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10 OPINIONI A CONFRONTO
Tra8amento Farmaci in nota AIFA 79 e supplementazioni con calcio e/o vitamina D di tuA I pazien0 toscani
Farmaci Antifratturativi
anno
pazienti
%
n /n-1
% (2007)
2007 70.021
2008 73.428
2009 78.208
2010 81.722
2011 81.672
2012 78.305
2013 77.483
2014 69.975
4,87% 6,51% 4,49% -0,06% -4,12% -1,05% -9,69%
4,87% 11,69% 16,71% 16,64% 11,83% 10,66% -0,07%
Vitamina D e Calcio
anno
pazienti
% n /n-1
% (2007)
2007 184.790
2008 184.912
2009 191.856
2010 222.270
2011 247.854
2012 278.327
2013 325.121
2014 369.764
0,07%
3,76% 15,85% 11,51% 12,29% 16,81% 13,73%
0,07%
3,82% 20,28% 34,13% 50,62% 75,94%
100,10%
Farmaci An0fra8ura0vi
Vitamina D e Calcio
Numero dei Pazienti Toscani trattati con farmaci antifratturativi in nota 79 e vitamina D dal 2007 al 2014. Fonte: Progetto T.A.R.Ge.T. (Trattamento Appropriato delle rifratture Geriatriche in Toscana) www.target-project.net.
cura. Un problema da considerare potrebbe semmai essere quello della diversa capacità di assorbimento della vitamina D nel singolo individuo, a causa delle numerose situazioni prima ricordate. Anche la modalità di sommi- nistrazione potrebbe creare qualche proble- matica, trattandosi di soggetti anziani, spesso con pesanti comorbilità associate e costretti ad assumere giornalmente un gran numero di farmaci. Essendo la vitamina un ormone, in teoria dovrebbe essere assunto tutti i gior- ni, secondo i normali ritmi di produzione/ assorbimento messi in atto dall’organismo e per questo sono in linea di principio contraria alle formulazioni retard ed ai dosaggi molto elevati che in passato hanno fatto parlare nel nostro Paese (con grande sorpresa della co- munità internazionale!) di “vaccinazione” a base di vitamina D. Tra l’altro quando venne sollevata la questione dei cosiddetti “mega- dosaggi” in Italia non furono neppure trovati i fondi per potere dimostrare con studi ade- guati se questa metodica di somministrazio- ne potesse dimostrarsi realmente efficace. A livello mondiale l’esperienza clinica con i megadosaggi è stata in seguito bocciata, soprattutto quando cominciarono ad essere pubblicati autorevoli lavori che dimostravano il danno provocato dalle alte quantità di Cal- cio sull’apparato cardiovascolare, nel timore
di picchi di calcemia nei pazienti sottoposti a megadosaggi. Oggi in tutto il mondo si cerca di somministrare la vitamina D nella maniera più fisiologica possibile.
DI MUNNO – Sono d’accordo con la prof. Brandi e devo dire che anche la Società italiana dell’osteoporosi e del metabolismo mi- nerale condivide pienamente l’atteggiamento adesso riportato. Purtroppo l’assunzione gior- naliera della vitamina D può creare in molti pazienti dei grossi problemi di aderenza; per questo sono state identificate delle soluzioni, per così dire intermedie, che consigliano som- ministrazioni settimanali, bisettimanali o mensi- li. Tra l’altro la pericolosità dei megaboli è stata associata anche all’aumento dei marcatori di riassorbimento osseo e, proprio recentemen- te, addirittura ad un incremento del rischio di cadute e di conseguenza, di eventi fratturativi.
NUTI – La cosiddetta “vaccinazione con la vitamina D” prima ricordata, in assenza di evidenze scientifiche certe, si è dimostrata so- prattutto utile per garantire una migliore ade- renza possibile alla terapia. Oggi comunque, anche secondo la mia opinione lo schema mi- gliore e maggiormente fisiologico di sommi- nistrazione della vitamina D, è senza dubbio quello settimanale.
369.764
85.000
80.000
75.000 73.428
78.208
81.722 81.672
78.305 77.483
400.000
350.000
300.000 191.856222.270
278.327325.121 247.854
70.021
69.975
250.000 200.000 150.000 100.000
50.000 -
184.912 184.790
70.000 65.000 60.000 55.000 50.000
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
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