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RICERCA E CLINICA 47
Picchi a 2 e 7 anni –––––––– Confine 10 anni · · · · · ·
Figura 1 - Numero di recidive osservate alle giunzioni safeniche in rapporto al tempo trascorso dopo il primo intervento.
tecnica come la “moderna chirurgia delle varici”. Nel corso degli ultimi 30 anni si è sviluppata la chirurgia conservativa ai fini del salvataggio delle safene patologiche per auto-innesti, ma la discussione da parte del mondo della Chirurgia
Cardiovascolare è ancora aperta e controversa. Dal 1853, quando Pravaz e Wood hanno inventato la siringa di vetro, si è evoluta la scle- roterapia delle safene e delle collaterali varicose, che oggi consente migliori risultati a medio ter- mine (5 anni). Da meno di 20 anni, sono com- parse le nuove tecnologie endovascolari: Laser e Radiofrequenza. Il meccanismo d’azione, da noi studiato, consiste in una scleroterapia fisica che conduce alla fibrosi ed atrofia della vena, con percentuali di ricanalizzazione fra il 10 al 30%,
rispettivamente entro 2 e 10 anni.
Le cause delle recidive varicose sono state re-
centemente riassunte da M. Perrin: varianti ana- tomiche, difetti diagnostici, perforanti inconti- nenti, ricanalizzazioni e neoangiogenesi, ma la causa preminente sembra essere una chirurgia inadeguata delle giunzioni incontinenti. Nono- stante le evidenze, la chirurgia viene accusata di neoangiogenesi (solo alle giunzioni...) che, a detta di molti esperti delle terapie alternative, determinerebbe la neovascolarizzazione e quin- di le recidive varicose.
Le domande alle quali ci è sembrato dovero- so rispondere sono state le seguenti:
1. Dove sta la verità?
2. Quale deve essere oggi la scelta terapeutica?
Esame isto-patologico di frammento prelevato da una giunzione safeno-femorale con recidiva varicosa.
Figura 2 - Neoangiogenesi del tessuto cicatriziale. Ematossilina- Figura 3 - Vena tributaria residua. Ematossilina-Eosina Eosina 400 X 60 X
Toscana Medica 2|2016

