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John Hopkins, Columbia e Duke. L’Università La Sapienza e la Università Bocconi sono per ora le uniche istituzioni italiane che contribuiscono ai corsi di Coursera.
È importante ricordare anche OpenupEd, un portale per l’erogazione dei MOOC attivato nell’Aprile 2013 con il supporto dell’Unione Eu- ropea, e Future Learn, una piattaforma di ero- gazione dei MOOC gestita dalle principali Uni- versità del Regno Unito e dalla Open University. Infine la Khan Academy, un’organizzazione no- profit che rende liberamente disponibili in rete migliaia di corsi su innumerevoli argomenti nella forma di video della durata di circa 10 minuti.
Recentemente in Italia si è costituito il Con- sorzio EDUOPEN, sostenuto dal MIUR (Ministe- ro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), che mira a fornire libero accesso ai corsi di istru- zione superiore per migliorare e innovare l’inse- gnamento e l’apprendimento. EDUOPEN fornirà un sistema di corsi liberi e aperti in più lingue e mediante diversi approcci didattici: in presen- za, a distanza e in modalità mista. Il progetto
è gestito da Edunova, Centro Interuniversitario per l’Innovazione in materia di Istruzione, Ricer- ca e Comunicazione condotto dall’Università di Foggia.
I partner attualmente presenti sono: Politec- nico di Bari, Università di Bari, Università di Fog- gia, Università di Ferrara, Università di Genova, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, Università del Salento, Università Mi- lano-Bicocca, con il supporto tecnico di CINECA e Moodlerooms. Eduopen è un progetto aperto a cui possono partecipare altre Università nazio- nali e internazionali; la descrizione del consorzio è disponibile all’indirizzo http://eduopen.it.
All’indirizzo http://www.mooc-list.com, il lettore interessato può ricercare all’interno di un database di MOOC forniti da differenti pro- vider.
RICERCA E CLINICA
LORENZO PAOLI, ALESSANDRO VAGAGGINI1
Info: m.masoni@med.unifi.it
TM
Trattamento endoscopico
vertebrale per l’ernia discale
Oltre la chirurgia
Lorenzo Paoli, Dirigente I° livello Neurochirurgia 1 AOU Careggi.
Alessandro Vagaggini, neochirurgo, dirigente I° livello presso Neochirurgia1,
AOU Careggi, esperto in chirurgia vertebromidollare.
Grazie all’impegno dell’AOU Careggi verso le nuove tecnologie, da ottobre è disponibile presso la SODc di Neurochirurgia diretta da Franco Ammannati l’utilizzo dello strumenta- rio endoscopico percutaneo per il trattamento del l’ernia del disco.
Come è noto il dolore muscolo-scheletrico lombare è la principale causa di visita medi- ca dopo la malattia cardiovascolare ed il suo trattamento costituisce uno dei principali pro- blemi socio economici e medici in termini di spesa sanitaria e perdita di giornate lavorative. Questo sintomo è molto frequentemente le- gato alla patologia degenerativa discale, so- prattutto alla presenza di una ernia del disco.
Il gold standard nel trattamento dell’ernia discale lombare è ancora oggi la microdiscec- tomia sec. Caspar, tecnica introdotta nel ’77 grazie al miglioramento nel campo della dia- gnostica e degli strumenti, con l’introduzione della Tc e del microscopio operatore. In quel
tempo la nuova via chirurgica, che passa at- traverso lo spazio interlaminare, rappresentò una vera rivoluzione perché consentì di ridur- re significativamente l’aggressione chirurgica, gettando le basi al moderno concetto di mi- ninvasività, intesa non tanto in termini estetici (piccola cicatrice) ma anatomici e funziona- li. Si pensi che il primo intervento chirurgico eseguito nel 1932 al Massachusetts General Hospital da W.J. Mixter di asportazione di una ernia discale in L5-S1 fu possibile solo rimuo- vendo tutte le lamine vertebrali del tratto lom- bare!
Ad oggi l’enorme quantità di dati in nostro possesso grazie al lavoro di colleghi fisiatri, radiologi, medici di famiglia, ortopedici, ha permesso di considerare, con sicurezza, l’ernia discale una modificazione del disco interver- tebrale da trattare nell’80% dei casi in modo conservativo, con prognosi favorevole per re- missione spontanea, indipendentemente dal
Toscana Medica 2|2016

