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RICERCA E CLINICA 49
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Figura 4
fiducia, per la comparsa di prurito generalizzato associato a lesioni ipercheratosiche e desqua- manti a livello dei piedi. I familiari riferivano la difficoltà nella gestione del paziente sia per il ri- fiuto all’assistenza e all’igiene personale che per la scarsa aderenza alle cure.
ascelle, la regione mammaria e quella addomi- nale; generalmente si ha il risparmio della cute del volto. La variante norvegese si presenta in forma generalizzata, come dermatite psoria- siforme ipercheratosica delle mani e dei piedi, con il coinvolgimento ungueale, associata ad eritema squamoso diffuso al tronco, collo, scal- po e volto. Si manifesta più frequentemente in soggetti anziani o con immunodeficienza (AIDS, neoplasie, trattamento cronico con farmaci im- munosoppressori), spesso associata ad alopecia ed eosinofilia. La variante crostosa della scabbia è facilmente trasmissibile, anche per via indiret- ta, a causa dell’elevato numero di acari presenti nelle lesioni. Spesso viene sottodiagnosticata per la difficile diagnosi differenziale con altre manifestazioni dermatologiche; infatti, le lesio- ni ipercheratosiche e l’eritema diffuso vengono spesso diagnosticati come psoriasi, dermatite da contatto, o reazione avversa a farmaci. Si può inoltre verificare una superinfezione da parte di streptococchi con possibile coinvolgimento renale per lo sviluppo di una glomerulonefrite post-streptococcica.
Caso clinico
I.R., uomo di 84 anni, di nazionalità italiana, ricoverato presso il reparto di Geriatria per la Complessità Assistenziale dell’AOU Careggi per decadimento delle condizioni generali con aste- nia, prurito e calo ponderale (circa 7 Kg negli ultimi 6 mesi). Vedovo da cinque anni, un figlio non convivente. Prima del ricovero viveva da so- lo al proprio domicilio, sostanzialmente autono- mo dal punto di vista funzionale, riceveva aiuto saltuario da parte di personale privato per i la- vori domestici più pesanti. In anamnesi diabete mellito di tipo 2 in terapia con ipoglicemizzanti orali in buon controllo glicemico. Non veniva ri- ferito decadimento cognitivo. Negli ultimi mesi aveva presentato isolamento sociale rifiutando assistenza da parte dei familiari con impossibili- tà da parte degli stessi a supervisionare le con- dizioni igienico-sanitarie dell’abitazione e del paziente. Da circa due mesi era in trattamento, con scarso beneficio, con corticosteroidi topici, su indicazione dello specialista dermatologo di
Toscana Medica 2|2016


































































































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