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22 QUALITÀ E PROFESSIONE
ELISABETTA CHELLINI, ANDREA MARTINI1
Più morti in Italia nel 2015!
ISTAT ha calcolato 54.000 morti in più in Italia nel 2015. Tale eccesso è da ricondurre in larga parte all’aumento di popolazione avvenuto dopo la 1° guerra mondiale. Ciò è vero anche in To- scana: nel 2015 rispetto al 2009 si osserva un aumento consistente della popolazione di 90-94 anni e dei decessi (+79%) in questa fascia di età.
Parole chiave: mortalità 2015, demografia, popolazione anziana, RMR
Elisabetta Chellini, laureata nel 1982 in Medicina e specializzata in Igiene e Medicina Preventiva all’Università di Firenze, è Direttore della SS Epidemiologia dell’Ambiente e del Lavoro dell’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO), dove lavora sin dal 1988.
È da molti anni docente di corsi di laurea e specializzazione presso l’Università di Firenze.
1) SS Epidemiologia dell’Ambiente e del Lavoro
Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO)
A dicembre 2015, pubblicando un rap- porto sul bilancio demografico 2015 provvi- sorio basato sui primi 8 mesi dell’anno, ISTAT comunicò che per il 2015 si sarebbe dovuto attendere un eccesso di morti pari all’11,3% in più rispetto al 2014. Successivamente a fi- ne febbraio 2016, i numeri dei morti calcolati da ISTAT sull’intera annualità sono stati ben 54.000 in più con una conseguente riduzione nel calcolo della speranza di vita alla nascita pari a 0,2 punti per gli uomini e 0,3 punti per le donne. Vi è stato sull’argomento un gran- de tam tam mediatico, che ha coinvolto non solo la stampa di settore ma anche quotidiani nazionali di ampia diffusione. Nel contempo il Ministero della Salute dette mandato a va- ri Enti (Agenas, ISS, Dipartimento di Epide- miologia del SSR del Lazio) di fare degli ap- profondimenti per comprendere i motivi che potevano essere stati alla base
di un tale eccesso di mortali-
tà. A fine febbraio 2016 sono
stati presentati i risultati di tali approfondimenti in rapporti
interamente scaricabili dalle
pagine web del CCM, il Centro
nazionale per la prevenzione e
il controllo delle malattie del
Ministero della Salute (http:// www.ccm-network.it/pagina. jsp?id=node/2031), nonché
dal portale dell’epidemiologia
per la sanità pubblica dell’Isti-
tuto Superiore di Sanità (http:// www.epicentro.iss.it).
nonché l’aumento della popolazione anziana. Riguardo all’andamento dell’influenza nel 2015, i risultati ottenuti dal gruppo di ricer- catori dell’ISS ha evidenziato la possibilità che l’intensa epidemia influenzale osservata nel 2015 possa aver svolto un ruolo special- mente nella popolazione più anziana sia per la presenza nel 2015 di ceppi influenzali per i quali il vaccino in uso aveva una scarsa effi- cacia sia per la registrata copertura vaccinale al di sotto degli standard raccomandati con un calo rispetto al 2014 in tutte le regioni italiane (dal -4,7 in Lombardia a -29,4% in
Abruzzo).
Per quanto concerne le ondate di calore
nei mesi estivi, l’analisi effettuata dal Diparti- mento di Epidemiologia del SSR del Lazio sui dati del sistema di allarme predisposto in 32 città italiane dal 2004 nell’ambito del “Piano
Sono state formulate e va- lutate varie ipotesi per tale ec- cesso, che ha riguardato per l’85% soggetti di 75-95 anni: l’epidemia influenzale nei mesi invernali del 2015 e la coper- tura vaccinale, le ondate di ca- lore nei mesi estivi del 2015, l’inquinamento atmosferico,
Figura 1 - Distribuzione per classi di età della popolazione toscana di età >85 anni negli anni 2009, 2013 e 2015 per genere.
ToscanaMedica11|2016
S O M M A R I O
70000 60000 50000 40000 30000 20000 10000
0
85-89 aa
90-94 aa Femmine
95+ aa
85-89 aa
2009 2013 2015
90-94 aa 95+ aa Maschi
Pop. residente


































































































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