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QUALITÀ E PROFESSIONE 21
Precipitants of Delirium
(e.g., infection, trauma, anrsthetics, surgery, hypoxia, hypoglycemia, metabolic derrangements)
forme ipocinetiche) (Han et al., Acad Emerg Med. 2009).
A seguito di un intervento di formazione sul personale, triplicano i casi di delirium rico- nosciuti (Rockwood et al., J Am Geriatr Soc, 1994).
Il riconoscimento del delirium è facilitato dall’utilizzo di strumenti di screening, validati per l’uso da parte del personale sanitario (medici, in- fermieri). Molto usato è il Confusion Assessment Method (CAM):
Aging
Neuroendocrine Abnormalities
Diurnal Sleep/ Melatonin Dysregulation
Neuroinflammation
Oxidative Stress
Network Disconnectivity
Neurotrasmitter Dysregulation
Figura 1
soggetti con sepsi e infarto miocardico, men- tre la mortalità ad un anno di distanza varia tra il 35 e il 40%) (George et al., Age Ageing, 1997).
il DIAGNOSTIC AND STATISTICAL MANUAL OF MENTAL DISORDERS (DSM 5):
Diagnosi
Delirium Caratteristiche cliniche del delirium secondo
1. Esordio acuto e Decorso fluttuante
2. Deficit attentivo
3. Disorganizzazione del pensiero
4. Alterazione del livello di coscienza
5. Compromissione delle capacità cognitive 6. Disturbi della percezione (allucinazioni) e
deliri (persecutori, falsi riconoscimenti)
7. Disturbi psicomotori (irrequietezza, rallen-
tamento)
8. Alterazioni del ritmo sonno-veglia
9. Disturbi dell’emotività (ansia, depressione,
irritabilità, apatia, euforia)
Sottotipi clinici
L’esordio del delirium è acuto con decor- so fluttuante, si sviluppa rapidamente nel giro di ore o giorni, le fluttuazioni sono circadiane con intervalli di “lucidità”, si hanno grossolane variazioni dell’attenzione in modo imprevedi- bile ed irregolare con accentuazione notturna. Il 70% dei casi di delirium non viene ricono- sciuto all’ingresso in Ospedale (soprattutto
Diagnosi eziologica: primo livello
• Anamnesi
– farmacologica (farmaci prescritti e farmaci
realmente assunti, compresi i farmaci da
banco e le assunzioni occasionali!) – tossicologica
• Parametri vitali
• Esame obiettivo generale e neurologico
• SO2 e stick glicemico
• Esami di laboratorio di routine
• Ricerca di siti di infezione occulta (esame uri-
ne, RX torace)
• ECG
Diagnosi eziologica: secondo livello
• Esami ematochimici selezionati: ormoni ti- roidei, dosaggio di farmaci, screening tossi- cologico, ammoniemia, cortisolemia, vitami- na B12
• Emogasanalisi
• Neuroimaging (primo livello se non è possi-
bile raccogliere l’anamnesi o effettuare l’esa-
me obiettivo)
• Puntura lombare
• EEG: globale disfunzione cerebrale, regi-
strazione di crisi subcliniche, evidenza di danno ischemico, patterns di incerto signi- ficato (Periodic Lateralized Epileptiform Di- scharges)
• “Iperattivo”: stato di coscienza “ipervigile”, agitazione psicomotoria, disturbo delirante;
• “Ipoattivo”: sopore, apatia, iporeattività agli stimoli fino al coma, rischio decubito, degenza più lunga;
• “Misto”.
Diagnosi differenziale del Deliriu
S O M M A R I O ToscanaMedica6|2016

