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42 QUALITÀ E PROFESSIONE
laborazione con il territorio (partecipazione degli specialisti alle UCCP - case della salute, dimissioni programmate, etc.). A questo livello fanno capo i Dipartimenti del territorio, così come citati nella PDL-396.
2° livello - Direzione di Dipartimento. Si occupa di organizzazione, controllo e verifica della produzione. I Direttori di dipartimento sono nominati dal Direttore Sanitario e con esso ne- goziano gli obiettivi di budget, di concerto con il Direttore di Distretto e con gli altri Direttori dei Dipartimenti aziendali di riferimento.
3° livello - Sedi della produzione e del- la integrazione professionale. Sono le sedi fisiche e strutturali che accolgono i professioni- sti ed erogano le prestazioni ai cittadini secondo l’analisi dei bisogni effettuata dal 1° livello e l’or- ganizzazione data dal 2° livello. In esse la parola d’ordine è appropriatezza, che si interseca con integrazione, oltre ad accoglienza (Figura 1).
In particolare nel 2° livello, al Dipartimento del Territorio faranno capo oltre alle tradizionali atti- vità distrettuali, domiciliari e consultoriali, anche le figure professionali mediche a rapporto con- venzionale. Al Dipartimento della Medicina Ge- nerale i medici di medicina generale Coordinatori di AFT che si rapporteranno funzionalmente con le altre strutture e dipartimenti. Il Dipartimento della Prevenzione è organicamente inserito all’in-
terno della Z-D e risponde alla Direzione di Z-D. Per quanto riguarda il parco dei Presidi Ter- ritoriali come strutture di produzione e integra- zione. È possibile focalizzare l’attenzione su alcu- ni Presidi passando dal più classico il Distretto So- cio Sanitario (art. 10 L.833/78) all’ultimo nato in ordine di tempo e cioè la Casa della Salute (CDS- DGRT 117/2015). Questi 2 presidi possono, sulla base della complessità crescente della offerta dei servizi, essere suddivisi in tre livelli crescenti di complessità, così come mostrato nella Tabella 1. Si può notare come, a causa della complessità dei servizi presenti, il 1° livello della CDS corrisponde già al 2° livello di complessità del distretto: segno evidente della evoluzione di maggiore offerta di
servizi di questi Presidi.
Conclusioni
Le norme regionali di riordino pongono nuo- ve sfide. Tutte possono essere accettate ed intra- prese. Quanto più l’organizzazione sarà chiara, le strutture forti e l’integrazione professionale profonda, tanto più il Servizio Sanitario e Socia- le Toscano sarà capace di reggere ed evolvere al passo con i tempi.
L’alternativa ovviamente è il caos e la perdita di efficacia sulla salute dei nostri cittadini. TM
Info: p.salvadori@usl11.toscana.it Tabella 1 - Corrispondenza livelli crescenti di complessità tra Distretto S.S. e Casa della Salute.
Tipologia dei “Servizi”
Livelli di complessità crescente
Distretto S.S.
CDS (DGRT 117/2015)
1°
2°
3°
1°
2°
3°
Attività infermieristica ambulatoriale e domiciliare1 (tra cui prelievi ematici)
X
X
X
X2
X2
X2
Attività amministrative
X
X
X
X3
X3
X3
Assistenza Primaria: Medicina Generale e Continuità Assistenziale
X
X
X
X
X
Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica)
X
X
X
X
Dipartimento Sociale4
X
X
X
X
X
Sanità di Iniziativa - CCM
X
X
X
X
X
Dipartimento Riabilitazione
X
X
X
X
Attività di autorizzazione e certificazione sanitaria
X
X
Consultorio: ostetrico – ginecologico, pediatrico – vaccinazioni, giovani
X
X
X5
X
X
Consultorio Immigrati
X
Assistenza farmaceutica integrativa
X
Diagnostica per immagini
X
X
Diagnostica 1° livello (ecografia, ECG...)
X
X
X
X
Punto Unico Assistenza Territoriale (PUA)
X6
Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM)
X
Dipartimento Salute Mentale - Dipendenze: Salute Mentale Infanzia Adolescen- za (SMIA) e Salute Mentale Adulti (SMA) e Servizio Farmaco Tossico dipendenze (Sert)
X
X
Dipartimento Prevenzione
X
Branche specialistiche
X
X
X
Medicina legale
X
Medicina sportiva
X
Note
1 L’assistenza distrettuale e/o domiciliare a carattere socio sanitario è svolta da operatori professionali socio sanitari dipendenti AUSL e/o comunali o da cooperative. Essi si coordinano con le professionalità infermieristiche e/o sociali.
2 Il personale infermieristico può dipendere dalla AUSL, ovvero dai medici di medicina generale o da Cooperative o altre strutture...
3 Il servizio amministrativo si riferisce alle attività proprie della Azienda USL (appuntamenti CUP, pratiche esenzioni, ausili, invalidità, ecc.) e attività di segreteria per la medicina e/o pediatria di famiglia.
4 L’Assistenza Sociale può essere in proiezione dal Comune e garantire l’espletamento della UVM.
5 Solo attività vaccinale svolta dai medici di medicina generale previo accordo ad hoc
6 Il PUA può posizionarsi anche all’interno del Presidio Ospedaliero come Agenzia per la Continuità Ospedale Territorio
Toscana Medica 9|2015

