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tradizionali. Secondo la medicina tradizionale ci- nese, ad esempio, “l’alimentazione e la medici- na possono essere usate in ugual modo” poiché hanno lo stesso valore terapeutico. “Cura con i farmaci, guarisci con i cibi”, è il principio riportato nel Huang Di Nei Jing, uno dei testi fondamentali di questo sistema terapeutico.
Un’analoga importanza è attribuita all’alimen- tazione dalla medicina omeopatica, e più in gene- rale dalla medicina naturale e fitoterapica, che ad esempio sconsiglia il consumo di cibi con conser- vanti, derivati da coltivazioni OGM e che hanno subìto un’accelerazione artificiale nella crescita, considerando che alimentarsi secondo i ritmi sta- gionali e ambientali con cibi biologici, biodinamici e di filiera corta, sia una condizione favorevole per l’intero organismo. Le piante officinali e aromati- che sono poi utilizzate in tutte le culture culina- rie anche a fini terapeutici. Alle dietetiche della medicina cinese, omeopatica e ayurvedica, l’anti- co sistema di cura indiano, è dedicata una tavola rotonda (5 agosto), cui seguirà una dimostrazio- ne pratica di ricette per la salute. In un incontro che si terrà il 4 agosto, si parlerà dell’impiego in cucina delle piante aromatiche e officinali con un focus sulle specie autoctone della Toscana e sarà seguito da uno show cooking, una dimostrazione pratica di cucina.
Oltre all’alimentazione sono essenziali per la salute della popolazione gli stili di vita, anche in considerazione del fatto che nei paesi industria- lizzati la spesa sanitaria è in costante aumento e che sono necessari nuovi modelli di gestione per affrontare problemi cronici diffusi quali obesità, malattie cardiovascolari, consumo di alcool e ta- bacco e consumo eccessivo di farmaci.
Le medicine complementari contribuiscono ad affermare uno stile di vita salutare e un ruolo atti- vo dei cittadini in materia di prevenzione svolgen- do un ruolo decisivo per non dire unico, per af- fermare una nuova visione della salute che si basa sull’acquisizione di stili di vita sani (dieta, attività fisica, minor consumo di tabacco, alcol, sostanze psicoattive ecc.), la sobrietà nella domanda sani- taria, e una maggiore consapevolezza nella tutela della salute personale, di familiari, amici e animali, la promozione di sistemi di autocura.
Proprio per queste ragioni uno degli incontri verterà sulla correlazione fra medicine comple- mentari e stili di vita: saranno presentati i risultati di un’indagine regionale realizzata in collabora- zione con l’Agenzia Regionale di Sanità, tramite un questionario che è stato distribuito negli am- bulatori pubblici degli ospedali della Toscana.
Agopuntura, fitoterapia e omeopatia, le me- dicine complementari integrate nel SSR toscano, possono offrire un sostegno, con la propria spe- cificità di approccio, anche in caso di patologie importanti come il tumore. Numerose indagini italiane, europee e internazionali hanno mostra- to che una buona percentuale di malati di tumo- re si rivolge anche a queste terapie e comunque esprime una domanda in questa direzione. D’altra parte il tumore è una patologia sistemica e mul-
tifattoriale e in quanto tale può trarre beneficio dall’impiego sinergico di più terapie.
Uno degli studi più recenti (Bonacchi et al. 2014), realizzato in sei Dipartimenti oncologici toscani, ha rilevato che il 37,9% dei malati di tu- more utilizza una o più tipologie di MC, il 66,3% informa il medico di questa scelta e l’89,6% ne sperimenta i benefici. Recentemente la Giunta Re- gionale Toscana ha infatti approvato una Delibera che sostiene i principi dell’”oncologia integrata”. L’integrazione fra le terapie è la scelta più ragio- nevole e giusta, per evitare che i pazienti facciano ricorso ai trattamenti non “ufficiali” come forma di auto-medicazione, indipendentemente dalle verifi- che scientifiche e dai necessari requisiti di qualità e sicurezza, esponendosi al rischio di potenziali in- terazioni con i farmaci o di ridotta compliance nei confronti dei protocolli antitumorali. L’integrazio- ne rappresenta inoltre un elemento di forte garan- zia per la salute del cittadino, poiché le medicine complementari sono sottoposte alle stesse regole della medicina ufficiale e devono rispondere ai cri- teri di qualità e di appropriatezza delle prestazioni.
Per questo, in Toscana, è stato sviluppato un percorso “evidence based” al trattamento anti- tumorale integrato e sono state elaborate delle revisioni della letteratura in materia, la principale all’interno di una Joint Action europea (EPAAC), allo scopo di chiarire se le terapie complementari abbiano un impatto sulla sopravvivenza dei pa- zienti oncologici e contribuiscano a migliorarne il benessere e la qualità della vita. Da questo la- voro è emerso come le medicine complementari possano essere utilizzate sul paziente oncologico in alcune situazioni cliniche sulla base di prove di efficacia e con un buon profilo di sicurezza. Ciò all’interno di un approccio multidisciplinare fina- lizzato a selezionare sempre la migliore terapia per ciascun paziente e di attuare una reale “com- prehensive cancer care”.
Questo tema sarà al centro della tavola roton- da del 4 agosto “Oncologia integrata: vivere con il tumore, le terapie sostenibili”, a cui partecipe- ranno i massimi esperti italiani su questo tema e i rappresentanti del mondo dell’oncologia, sarà riportata in questo contesto anche l’esperienza del Centro di medicina integrata dell’ospedale di Pitigliano. Seguirà la presentazione del volume “Le medicine complementari per il paziente onco- logico - Sviluppo e opportunità dell’oncologia in- tegrata”, che raccoglie ed espone i principali studi di letteratura riguardanti l’utilizzo delle medicine complementari in oncologia.
Le medicine complementari possono inoltre dare un contributo importante al radicamento e allo sviluppo della medicina di genere, per tutela- re con equità la salute di donne e uomini, influen- zata come sappiamo non solo dalle caratteristiche biologiche ma anche da quelle socio culturali. Filosofia, temi e proposte di queste terapie sono molto affini ai bisogni delle donne, che occupan- dosi di “cura” in senso lato, svolgono un ruolo de- cisivo nell’affermare una nuova visione di salute, benessere, malattia.
A cura della Direzione Generale Diritti di cittadinanza e Coesione Sociale
Toscana Medica 6|2015

