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38 QUALITÀ E PROFESSIONE
Quando un medico viene a conoscenza di un reato perseguibile d’ufficio, ha l’obbligo di se- gnalarlo all’autorità giudiziaria in due distinte forme che, a seconda del ruolo che in quella circostanza riveste, sono:
• Il Referto, se a fare la segnalazione è un esercente un servizio di pubblica necessità.
• Il Rapporto (o denuncia), se la segnalazione è fatta da un pubblico ufficiale.
Teniamo presente che un reato si definisce per- seguibile d’ufficio quando il provvedimento penale si avvia anche senza che la vittima sporga querela.
La Tabella 1 mostra le differenze tra Esercente un servizio di pubblica necessità (ESPN) e Pubbli- co ufficiale (PU)
Molte situazioni di violenza domestica tro- vano riscontro quali forme di reato procedibile d’ufficio in articoli del codice penale. Ne ricor- diamo i più significativi:
Lesioni personali (art 582-583 cp)
“Chiunque cagiona ad alcuno una lesione per- sonale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente con prognosi superiore a 20 giorni”.
A seconda della gravità delle lesioni procura- te, si distinguono:
• Lesioni personali lievissime, quando la
prognosi è inferiore ai 20 giorni. Queste ul- time sono procedibili d’ufficio se vengono commesse in circostanze aggravanti (utilizzo di armi, sostanze corrosive, materie esplo- denti, gas asfissianti e accecanti).
• Lesioni personali lievi, se la prognosi è tra i21ei40giorni.
• Lesioni personali gravi, se la prognosi è superiore ai 40 giorni o quelle che, indipen- dentemente dai giorni di prognosi, causano un pericolo per la vita della persona offesa.
• Lesioni personali gravissime, sono quel- le che causano una malattia “certamente o probabilmente” inguaribile.
Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 583 bis cp )
Mutilazione degli organi genitali femminili in assenza di esigenze terapeutiche, ossia clitori- dectomia, l’escissione, l’infibulazione e qualsiasi altra pratica che cagioni effetti dello stesso tipo.
Violenza sessuale (art. 609 bis-septies cp)
Il reato di Violenza sessuale è perseguibile a querela della persona offesa, ma nelle seguenti condizioni si procede d’ufficio:
• se il fatto è commesso nei confronti di per-
sona che al momento del fatto non ha com-
piuto gli anni diciotto;
• se il fatto è commesso dall’ascendente, dal
genitore, anche adottivo, o dal di lui con- vivente, dal tutore ovvero da altra persona cui il minore è affidato per ragioni di cura,
di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia o che abbia con esso una relazione di convivenza;
• se il fatto è commesso da un pubblico uffi- ciale o da un incaricato di pubblico servizio nell’esercizio delle proprie funzioni;
• se il fatto è connesso con un altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio;
Maltrattamenti contro familiari e con- viventi. (art. 572 cp)
Chiunque maltratti un familiare o convivente o persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata. Nel termine “maltrattamenti” è sottin- tesa la reiterazione del reato.
Minacce (art. 612 cp)
In questo caso si procede d’ufficio se la mi- naccia è grave o commessa in situazioni aggra- vanti con armi o da persona travisata
Atti persecutori (stalking) (art. 612 bis cp)
Chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un per- durante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolu- mità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affet- tiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita. Il delitto è punito a querela della persona offesa. Si procede tut- tavia d’ufficio se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio.
Sappiamo bene quanto sia importante il rap- porto di fiducia che si viene a instaurare con i pazienti e quanto sia rischioso infrangere una relazione che abbiamo creato con gli anni; ma è proprio in virtù di questo rapporto esclusivo che il medico di medicina generale, in ambi- to sanitario, rappresenta la figura che si tro- va nella situazione più adatta ad identificare, valutare e gestire casi di violenza domestica. Dobbiamo quindi essere in grado di fornire sup- porto e informazioni ai pazienti che trovano il coraggio di far emergere la loro esperienza di violenza sommersa, senza mai dimenticare quali sono i nostri obblighi medico-legali, per la tutela nostra e di chi in quel momento ci chiede aiuto.
Articolo pubblicato su www.medblog.it, il blog di medicina generale dove mettere in rete le proprie competenze, trovare informazioni e condividere la propria esperienza.
Toscana Medica 1|2016
Info: valeriacarluccio@gmail.com
TM


































































































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