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QUALITÀ E PROFESSIONE 43
Paolo Filidei, specialista
in Igiene e Medicina Preventiva, lavora dal 1994 al Dipartimento della Prevenzione dell’ASL 11 di Empoli ed è attualmente responsabile dell’UOS Prevenzione Malattie Trasmissibili.
PAOLO FILIDEI, MARINELLA CHITI1, LUCA CHIAPPARINI2, GABRIELE MAZZONI3
2000-2014: Quindici anni di attività del centro di medicina dei viaggi dell’ASL 11 di Empoli
La storia
Il centro di medicina dei viaggi dell’ASL 11 ha avviato ufficialmente la propria attività nel 2000, nelle due sedi di Empoli e del Valdarno Inferiore (prima a San Romano di Montopoli Valdarno, poi a Castelfranco di Sotto). Nel 2002 la sede di Empoli ha ricevuto l’autorizzazione del Ministero della Salute a praticare la vacci- nazione anti febbre gialla e a rilasciare il relativo certificato internazionale; nel 2008 è stata auto- rizzata anche la sede del Valdarno.
Il centro opera in stretto raccordo con i me- dici e pediatri di famiglia del territorio, e con le UU.OO. di Malattie infettive per gli accertamen- ti specialistici nei viaggiatori al rientro.
Negli anni, ha anche rappresentato un im- portante punto di riferimento per varie emer- genze internazionali quali ad esempio la SARS (2003), la pandemia H1N1 (2009), Ebola (2014), e per l’afflusso di profughi (2011-2014).
L’utenza
Nei 15 anni di attività gli utenti del servizio sono stati complessivamente 7994, con una media annua di 533. Gli accessi effettivi sono superiori perché circa il 20% delle persone sog- getti è tornata almeno una volta per completare la profilassi vaccinale. Dopo un costante incre- mento dell’utenza fino al 2008-09, si è avuta una riduzione certamente connessa con la crisi economica (Figura 1).
Alcuni dati rilevati permettono di stilare un “profilo” del viaggiatore che si rivolge al ser- vizio:
Figura 1 - Ambulatorio medicina dei vaggi ASL 11 Empoli - Accessi anni 2000- 2014
• si tratta in genere di persone adulte (40% in età 31-50 anni), ma nel tempo è cresciuta l’e- tà giovanile (25% di minori nell’ultimo triennio), rappresentata in gran parte da figli di immigrati;
• il turismo è il principale motivo del viag- gio (50%, ma in progressivo calo), seguito dal rientro al Paese di origine (25%, con trend in crescita), dai viaggi per lavoro (15%) e per vo- lontariato (10%);
• la maggior parte dei viaggi (45%) ha una durata intorno ai quindici giorni, ma è significa- tiva anche la quota dei viaggi più lunghi (20% un mese; 10% due mesi; 6% un anno o più). Rilevanti le differenze tra l’utenza italiana, in cui prevale la classica vacanza di una o due settima- ne, e gli stranieri che tornano al Paese di origine per periodi più lunghi (mediamente 1-2 mesi) o addirittura definitivamente;
• riguardo alla destinazione del viaggio, prevalgono i Paesi con i maggiori rischi sanitari, in quanto chi si reca in aree considerate (spesso impropriamente) più sicure in genere non ricor- re a consulenze sanitarie. La maggior parte dei viaggi (52%) ha come destinazione l’Africa sub sahariana, sia come meta turistica (Kenya, Tan- zania), che per rientro al paese di origine (Se- negal, Nigeria); seguono l’Asia (22%), l’America meridionale e quella centro-caraibica. Anche le destinazioni turistiche hanno avuto variazioni nel tempo, con cali legati a motivi di sicurezza o ad emergenze sanitarie, e picchi connessi a ma- nifestazioni internazionali quali meeting sportivi o religiosi (Figura 2).
1 Assistente Sanitario Coordinatore ASL 11 Empoli
2 UOS Prevenzione Malattie Trasmissibili ASL 11 Empoli
3 Direttore Dipartimento Prevenzione ASL 11 Empoli
Toscana Medica 9|2015

