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14 QUALITÀ E PROFESSIONE
• 90 fenetilamine
• 19 triptamine
• 35 farmaci vari
• 12 molecole a struttura azepanica
• 17 oppioidi sintetici (di cui 7 analoghi del
fentanil)
• 5 piperazine
• 5 analoghi della ketamina
• 3 analoghi della fenciclidina (PCP)
• 55 altre molecole di varia tipologia (sinteti-
che, sostanze naturali.
Ma ne possono essere “architettate” altre, anche non classificabili né chimicamente né per effetti farmacologici nelle precedenti categorie.
Si può notare come nel corso degli anni ci sia stata una crescita graduale della diffusione di NSP soprattutto per quanto riguarda cannabinoi- di e catinoni e derivati fenetilamminici (Figura 1).
Quanto alla tossicità, è ormai noto e dimo- strato oggi anche attraverso le indagini scien- tifiche più moderne, che tutti i tipi di droga creano dei danni alle persone che ne fan- no uso e i danni aumentano soprattutto se le droghe vengono assunte da adole- scenti, allorquando il sistema nervoso centrale è ancora in evoluzione.
La early detection cioè l’identificazione pre- coce della diffusione sul territorio e dell’uso di droghe e alcol, è oggi un intervento prioritario.
Oggi il problema è reso più difficile appunto dall’immissione sul mercato di queste spesso sconosciute sostanze psicoattive.
Dobbiamo ricordare ad esempio che i decessi per incidentalità (spesso correlati all’uso di alcol e droga) risultano essere
tra le prime cause di morte nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni.
Alcol, tabacco ed energy drinks possono co- stituire le sostanze psicoattive di primo accesso all’assunzione di sostanze stupefacenti illegali. Negli ultimi anni sono stati prodotti molti ener- gy drinks a base di caffeina, sostanza eccitan- te per eccellenza, che hanno invaso il mercato delle bibite analcoliche, ma che sono impiegate anche come base in cocktail alcolici.
Infatti questi drink percepiti ed associati a un concetto di energia positiva vengono me- scolati a superalcolici (rum, gin, vodka) ed an- che a nuove droghe, spesso di composizione sconosciuta, creando mix estremamente psi- coattivi e spesso molto tossici.
Una volta ottenuta una prima disinibizio- ne verso le naturali riserve che quasi tutti gli adolescenti hanno nei confronti dell’assumere sostanze psicoattive per la prima volta, poi ac- cedono con più facilità a sostanze sempre più nocive, ad iniziare dal THC fino ad arrivare a cocaina, amfetamine ecc..
L’uso di droga, ed oggi ancor più la curiosità di provare nuove sostanze psicoattive, crea temporaneo, ma spesso permanente danno a organi e tessuti, con alterazione della plasticità neuronale. E questo oggi non è solo teorizzabile, ma si può vedere attraverso le recenti tecniche neuroimaging nel campo delle neuroscienze.
Il cervello mostra infatti cambiamenti fun- zionali, strutturali e metabolici causati dall’uso continuativo di droghe.
L’uso precoce di sostanze farmacologica- mente attive sulla psiche comporta una forte
Droghe tradizionali: eroina, cocaina, cannabis, amfetamine...
Figura 1
“Nuove droghe”
Toscana Medica 1|2016

