione delle linee guida (LG) sul mal di schiena ha recentemente lavorato ad un ag- giornamento, per ampliare il progetto origina- rio al mal di schiena persistente o cronico, nei quali sono coinvolti fattori più psicosociali che biologici.
Nel 2009 era stato effettuato un primo stu- dio pilota finalizzato a valutare il grado di pene- trazione delle raccomandazioni sulla lombalgia acuta nella pratica corrente e a definire stan- dard assistenziali ottenibili con l’adeguamen- to a ciascuna di queste. Le LG contenevano 9 raccomandazioni principali, il testo completo è reperibile online sul sito web della Regione To- scana (http://www.regione.toscana.it/consiglio- sanitario-regionale/linee-guida).
Lo studio ha coinvolto un campione di me- dici di medicina generale delle Ausl di Firenze e Prato che, per 2 mesi, si sono strettamente attenuti alle nove raccomandazioni delle LG. Gli indicatori di aderenza hanno rilevato che:
• nel 92% dei casi un esame clinico consen- te di escludere malattie gravi;
• nel 67% dei casi il dolore è limitato alla regione lombare;
• segni clinici di interessamento radicolare sono presenti nel 19% dei casi;
• nel 73% dei casi la sintomatologia si risol- ve in 6 settimane;
• una causa traumatica è ipotizzabile nel 15% dei casi;
• la radiografia della colonna lombare si è resa necessaria nel 23% dei casi, TC o RM nel 12%;
• il riposo è consigliato nel 15% dei casi;
• la prescrizione media è inferiore ad un far- maco per ogni visita;
• le cure fisiche sono consigliate nel 7% dei casi.
Lo studio ha evidenziato l’efficacia delle rac- comandazioni nella pratica clinica, conferman- done il valore, ma, prima di elaborarne l’aggior- namento, il gruppo di lavoro ha ritenuto utile condurre un’indagine epidemiologica per cono- scere l’attuale assistenza al paziente con mal di schiena in Toscana, per rilevare criticità, bisogni organizzativi e bisogni formativi degli operatori. Realizzata a fine 2013 dall’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, tramite un questionario
telefonico, l’indagine ha coinvolto un campio- ne di circa 2 mila persone 18-74enni (tasso di risposta del 26%).
I risultati riportati fanno riferimento alle persone che hanno sofferto di mal di schiena nell’ultimo mese.
Visite mediche
A seguito dell’insorgenza del mal di schiena, il 4% si è recato al Pronto Soccorso (PS), i casi aumentano con l’intensità del dolore, dall’1% tra chi ha un dolore lieve al 7% tra chi sostiene di provare un dolore intenso. Coloro che si sono recati dal medico di famiglia sono il 37%, tre su quattro entro la prima settimana dall’insorgen- za del dolore. In generale, il ricorso al medico di famiglia aumenta con età, intensità del dolore e al diminuire del livello di istruzione. Il 18% si è recato da uno specialista, principalmente da un ortopedico (nel 77% dei casi), le visite aumenta- no con l’intensità del dolore. Chi si è recato da uno specialista è stato anche, o soltanto, in una struttura privata (58%), su prescrizione del me- dico di famiglia (58%), entro un mese dall’insor- genza del dolore (59%).
Esami diagnostici
Gli esami eseguiti più frequentemente sono radiografia (17%) e RMN (12%). Il 23% ha svol- to almeno un esame, l’11% almeno due, il 4% tre o più. Per TC e RMN il ricorso cresce signifi- cativamente con l’intensità del dolore.
Il 70% di TC e RMN e l’85% delle radiogra- fie sono stati eseguiti in una struttura pubblica. Principalmente gli utenti accedono all’esame su prescrizione del medico di medicina generale o, in misura lievemente minore per la diagnostica pesante (RM e TC), di uno specialista. L’esame avviene solitamente entro un mese dall’insor- genza del dolore. Non è possibile verificare quante delle prescrizioni del medico di medici- na generale siano in realtà indotte da specialisti in regime di libera professione o da specialisti convenzionati che non assolvono gli obblighi prescrittivi come da DGRT n.1038 del 2005.
Farmaci, trattamenti e interventi chirurgici
Il 55% assume farmaci per il dolore. L’uso di farmaci aumenta con l’intensità del dolore, con le difficoltà economiche e con la presenza
1 Osservatorio di Epidemiologia, Agenzia Regionale di Sanità della Toscana - Firenze
2 Medico di Medicina Generale - Firenze
3 Neurochirurgia, Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi - Firenze
4 Psicologa - Firenze
5 Ortopedia, Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi - Firenze
6 Dipartimento Salute Mentale adulti, Ausl 7 - Siena
7 Medico, Agenzia Regionale di Sanità della Toscana - Firenze
Parte II
Toscana Medica 6|2015

