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46 RICERCA E CLINICA
Quando inviare un paziente al Centro di Riferimento Regionale per la Sindrome di Marfan e Malattie Correlate?
Quando è presente un criterio maggiore quali ectopia della lente e aneurisma aortico toracico o due o tre manifestazioni sistemiche quali scoliosi, miopia, pneumotorace spontaneo (Tabella 1).
Chi sono i clinici che generalmente segnalano il soggetto/paziente al Centro?
Prima di tutti i pediatri e i medici di medicina generale che sanno bene quanto sono frequenti nella popolazione singole manifestazioni connet- tivali lievi quali piede piatto, miopia, prolasso del- la valvola mitrale. Il peggioramento rapido di tali manifestazioni e la copresenza di tre o più mani- festazioni sistemiche (Tabella 1) nella stessa per- sona rende opportuna una visita presso il Centro.
Gli specialisti: cardiologi (prolasso della valvola mitrale rapidamente progressivo, ectasie/aneu- rismi/dissecazioni dell’aorta o di più vasi special- mente in pazienti giovani, età < 50 anni, valvola aortica bicuspide, storia familiare di aneurisma aortico toracico o di valvola aortica bicuspide; i neurologi per gli aneurismi cerebrali e dei vasi epiaortici e dissezione carotidea; gli ortopedici quando notano più manifestazioni scheletriche in contemporanea che progrediscono nel tempo; gli oculisti non solo nei casi di ectopia della lente ma anche nei casi di miopia grave accompagnata ad altre manifestazioni sistemiche e nei casi di pa- zienti giovani (<50 anni) che presentino distacco di retina o cataratta o glaucoma; i cardiochirur- ghi, i chirurghi vascolari, i chirurghi toracici, gli or- topedici che decidono il tipo di intervento anche in base alla consistenza dei tessuti.
Per ottenere informazioni cliniche
Scrivere per e-mail alla Prof.ssa Guglielmina Pepe, responsabile del Centro all’indirizzo: guglielmina.pepe@unifi.it.
Con che richiesta presentarsi?
Presentarsi con una richiesta R99 per visita internistica fatta dal medico curante o da uno specialista.
Prima visita
Durante il primo accesso al Centro viene ese- guita la valutazione clinica generale, raccolta la storia anamnestica familiare e genetica e, se ne- cessario, una visita cardiologica e/o ortopedica, e/o oculistica (pediatrica per i pazienti fino a 16 anni) con ecocolordoppler ed elettrocardiogramma. In alternativa è opportuno che i pazienti vengano alla prima visita avendo già i risultati di un dosaggio dell’omocisteina plasmatica, di una visita oculisti- ca con riportati i gradi di miopia, se presente, e controllo del cristallino e della retina, di una visita ortopedica. È utile che il paziente porti i risultati di analisi del sangue e di immagini fatte precedente- mente, in particolare quelle riguardanti scheletro, occhi, cardiovascolare e cerebrovascolare.
Al paziente viene consegnata una lettera, in- dirizzata al collega referente, di risposta al quesi- to diagnostico nello stesso giorno in maniera da poter discutere subito il contenuto della lettera e di poter rispondere ai quesiti del paziente e dei fa- miliari.
Se opportuno si propone un prelievo di sangue per l’analisi genetica che viene eseguita nei nostri laboratori al Centro Malattie Aterotrombotiche e si dà appuntamento per la visita di controllo.
Info: guglielmina.pepe@unifi.it
TM
Come prendere appuntamento per la visita
Telefonare al numero 0557945138 dal lunedì al venerdì, dalle 8,00 alle 12,00 dove risponde una infermiera
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o umanista
uta e formatore, Giusep- dei problemi psicologi- ospettiva tracciata dalla cità di reazione creativa della centralità del sog- analitico e ad una scelta
cia della relazione di aiu- psicologia umanistica e o articolato su modalità linguaggio; relazione di lle singole relazioni em- unga esperienza terapeu- vante alla cura è dovuto to che impegna tutte le e, spesso ancora sangui-
dità dell’anima.
iuseppe Tomai ha spe-
maggiore entusiasmo, la imposte dall’attenzione gli altri (ricercatori smar- essi, attraverso percorsi he integrano componen- ali, contenuti culturali e
dotta attraverso un per- onale imperniato su una peratore pubblico e tera- o un insieme di compo- e hanno caratterizzato il della mente. S’intende ati senza riserve nell’af- otti da una civiltà malata le offrire alle vittime una
ata nella cura del disagio ne genitoriale e del vuo- malattia, all’isolamento all’angoscia, al panico e a giche che trasformano il ondanna alla sofferenza. per chiunque abbia biso- per le quali non vale la
uesti “4 passi sui sentieri no, più che di esaurire le ontate dai diversi prota- vicenda della psicologia are il lettore a conside- psicoterapia come un’op- erare equilibrio e quindi
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SALVATORE CESARIO
È la parola sentita che ci salva.
Sussurrata, urlata, celata in una metafora o esaltata in una poesia. Nella relazione di aiuto il terapeuta
Nel fugace, l’eterno
pen
deve saperla gestire con sapienza e generosità.
La parola sentita, che conforta, denuncia, diffida della retorica,
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rende la relazione di aiuto un contributo intimo e ristrutturante. La parola sentita è quindi decisiva
e sicolnlocraaclcveorntictei deelpl’iomepsegineodumi anistico
di chi vuole davvero rendere utile la propria esperienza donandolaDa cohinha tsmoarMritoaltaesurabussola interiore.
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GIUSEPPE TOMAI
4 PASSI
SUI SENTIERI DELLA MENTE
Appunti di viaggio intorno alla psicologia umanistica
ccasione per meditare
a psicoterapia come relazione di aiuto si pre- a non pochi equivoci. La legge della doman- rescente di una cura liberatoria da pensieri scianti - si spera miracolosa (anche se non si e nel carisma dei santi) - è sempre più pres- e, provocando la proliferazione di ogni sorta fferte taumaturgiche molte volte truffaldine. La omanzia ha infatti più seguaci della psicologia. osa sia davvero una psicoterapia efficace, hé suffragata da dati scientifici ed esperien- corretti. non è sempre facile da identificare. indi indispensabile sgomberare il campo da voci ricuperando l’essenza e la forma genuina a psicologia “seria” e della sua proposta umani-
corretta ed onesta.
iuseppe Tomai ha seguito questa strada con cazioni stimolanti, esempi suggestivi e ponde- considerazioni, frutto di una lunga esperienza “terreno dell’anima”, confortate dallo studio nto dell’evoluzione continua della psicologia erna, sempre meno elitaria e sempre più inte- a alle neuroscienze e allo sviluppo sociale. uesta agile pubblicazione si propone quin- ome un’occasione per ciascuno di noi, pur se nei alla conoscenza della dinamica della psi- gia, di cogliere anche soggettivamente l’oppor- tà di chiedere, se necessario, un supporto qua- ato ed efficace per il superamento delle nostre ibili angosce.
on esistono “umani” che non subiscano le sioni negative di una condizione globale fru- nte, perché fitta di negazioni e con una so- popolazione fatta di solitudini. Forse fino ad non ne abbiamo avvertito il peso e il rischio tenziale che è comunque incombente.
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