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Figura 1
LLC QUADRO MORFOLOGICO TIPICO MIDOLLARE E DEL SANGUE PERIFERICO
OPINIONI A CONFRONTO 11
Figura 1 - LLC quadro morfologico tipico midollare e del sangue periferico.
evidenti problemi di carattere etico e deontolo- gico, confrontando ibrutinib con un’altra mole- cola disponibile per le stesse indicazioni (idelali- sib) alla ricerca di eventuali vantaggi di carattere sia medico che economico.
Negli Stati Uniti si assiste invece ad un atteg- giamento per così dire anticipatorio con me- dici ed ospedali che somministrano ibrutinib rivalendosi poi sulle assicurazioni dei pazienti. La Gran Bretagna poi almeno per adesso si è semplicemente opposta al prezzo richiesto dal produttore, sottolineando che esistono valide alternative terapeutiche.
Concludo ricordando che al costo mensile prima ricordato di queste terapie si devono aggiungere quelli connessi alla gestione di eventuali effetti collaterali e complicanze in- sorte durante il percorso di cura.
TOSCANA MEDICA – Sempre per rimanere in campo economico, quanti sono in Toscana i pazienti con LLC nei quali si potrebbe util- mente impiegare ibrutinib?
PETRINI – Circa 24.000. Il mio Centro at- tualmente ne segue 5.
BOSI – La questione dei prezzi riporta neces- sariamente a quella della appropriatezza. In questo senso credo che anche nel caso delle nuove molecole di ambito ematologico la lo- ro prescrizione debba essere riservata soltan- to agli specialisti dei Centri di riferimento.
BOCCHIA – Credo però che un messaggio importante non possa essere ignorato: ibru- tinib non può essere considerato per la LLC al pari di quanto imitinib lo è per la leucemia mieloide cronica, una leucemia con caratteri- stiche ben precise che se non adeguatamen- te trattata può evolvere acutamente anche nel giro di poco tempo.
TOSCANA MEDICA – Potrebbe pertanto essere ipotizzabile la creazione di un percor- so strutturato, basato sulla collaborazione tra medici di famiglia e specialisti, che anche nella nostra Regione individui con precisione i soggetti nei quali impiegare ibrutinib?
BANFI – Penso che qualsiasi percorso si possa ipotizzare non possa prescindere dalla centralità del Centro di riferimento speciali- stico, l’unica struttura veramente in grado di rapportarsi e coordinare tutti gli interven- ti necessari alla gestione di questi pazienti. Quindi è necessario passare, per la prescrizio- ne e diagnosi, da un criterio geografico al cri- terio delle competenze, anche se il cittadino dovrà recarsi in un diverso ospedale.
PETRINI – Un’altra figura di fondamentale importanza in questo ipotetico percorso è il medico di medicina generale il cui compito principale, oltre naturalmente l’assistenza cli- nica ai malati, dovrebbe essere quello di la- vorare insieme a loro per evitare l’insorgenza
S O M M A R I O ToscanaMedica7|2016


































































































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