Page 8 - Toscana Medica
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8 QUALITÀ E PROFESSIONE
sorteggio o comunque in modo casuale e cam- biando la disposizione ogni giorno;
• adeguata distanza tra le postazioni dei candidati pari ad almeno 1-2 metri, con ricor- so all’utilizzo di separatori tra le postazioni in- formatiche per evitare che un candidato possa visionare la prova dei colleghi sui PC viciniori;
• impossibilità per tutti i candidati di uscire dalle aule durante lo svolgimento dell’esame, pena il depennamento dalle selezioni;
• presenza di almeno un commissario vigi- lante esterno in ogni aula, ovvero di commissari vigilanti Ministeriali, coadiuvati dai rappresen- tanti delle Forze dell’Ordine, al fine di garantire il rispetto delle procedure concorsuali da parte dei candidati;
• adeguata formazione di tutti i commis- sari vigilanti;
• adeguato rapporto candidati/commissari al fine di garantire un’adeguata vigilanza (al- meno un commissario ogni 15 candidati);
Inoltre, si ritiene opportuno presentare di seguito ulteriori proposte che nascono dall’esigenza di migliorare le capacità selettive delle prove e segnatamente:
• maggiore o esclusiva presenza di doman- de di carattere clinico generalista nella prima parte della prova (parte generale);
• pubblicazione, nel bando di concorso, dell’elenco delle materie oggetto delle varie prove e del relativo programma di studio o, in alternativa, della bibliografia dei testi di riferi- mento per la preparazione alle selezioni;
• evitare di porre quesiti con formulazioni e risposte controverse o ambigue per evitare di dare adito a possibili ricorsi. Quesiti basati, in ogni caso, su dati certi e sulle ultime linee gui- da e pubblicazioni scientifiche internazionali di comprovata e riconosciuta validità;
• qualora la tipologia dei quesiti rimanes- se la medesima del concorso passato, sarebbe utile una riduzione dei tempi di tutte le prove (risultati eccessivamente lunghi), di circa il 30% rispettoall’attuale,cosìdalimitareulteriormen- te le possibilità di collaborazione tra candidati;
• istituzione di una soglia di punteggio mi- nimo finale necessario per l’immissione in gra- duatoria, punteggio minimo valutato singolar- mente in ognuna delle tre sezioni della prova;
• assegnazione dei contratti aggiuntivi, fi- nanziati dalle Regioni, seguendo esclusivamen- te la graduatoria nazionale della singola tipolo- gia di Scuola di Specializzazione, con eccezione delle sole Regioni bilingue. Saremmo invece favorevoli all’inserimento di una clausola che impegni i vincitori delle borse finanziate dalle Regioni a lavorare, per qualche anno dopo la Specializzazione, presso le strutture della Re- gione finanziatrice;
• in caso di Scuole di Specializzazione ag- gregate dovrebbe essere garantita la scelta della sede di frequenza da parte dei vincitori secondo l’ordine di graduatoria, rispettando il criterio di meritocrazia alla base del concorso;
• verifica della veridicità delle autocertifi- cazioni inerenti i titoli di studio di tutti i can- didati prima della diffusione delle graduatorie nazionali;
• prevedere nel bando di concorso la pos- sibilità di partecipazione alle selezioni soltanto per i medici già in possesso di Abilitazione alla Professione Medica;
• per i candidati stranieri e laureati presso Facoltà di Medicina e Chirurgia non italiofone reputiamo sia necessario, come prerequisito di ammissione al concorso, attestato di conoscen- za della lingua Italiana con livello di competen- za pari o superiore al C1 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue;
• la pubblicazione dei risultati del Con- corso di accesso alle Specializzazioni mediche 2013/2014, nella fattispecie:
a) del numero di preferenze per sede per ciascuna Scuola di Specializzazione;
b) dei punteggi ottenuti per ciascuna sede e Scuola, con indicazione del punteggio minimo utile ai fini dell’accesso;
c) di ogni altro ulteriore dato o statistica che possa orientare le scelte dei medici per il prossimo concorso;
• in fase di scorrimento delle graduatorie, dare la possibilità anche ai prenotati di iscriversi al fine di sveltire la procedura.
Con l’occasione riaffermiamo inoltre la ne- cessità di:
• adottare un piano triennale di rientro, di concerto con il Ministero della Salute e le Re- gioni, per recuperare le risorse utili ad abbatte- re il gap attuale e futuro tra numero di laureati e contratti di formazione specialistica, garan- tendo il diritto alla formazione post lauream dei medici neoabilitati, innanzitutto riducendo il contingente di accessi al corso di laurea in Me- dicina e Chirurgia a partire dal prossimo anno accademico;
• effettuare, di concerto con il Ministero della Salute e le Regioni, un’adeguata pro- grammazione del fabbisogno di medici gene- ralisti e specialisti da formare, in funzione della previsione del reale bisogno di salute espresso dalla popolazione e dunque delle concrete pos- sibilità lavorative, rifuggendo dagli errori che in passato hanno portato alla pletora di medici e specialisti.
Info: alessandro.bonci@gmail.com
TM
Toscana Medica 6|2015

