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44 RICERCA E CLINICA
La presenza di almeno due criteri maggiori, di cui almeno uno dei primi tre, fa porre dia- gnosi di sindrome di Marfan. La diagnosi di sindrome di Marfan è PERTANTO essen- zialmente clinica. L’analisi genetica è da usare nelle situazioni in cui è presente un solo criterio maggiore e l’identificazione della mutazione genica può farci arrivare alla diagnosi. Questo succede frequentemente per la grande variabi- lità nell’insorgenza temporale delle manifesta- zioni cliniche del tessuto connettivo. Infatti, i criteri maggiori possono essere presenti in al- cuni soggetti già nei primi anni di vita oppure evidenziarsi nella sesta decade di vita o oltre. D’altra parte il gene FBN1 può risultare mutato anche in altre patologie in diagnosi differenzia- le con la sindrome di Marfan (Tabella 2).
Recentemente il nostro gruppo ha dimo- strato una associazione clinica tra sindrome di Marfan e pazienti con valvola aortica bicuspide (VAB), la più comune cardiopatia congenita, ri- spetto alla popolazione generale e una associa- zione genetica tra alcuni pazienti MF/BAV e BAV con mutazioni nel gene FBN1 (Pepe et al., 2014).
In considerazione del carattere multisistemi- co di queste patologie, per la diagnosi conclusiva di patologie ereditarie del tessuto connettivo, è richiesta una collaborazione multidisciplinare. L’identificazione corretta di un paziente e la va- lutazione integrata – quando possibile – della fa- miglia, consente di impostare un iter terapeutico adeguato per ciascuna delle possibili manifesta- zioni nei vari organi e apparati, inclusi tratta- menti chirurgici (cardiovascolari, ortopedici, ocu- listici). Dalla diagnosi deve derivare un supporto informativo/educazionale ai pazienti ed alle fa- miglie, inclusivo della consulenza genetica che consideri anche le problematiche connesse con la paternità/maternità. Una particolare attenzio- ne deve essere inoltre rivolta alle donne affette da MFS nella pianificazione e conduzione della gravidanza, che rappresenta un momento parti- colarmente critico per queste pazienti. L’utilizzo di adeguata terapia medica, la valutazione at- tenta delle varie localizzazioni della malattia (con particolare attenzione alle manifestazioni cardio- vascolari) e l’esecuzione di uno stretto follow-up clinico e strumentale durante tutta la gestazione,
Patologia
Gene/i
Caratteristiche discriminanti
Sindrome di Loeys-Dietz (LDS)
TGFBR1 TGFBR2
ugola bifida/palatoschisi; ipertelorismo; tortuosità delle arterie; aneurismi diffusi; arteriosi; craniosinostosi; piede torto; instabi- lità del rachide cervicale; cute sottile e vellutata; tendenza alle ecchimosi
Sindrome di Shprintzen-Goldberg
FBN1 SKI
Craniosinostosi; ritardo mentale
Sindrome MASS
FBN1
Caratteristiche sistemiche (punteggio 5-6)
Aracnodattilia contratturale congenita (CCA)
FBN2
Orecchi accartocciati, contratture
Sindrome di Weil-Marchesani (WMS)
FBN1 ADAMTS10
Microsferofachia; brachidattilia; rigidità articolare
Sindrome dell’ectopia della lente (ELS)
FBN1 LTBP2 ADAMTSL4
assenza di dilatazione della radice aortica
Omocistinuria
CBS MTHFR
Trombosi; ritardo mentale
Sindrome dell’Aneurisma Aortico Toracico familiare (FTAA)
TGFBR1 TGFBR2 ACTA2
assenza di caratteristiche scheletriche marfanoidi; livedo reticu- laris; iris flocculi
FTAA con valvola aortica bicuspide (BAV)
NOTCH1 GATA5 TGFBR2
BAV;
penetranza incompleta
FTAA dotto arterioso pervio (PDA)
MYH11
PDA
Sindrome aneurisma aortico toracico e osteo- artrite
SMAD3
osteoartrite
Sindrome della tortuosità dei vasi (ATS)
SCL2A10
Arterie tortuose; stenosi arteriosa; dismorfismo faciale
Sindrome dei difetti cardiaci e delle articola- zioni
B3GAT3
dilatazione radice aorta toracica; BAV; PVM; ASD; PFO; aspetto craniofaciale; anormalità scheletriche
Sindromi di Ehler-Danlos tipo vascolare, valvolare,
cifoscoliotico
COL3A1 COL1A2 PLOD1
aneurisma dei vasi medi; insufficienza valvolare severa; cute tran- slucida; cicatrici distrofiche; caratteristiche faciali
Tabella 2 - Patologie in diagnosi differenziale: geni associati e caratteristiche cliniche discriminanti (modificato da Loey’s e coll. 2010) Toscana Medica 3|2016

