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12 OPINIONI A CONFRONTO
Infatti con il D.M. 30/04/2015, che recepisce la Di- rettiva Europea 2010/84, vengono definiti i tempi di segnalazione per le sospette reazioni avverse da farmaci biologici a 36 ore dall’osservazione della ADR.
TOSCANA MEDICA – Spieghiamo cosa si inten- de quando si parla di molecole ad azione anti-in- terleuchina 1.
MATUCCI CERINIC – Per prima cosa diciamo che di queste molecole esistono tre classi, tutte in gra- do di bloccare selettivamente i recettori per l’in- terleuchina 1, sia con meccanismo antagonista sul recettore stesso, sia con caratteristiche di anticorpi monoclonali umanizzati (farmaci biologici).
Questi ultimi devono essere ovviamente utiliz- zati solo nei Centri di riferimento e non possono certo venir prescritti per l’impiego a livello territo- riale. Possono presentare come tutte le molecole attive sul sistema immunitario effetti collaterali sia nel sito di somministrazione che a livello sistemico quali ad esempio un’aumento generico del rischio infettivo. Si tratta comunque di farmaci estrema- mente efficaci, con rapidità di effetto assai signifi- cativa, che possono essere impiegati anche in età pediatrica in quadri relativamente rari però parti- colarmente aggressivi.
MOSCA – Ancora non esistono studi clinici che abbiano definitivamente dimostrato quale delle tre classi di molecole ad azione anti - interleuchina 1 sia più conveniente usare in ogni singolo caso. Per il momento quello che viene ricercato è l’effetto farmacologico finale, vale a dire il blocco recetto- riale e non tanto il modo con il quale raggiungere questo obiettivo.
GIANI – Volevo ricordare l’importanza dei farmaci ad azione anti-interleuchina 1 nell’artrite idiopa- tica sistemica giovanile il cui decorso clinico nei bambini affetti ha visto miglioramenti di eccezio- nale importanza, permettendo loro di liberarsi dal- la schiavitù dei cortisonici e di tutti i loro pesantis- simi effetti collaterali.
TOSCANA MEDICA – Parlando di appropriatez- za terapeutica e di corretta allocazione delle spese, quale è il target di pazienti ai quali somministrare i farmaci anti-interleuchina 1?
GALEAZZI – Secondo la nostra esperienza il migliore criterio terapeutico è quello basato sul- la somministrazione in prima istanza dei farmaci convenzionali ad oggi disponibili. In seguito va- lutiamo con dati oggettivi il risultato ottenuto e, in caso di insoddisfacente risposta, introduciamo una terapia con farmaci biologici, iniziando con quelli a somministrazione quotidiana, gravati pe- raltro dalla frequente comparsa di effetti collaterali in sede di iniezione che spesso portano all’interru- zione della terapia. Il passo successivo è il ricorso alle forme farmaceutiche da somministrare ogni 60 giorni, con evidente aumento della compliance da parte dei pazienti.
GIANI – In campo pediatrico è ormai ben codifi- cato l’impiego della colchicina come prima scel- ta nella febbre mediterranea familiare, con shift successivo verso gli anti-interleuchina 1 in caso di risposta insoddisfacente. Queste ultime molecole vengono invece impiegate in prima battuta nelle criopirinopatie e nell’artrite idiopatica sistemica giovanile patologia che, sebbene rientri ancora ufficialmente nell’ambito dell’artrite idiopatica
Tabella 2 - Elenco delle più comuni patologie autoinfiammatorie multifattoriali definite sulla base di meccanismi pato- genetici sovrapponibili a quelli identificati nelle malattie autoinfiammatorie monogeniche. La tabella descrive anche il pathway patogenetico più probabilmente coinvolto in ciascuna patologia e il tipo di stimolo capace di indurre le manife- stazioni cliniche.
Patologia
Pathway coinvolto
Stimolo patogenetico
Gotta
Interleuchina-1
Urato monosodico
Condrocalcinosi
Interleuchina-1
Pirofosfato di calcio di-idrato
Malattia di Behçet
Interleuchina-1
Multifattoriale
Diabete Mellito di Tipo 2
Interleuchina-1
Glucosio
Sindrome di Schnitzler
Interleuchina-1
Multifattoriale
Pericardite Idiopatica Recidivante
Interleuchina-1
Multifattoriale
Periodic fever, aphtous stomatitis, pharin- gitis, cervical adenitis (PFAPA) syndrome
NF-kB, interleuchina-1
Multifattoriale
Malattia di Crohn (forma non genetica)
NF-kB
Muramil-peptide
Uveite idiopatica recidivante
Interleuchina-1
Multifattoriale
Aterosclerosi
Attivazione macrofagica
Colesterolo
Malattie polmonari fibrosanti
Interleuchina-1
Silicati/asbesto
Spondiloartriti non HLA correlate
Alterazioni nella struttura tridimensio- nale di alcune proteine dell’immunità innata
Multifattoriale
Arterite di Takayasu e gigantocellulare
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Multifattoriale
Epidermolisi Bollosa Ereditaria
Interleuchina-1
Meccanico
Dermatiti acneiformi
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Degenerazione maculare età-correlata
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Multifattoriale
Linfoistocitosi emofagocitica secondaria
Attivazione macrofagica
Multifattoriale
Toscana Medica 9|2015

