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LETTERE AL DIRETTORE 57
Massimo Generoso Pediatra di famiglia e pediatra consultoriale, autore di numerose pubblicazioni in campo pediatrico, è animatore di formazione. È coautore del testo “Puericultura Neonatologia Pediatria con Assistenza”, SEE, Firenze, 1994, 2000.
È coautore del testo “Ortopediatria”, SEE, Firenze, 1996. Nel Febbraio 2006 ha fondato ed è Presidente della Sezione Fiorentina ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente).
ISDE Firenze (sezione provinciale di ISDE Ita- lia Associazione Medici per l’Ambiente) esprime grande preoccupazione in merito al progetto di ampliamento dell’Aeroporto Vespucci di Firenze, per i riflessi negativi sulla salute di coloro che vivo- no nelle zone circostanti, considerando la sua pe- culiare ubicazione cittadina. Questo non solo per il rischio di possibili incidenti aerei al momento del decollo e dell’atterraggio, ma anche, e soprattut- to, per i potenziali danni alla salute legati all’inqui- namento: infatti, in estrema sintesi, un aeroporto è fonte di inquinamenti multipli:
1. inquinamento atmosferico provocato dalle emissioni prodotte dai motori degli aerei;
2. inquinamento acustico generato dalle fasi di avvicinamento, atterraggio e decollo degli aerei e dal connesso traffico veicolare;
3. inquinamento elettromagnetico, prodotto dai sistemi radar delle torri di controllo e degli ae- rei, insieme alle antenne di radiotrasmissione ed ai sistemi elettromagnetici utilizzati per i controlli di sicurezza.
Un gran numero di studi internazionali e na- zionali hanno messo in evidenza effetti negativi causati da inquinamento da trasporto aereo: ma- lattie cardiovascolari, respiratorie, tumori, distur-
bi neuro-comportamentali, disturbi del sonno, disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione nei bambini e un conseguente peggioramento della qualità della vita per compromissione della quali- tà del sonno a causa delle operazioni aeroportuali svolte nelle ore notturne.
Inoltre l’attuazione di questo progetto aero- portuale provocherebbe anche un rischio idrogeo- logico, per la deviazione del Fosso Reale (un corso d’acqua di circa 6 km, che attraversa i comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio e raccoglie le ac- que di numerosi canali della Piana), danneggiando inoltre l’oasi WWF di Focognano e vanificando il Parco della Piana Fiorentina.
In conclusione l’ampliamento dell’Aeroporto Vespucci di Firenze non è coerente con il nuovo Piano Nazionale e Regionale della Prevenzione 2014-2018, che si prefigge l’obbiettivo di “ ridur- re il carico di malattia e le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute”.
TM
Info: massimogeneroso@tin.it
Pubblicando questa lettera, Toscana Medica si
auspica di aprire un dibattito.
MASSIMO GENEROSO
L’impatto ambientale è sempre un problema
Achille Jenco, Laurea in Medicina e Chirurgia
a FI e specializzato
in Medicina dello
Sport e in Ortopedia e Traumatologia, sempre con il massimo dei voti. Coltiva da sempre l’amore per la musica e la poesia (scrive e pubblica poesie e racconti brevi) e per gli approfondimenti scientifici necessari alla professione, nel tempo rimasto libero da quello consacrato ai suoi pazienti, ai suoi affetti familiari ed ai pochi sceltissimi amici.
Non credo di essere anziano a 50 anni... eppu- re mi sorprendo alle volte ad utilizzare espressioni da “nonno”, per intendersi come quelle di chi usa dire “ai miei tempi” ...
Già, ai miei tempi, cioè quando ero un ragaz- zo, i fiumi ingrossati dalle piogge abbondanti, anche senza trovare ostacoli al naturale deflusso, ma solo per un inconsueto aumento della portata, potevano rompere gli argini (dove ce n’erano) e valicando le rive straripavano, causando talora disastrose inondazioni... insomma si verificava quello che all’epoca ed in una parola si chiamava alluvione...
Oggi, invece, per cercare d’impreziosire una prosa, si tende molto spesso a resuscitare termi- nologie antiche e desuete, che ritrovano davvero dignità, pur non riuscendo sempre e comunque a “vestire a pennello” un concetto (eppure la nostra
bella lingua, così varia proprio perché finemente specializzata, annovera ed offre termini perfet- ti...!).
Dunque e senz’altro correttamente i fiumi esondano (ricordiamo l’uso figurato del termine, che ne fa Tacito “ex multa eruditione exundat et exuberat illa admirabilis eloquentia” o Boccaccio “gonfiamo e divegnamo superbi, e non ricapendo in noi... essondiamo”) o addirittura tracimano...
Ma ve lo immaginate un fiume “correre” su in alto per un crinale, in dispregio alla normale mec- canica dei fluidi (che onora sì la pressione, ma an- che la gravità), per arrivare a superare la cima del monte? Certo quest’ultimo termine descrive molto bene un espediente tecnico, frutto della genialità umana... e cioè quello di abbassare artificialmen- te la cima di un’altura, per far sì che l’acqua im- prigionata in un bacino attiguo, ormai incapace
ACHILLE JENCO
Cronache e cronisti
(per tacer dei corretti accenti...)
Toscana Medica 3|2015


































































































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