Page 13 - Toscana Medica
P. 13

QUALITÀ E PROFESSIONE 13
Elisabetta Bertol, Professore ordinario
di Tossicologia Forense, Università degli studi di Firenze
La diffusione di “Nuove Droghe”, le cosid- dette Nuove Sostanze Psicoattive (NSP), è di- venuto ormai un problema reale per la Sanità Pubblica, specialmente in riferimento alla po- polazione giovanile e adolescente.
Possiamo definire NSP “una nuova sostanza psicotropa, in forma pura o in preparazione, non ancora sotto controllo secondo le Conven- zioni delle Nazioni Unite, nei loro più recenti aggiornamenti, ma che potrebbe costituire una minaccia per la salute pubblica paragonabile a quella rappresentata da sostanze già elencate”.
Le NSP vengono vendute nel mercato illeci- to sotto forma di pillole, compresse, capsule, a volte mescolate a materiale vegetale, e sono sintetizzate in laboratori clandestini di relati- vamente facile allestimento, non necessitando particolari e sofisticate strumentazioni per la loro sintesi.
I “laboratori chimici” clandestini sono infatti spesso realizzati all’interno di edifici domestici o magazzini dismessi e con la stessa facilità con cui possono sorgere, altrettanto rapidamente
ELISABETTA BERTOL
Le nuove droghe sintetiche
Un dramma che i medici non possono ignorare
possono scomparire senza lasciare traccia.
La sintesi è relativamente semplice, il merca- to, secondo le normali leggi del commercio, è avido di NUOVO e non ci sono scrupoli morali, né restrizioni ministeriali o lunghi percorsi buro-
cratici a frenare l’inventiva criminale.
Le NSP sono droghe progettate e disegna- te a tavolino da veri e propri “architetti” della
droga.
Per questo sono note anche come Designer
Drugs e il problema risale ancora agli anni fine ’80 – quando appunto tale termine fu coniato, per riesplodere in questi ultimi anni, ed in mo- do ancora più dirompente proprio in quest’ul- timo anno.
Piattaforma di lancio e di prova per le nuove molecole? I clienti? Il mondo dell’utenza del- la droga, specialmente giovanile, che ne fa le spese.
Poco importa se la sostanza possa presenta- re tossicità, anche comportamentale, l’impor- tante è che piaccia, che faccia presa, che faccia mercato.
In caso contrario la sostanza sparisce dal mercato (non viene più prodotta in quanto “non rende” abbastanza) e se ne fabbricano altre, a ritmo incalzante.
Designer drugs, Legal highs, Herbal highs, Bath salts: questi i nomi in gergo più comuni.
In realtà si tratta principalmente di quattro fondamentali categorie:
• cannabinoidi sintetici
• catinoni sintetici
• fenetilammine
• piperazine
Più in particolare dal 2009 a marzo 2015, sono state registrate dal Sistema Nazionale di Allerta Precoce 456 molecole, di cui:
• 138 cannabinoidi sintetici
• 77 catinoni sintetici
Toscana Medica 1|2016


































































































   11   12   13   14   15