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QUALITÀ E PROFESSIONE 23
le benzodiazepine. Possibile effetto ipotensivo. Non vi sono studi nel Delirium, molto usato nei disturbi del comportamento nella demenza. Do- se: 25-150 mg die. Disponibile anche in formu- lazione per uso parenterale.
Trattamento non farmacologico
Il trattamento non farmacologico di
• deficit cognitivo
• deprivazione del sonno
• immobilità
• deficit visivo
• deficit uditivo
• disidratazione
ha ridotto di un terzo l’incidenza di nuovi casi di delirium nell’arco del ricovero, rispetto alle usuali cure ospedaliere.
• Aiutare l’orientamento con grandi orologi
• Assicurare una buona veduta dalla finestra • Ripetere regolarmente le informazioni
• Massimizzare l’acuità visiva: occhiali, luce
• Massimizzare l’acuità uditiva: assicurarsi l’u-
so e la funzione di protesi, ridurre i rumori
competitivi
• Usare oggetti familiari al paziente (foto)
• Assicurare oggetti di riconoscimento ade-
guati.
Si riportano le raccomandazioni dell’American Psychiatric Association TM
Info: sanddom@libero.it
Felice Marra, Responsabile della Prevenzione della Corruzione dell’Azienda USL n.3 di Pistoia.
Laura Belloni, Direttore SODc Clinica delle Organizzazioni AOUC - Responsabile del Centro di Riferimento Regionale sulle Criticità Relazionali (CRRCR).
FELICE MARRA, LAURA BELLONI
Integrità: valore fondamentale del Sistema sanitario
Nell’ambito del convegno svoltosi a Pistoia all’Ospedale San Jacopo H4, “Integrità come valore fondamentale del Sistema sanita- rio”, pensato e ideato dal Dott. Felice Marra, Responsabile della Prevenzione della Corruzione dell’Azienda USL n.3 di Pistoia, sono stati ipo- tizzati gli scenari futuri per sviluppare il tema dell’integrità, dell’anticorruzione, dello svolgi- mento condiviso e sentito delle attività organiz- zative e della sensibilizzazione delle comunità all’importanza della partecipazione emotiva individuale ai valori dell’organizzazione. In tale contesto risulta fondamentale favorire un’at- tenzione diffusa e partecipata alle dinamiche organizzative di cui facciamo parte: “Noi come portatori di una nuova cultura, noi come sen- sibilizzatori”. Si evidenzia quindi la necessità di avviare un percorso che, a partire dalle direttive ministeriali in merito alla sicurezza sul luogo di
lavoro, è in grado di superare una concezione di risoluzione dei problemi basata sul “qui ed ora”, a favore della necessità di un cambiamento di impostazione che si concentra sulla creazione di una cultura organizzativa, che si fondi su princi- pi valoriali, condivisi da tutti i livelli organizzativi, e su una progettualità che guardi al futuro e che non si limiti al breve o al medio termine. Emer- ge allora il bisogno di uscire da sistemi rigidi di norme e comportamenti stereotipati all’interno delle organizzazioni e allo stesso tempo la ne- cessità di non estrapolare situazioni e proble- matiche dal loro contesto di riferimento, quan- to piuttosto rivolgere lo sguardo sulla situazione globale e sistemica nella quale emergono. Volu- tamente differenziato dal termine Vision, legato a concetti di produttività in organizzazioni di stampo economicistico, è qui che si inserisce il costrutto di Visione, come elemento che con-
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