Page 46 - Toscana Medica
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46 QUALITÀ E PROFESSIONE
vazioni economiche in una spending review e senza considerare affatto gli indubbi vantaggi assistenziali per i cittadini, dovuti appunto alla piena integrazione ed al valore ergonomico per gli operatori della struttura.
Inoltre il recente patto per la salute 2014- 2016 individua le Aggregazioni Funzionali Ter- ritoriali (AFT) e le Unità Complesse di Cure Pri- marie (UCCP) come “le sole aggregazioni della Medicina Generale”. Sarà compito della Politi- ca Sanitaria amalgamare e comporre, queste strutture ed in particolare la UCCP (formazio- ne strutturale delle Cure Primarie) con la Casa della Salute (e CDS-like) per un modello unico, funzionale a servizio della popolazione e di chi dentro ci lavora.
Conclusioni
Come abbiamo visto il modello è definibile,
funzionale e cost/effectiveness. Altre indagini dimostrano il gradimento della popolazione as- sistita da simili strutture.
Il modello è talmente adottabile (e adattabi- le) a livello mondiale che nel 2013 è stata fon- data una Federazione Internazionale dei Com- munity Heath Centers (CHC), a cui aderiscono molti Paesi quali Canada, USA, Australia e molti stati europei (http://www.ifchc2013.org/). Tale Federazione riporta anche i siti web delle attuali 7 CDS della AUSL 11 di Empoli.
(http://www.ifchc2013.org/region-of-euro- pe/) TM
Info: p.salvadori@usl11.toscana.it
RICERCA E CLINICA
L’approccio riabilitativo alle malattie neuro-muscolari
Negli ultimi anni, l’aspettativa di vita in corso di malattie evolutive come quelle neuro-musco- lari è fortemente aumentata, inducendo un vi- vace dibattito su come legare indissolubilmente la «sopravvivenza» alla «qualità della vita».
Anche la Riabilitazione è chiamata ad inter- rogarsi: non può esistere infatti un approccio riabilitativo predefinito a patologie in cui l’in- teressamento progressivo e spesso ubiquitario lesionale determina deficit motori integrati, che alterano i comportamenti motori e determina- no disturbi relazionali diversificati.
Per questo, nelle malattie neuro-muscolari, il significato ultimo dell’intervento riabilitativo deve essere quello di utilizzare il sapere speci- fico e gli strumenti specifici di questa disciplina sanitaria per rendere sostenibile la qualità della vita dei pazienti prolungandone l’autonomia.
In queste patologie, infatti, l’alterazione del- la massa muscolare non si esaurisce nella perdi- ta del controllo del movimento volontario, ma determina spesso il coinvolgimento di degluti- zione e respirazione, oltre che delle capacità di comunicazione. Il progressivo ed inesorabile de- teriorarsi delle possibilità di movimento coincide con una crescente difficoltà di soddisfacimento dei bisogni fisiologici: ecco allora la Nutrizione Enterale, la Ventilazione Meccanica, la Comuni- cazione con strumenti ad Alta Tecnologia.
Si comprende come sia fondamentale ap- procciare le malattie neuro-muscolari in termini di complessità. Complessità del singolo quadro per età, bisogno clinico, familiare e personale. Complessità che si declina non attraverso un’e- rogazione afinalistica di prestazioni, ma attra- verso una specifica progettualità riabilitativa
Cristina Laddaga, si è laureata in Medicina
nel 1993 a Pisa e specializzata in Medicina Fisica e Riabilitazione
nel 1997 e in Idrologia Medica nel 2002. Dirigente Medico dell’ASL 6 di Livorno
dal 2000 al 2003 e dell’ASL 5 di Pisa dal 2003 ad oggi, è Direttore del Dipartimento di Riabilitazione della stessa Azienda USL dall’ottobre del 2014.
1 Dirigente Medico Specialista in Fisiatria ASL 5 Pisa
Toscana Medica 7|2015
CRISTINA LADDAGA, ALESSANDRO BARONI1, ELISABETTA GERI1, ROSARIA LANZISERA1, GLORIA MAZZINGHI1


































































































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