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QUALITÀ E PROFESSIONE 41
Piero Salvadori, medico di comunità presso l’Azienda USL 11 di Empoli dove dirige
dal 1999 la UOC Organizzazione Servizi Sanitari Territoriali. Specializzato in oncologia presso l’Università
di Genova nel 1987, specializzato in igiene e sanità pubblica presso l’Università di Firenze nel 1991. Dirigente settore Servizi alla Persona
sul Territorio, Regione Toscana 2012/13
Riflessioni e proposte
PIERO SALVADORI
Il riassetto del Territorio in Regione Toscana
Introduzione
L’approvazione della proposta di legge 396 (PDL-396) sul riordino del Servizio Sanitario Re- gionale stimola riflessioni e proposte sul futuro assetto del territorio. È noto infatti che l’80% dei bisogni sanitari e sociali dei cittadini è legato alle malattie croniche e la presa in carico della cronici- tà è appunto peculiarità del territorio. La risposta a tali bisogni non può che essere trovata in una nuova organizzazione del territorio.
Le attività territoriali si differenziano da quelle ospedaliere, almeno, per:
• minor intensità assistenziale;
• maggiore presenza di bisogni e relativa assi-
stenza sociale;
• maggiore integrazione professionale
• minor costo unitario per singola prestazione.
Pertanto il Territorio dovrà “plasmare” la sua organizzazione su tali peculiarità. Il riassetto do- vrà:
1) far chiarezza sui livelli e rapporti tra le varie unità organizzative poste al suo interno;
2) rinnovare l’offerta del parco dei Presidi Distrettuali, intesi come edifici nei quali si attua la presa in carico della cronicità e si forniscono le relative prestazioni, attraverso una profonda e rinnovata integrazione professionale.
Per il punto n. 1 il Territorio può schematica- mente essere suddiviso in tre diversi livelli con le rispettive responsabilità:
1° livello - Direzione di Zona - Distret- to (Z-D) o Società della Salute (SDS) ove costituita. Si occupa di valutazione dei biso- gni, governo e appropriatezza della domanda e dell’offerta, rapporti con i comuni, elaborazione del piano integrato di salute, integrazione socio- sanitaria e rapporti ospedale territorio. Il Diret- tore di Zona-Distretto è nominato dal Direttore Generale in accordo con l’articolazione distret- tuale della Conferenza dei Sindaci. Il Direttore di Distretto nella sua attività di committenza, si rapporta con la direzione del presidio ospedaliero (anche di azienda ospedaliera) per ogni aspetto riguardante l’appropriatezza dell’offerta e la col-
Figura 1
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