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OPINIONI A CONFRONTO 9
pneumologo in collaborazione con il medico di medicina generale. Ciò può essere fatto inserendo il paziente in un programma di riabilitazione domi- ciliare o ambulatoriale (oggi la Riabilitazione non è solo esercizio fisico ma presa in carico completa del paziente cronico grave, con quindi ottimizza- zione del trattamento, intervento sullo stile di vita, trattamento delle comorbilità). A Pisa stiamo ini- ziando un progetto finanziato dal Ministero della Salute su questo specifico obiettivo, allo scopo di monitorare strettamente questi pazienti che esco- no dal ricovero per riacutizzazione di BPCO, seguirli costantemente a domicilio e in ambulatorio, allo scopo di ridurre il rischio di successive riacutizza- zioni e ricoveri.
COLETTA – Affrontando la questione dal punto di vista della farmacoeconomia, parlando di BPCO ma anche ad esempio di diabete o di ipertensione arte- riosa, bisogna sforzarsi di non considerare questo approccio un semplice conteggio all’interno delle spese gestite da un medico di base o da un reparto ospedaliero, quanto piuttosto un mezzo che serve per la buona gestione complessiva dei nostri pa- zienti. Per rimanere nel campo della BPCO, se riesco ad avere una buona aderenza alla terapia inevita- bilmente provocherò un aumento della spesa sa- nitaria per farmaci che però finisce per fare rispar- miare risorse al sistema in termini di riduzione del numero di riacutizzazioni e di ospedalizzazione.
MARINAI – Concordo in pieno con Coletta. In questi casi fermarsi ad analizzare solo i consumi dei farmaci è veramente riduttivo. Occorre mettere in relazione questi consumi con le riacutizzazioni per capire se il paziente assume i farmaci in modo adeguato. Il SSR possiede tutte le informazioni necessarie (prescrizioni ricoveri ecc.) peccato che come spesso succede non siamo ancora capaci di metterle insieme per capire cosa sta succedendo al singolo individuo.
TOSCANA MEDICA – Torniamo sul piano clinico. A parte la difficoltà ad usare l’inalatore e la scarsa
propensione ad abbandonare il fumo, si può dire che in linea di massima il soggetto broncopneumo- patico ha una minore coscienza del proprio stato di malattia rispetto a tanti altri malati con patologie croniche?
MELANI – Forse è opportuno fare una distinzio- ne. Un asmatico conosce bene il ruolo ed i van- taggi della sua terapia inalatoria perché ha quasi sempre sperimentato in prima persona quanto drammatico possa essere un attacco d’asma e come rapidamente possa beneficiare di un cor- retto trattamento. Semmai, poiché spesso l’asma comporta una sintomatologia intermittente, l’a- smatico non sempre percepisce il bisogno di una terapia di mantenimento nel tempo. Nel soggetto con BPCO invece, da un lato, la malattia compa- re in maniera progressiva e con lenta evoluzione, cosicché per il paziente diviene quasi “normale” avere la tosse, provare difficoltà a fare le scale o avere “frequenti bronchiti”, mentre dall’altro è meno semplice per il paziente percepire con chia- rezza i miglioramenti sui sintomi e sul numero delle riacutizzazioni offerti dalla moderna terapia inalatoria di mantenimento che per definizione ha l’obiettivo di garantire vantaggi costanti nel tempo indipendentemente dalla rapidità d’azione dei broncodilatatori usati. Questa terapia ha per la BPCO in qualche modo lo stesso significato di quella antiipertensiva per gli ipertesi, o di quella antidiabetica per i diabetici. I vantaggi della tera- pia di mantenimento nella BPCO o nell’asma de- vono essere chiaramente spiegati ai pazienti dai sanitari prescrittori.
RIZZELLO – Anche secondo me in molti casi i soggetti con BPCO non si rendono pienamente conto della loro situazione di salute, vanificando in questo modo buona parte dell’intervento terapeu- tico: probabilmente ritengono che curare adegua- tamente il diabete o l’ipertensione arteriosa sia in qualche modo più importante che occuparsi della salute di bronchi e polmoni.
Aderenza alla terapia in real-life
Utilizzo dei farmaci respiratori in Italia nel 2010: 6,4 confezioni/anno per paziente corrispondente al 50% del teorico.
Prescrizioni per BPCO
N° Prescrizione/ anno per paziente (media)
N° Confezioni per ricetta (media)
Confezioni annue prescritte per paziente (media)
Classi di farmaci utilizzati nella BPCO
3.629613
4,5
1,4
6,4
Anticolinergici
1.999824
4,1
1,6
6,4
Combinazioni Fisse ICS/ LABA
1.868770
3,8
1,4
5,5
LABA
336421
3,6
1,4
5,3
ICS
248384
3,0
1,4
4,2
Fonte: * Thales CSD e ** IMS
Cazzola et Al, Prim Care Respir J 2011; 20(3): 291-298
“I pazienti con BPCO sono sottoposti a trattamento sporadico, alcuni non fanno terapia, altri la sospendono arbitrariamente”.
Toscana Medica 3|2015


































































































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