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QUALITÀ E PROFESSIONE 19
Tabella 1 - L’obesità: le informazioni basilari
1. L’obesità è un problema di salute che comporta un rischio aumentato per malattie.
2. L’obesità è la conseguenza di errori nutrizionali, in particolare di un eccesso di alimenti.
3. L’obesità può essere curata.
4. Il trattamento curativo dell’obesità richiede tempi lunghi.
5. Un rapido calo ponderale è pericoloso.
6. L’attività fisica deve essere aumentata.
7. Il problema del trattamento dell’obesità non è quasi mai rappresentato dal calo ponderale, talora raggiungibile, ma piutto-
sto dal mantenimento nel tempo del peso ottimale raggiunto.
estremamente opportune. Un colloquio attento svela moltissimi dati, soprattutto per quanto con- cerne le abitudini alimentari, e permette di distin- guere i pazienti obesi con disturbi gravi del com- portamento alimentare. L’esame obiettivo orienta le indagini diagnostiche allo scopo di chiarire la patogenesi. Una valutazione diagnostica semplice ma mirata, comprendente ad esempio ormoni ti- roidei, assetto lipidico, glicemie frazionate, elettro- liti sierici, creatinina, uricoemia, transaminasi, deve essere effettuata in molte persone obese. Ricerche ormonali sono quasi sempre scarsamente utili. Una visita medica completa riesce infatti a defi- nire un corretto programma diagnostico di mini- ma, capace di individuare le possibili complicanze dell’obesità stessa. L’eccesso diagnostico routinario e non razionalmente finalizzato può determinare una medicalizzazione della persona obesa, poten- ziale causa di ansia e/o di depressione.
Indirizzi dietetici tradizionali
La restrizione energetica è la pietra miliare per la riduzione del peso e le diete bilanciate ipocaloriche sono un approccio terapeutico razionale dell’obe- sità. L’intervento dietetico può implicare modifica- zioni della scelta dei cibi e della distribuzione dei pasti e raccomandazioni adattate alla specifica re- strizione dietetica. Per ottenere un calo ponderale l’introito calorico deve essere comunque inferiore al dispendio energetico. Il trattamento dell’obesità non può contemplare solo la restrizione quanti- tativa calorica o di alcuni macronutrienti: un pro- gramma idoneo deve comprendere variazioni del comportamento alimentare e dello stile di vita. Lo scopo del trattamento è quello di ottenere una ri- duzione della massa grassa e conseguentemente dei fattori di rischio cardiovascolare e dismetaboli- co ad essa correlati. Per ottenere questo è necessa- rio che i risultati ottenuti nella riduzione della mas- sa grassa siano mantenuti nel tempo. Spesso insie- me al trattamento dietetico diventa opportuno un cambiamento dell’atteggiamento del paziente nei confronti dell’alimentazione e dell’attività fisica, le due principali e modificabili variabili determinanti il bilancio energetico. Stabilita la quota globale di energia quindi l’apporto in calorie, la dieta dovrà essere equilibrata e bilanciata e comprendere per- tanto tutti i nutrienti nelle proporzioni stabilite se- condo le regole dell’alimentazione corretta. Man- tenendo l’indirizzo di una dieta bilanciata, l’inter- vento dietetico può talora prevedere modificazioni della scelta dei cibi: diete ipolipidiche e ricche in glucidi complessi, che tendono ad avere più fibre, possono formare la base delle raccomandazioni dietetiche. Deve essere qui sottolineato che oltre alla dietoterapia un trattamento “nutrizionale” in-
tegrato essenziale ritenuto in linea generale teori- camente più idoneo include diete ipocaloriche con netta riduzione dell’introito di grassi, incremento ragionato e progressivo dell’attività fisica e strate- gie che contribuiscano a modificare lo stile di vita. L’uso di prodotti ricchi o arricchiti di fibra solubile ad alta viscosità può essere consigliato per l’effet- to saziante determinato. Gli alimenti light, di larga disponibilità sul mercato, possono essere di aiuto nel paziente iperfagico. A tutti questi “alimenti” deve essere dato il significato reale di ausilio nutri- zionale, senza un’eccessiva enfatizzazione del loro potenziale dimagrante e senza illudere la persona obesa con falsi messaggi dietetici. Una corretta di- stribuzione dei pasti è utile per il controllo dell’ap- porto calorico del paziente. L’alimentazione dovrà prevedere una ripartizione in tre pasti al giorno, lasciando in taluni casi libertà di consumare solo modeste quantità di frutta nell’intervallo tra i pasti. Per quanto riguarda l’attività fisica, essa determina vantaggi nell’incrementare il consumo calorico e permette di raggiungere più facilmente l’obietti- vo programmato di un calo ponderale, ma nelle persone con moderata o grave obesità deve essere eseguita dopo e sotto un preciso ed attento con- trollo medico.
Trattamento dell’obesità.
Le diete speciali o alternative
Negli ultimi anni è andato gradualmente cre- scendo l’interesse generale per il trattamento della persona obesa. Nonostante la diffusione dei mes- saggi televisivi e in genere dei mass media relativi a diete miracolose, nonostante la pletora di libri riguardanti le diete dimagranti e i diversificati sche- mi, alcuni molto semplici, altri nutrizionalmente sofisticati, promettenti tutti il giusto percorso per perdere peso in tempi rapidi e senza sforzo, il progressivo incremento dell’epidemia dell’obesità dimostra l’insufficienza ed il fallimento di questi approcci. Sembra comunque giusto delineare le caratteristiche più importanti di queste imposta- zioni dietetiche alcune delle quali hanno assunto un largo consenso tra la popolazione. La valenza e l’efficacia di alcune di queste diete sono discu- tibili, ma indubbiamente alcuni regimi alimentari e taluni stili di vita proposti meritano attenzione e rispetto culturale. Molte delle diete alternative sono similari e differiscono per l’enfasi di talune specifiche raccomandazioni.
Diete con cibi speciali (o pasti formula)
Queste diete sono basate su formulazioni nu- trizionali preparate dall’industria, consistenti in pa- sti-formula a bassa o bassissima densità calorica,
Toscana Medica 9|2015

