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OPINIONI A CONFRONTO 11
Consumo di an;bio;ci in ospedale
In aumento
*ER - Emilia Romagna / gd - giornate di degenza
determinata popolazione di batteri eliminan- done una quota parte, mentre un’altra muta diventando resistente a quel “veleno”. Questa resistenza è tra l’altro spesso trasmissibile tra- mite plasmidi per cui il microrganismo la tra- smette ad altra popolazione della stessa fami- glia o anche di famiglie diverse.
Questo è quello che storicamente è sempre accaduto per qualsiasi antibiotico introdotto in terapia e questo spiega la necessità di ricor- rere a più farmaci per la cura di malattie come ad esempio la tubercolosi o l’HIV.
La resistenza batterica. può essere in pra- tica considerata un meccanismo darwiniano di sopravvivenza che certamente viene poten- ziato dall’uso improprio degli antibiotici che espone i microorganismi ad una pressione selettiva del tutto inutile quando non franca- mente pericolosa.
TOSCANA MEDICA - Dal punto di vista far- macologica si intravede qualche novità all’o- rizzonte oppure l’industria continua ancora ad essere disinteressata all’argomento?
BARTOLONI - Qualcosa recentemente si sta per fortuna muovendo e stiamo assistendo allo sviluppo ed alla prossima messa in com- mercio di nuovi farmaci, combinazioni di beta - lattamici con inibitori degli enzimi deputati a distruggere gli antibiotici stessi, che potreb- bero dare un grosso aiuto nella gestione delle infezioni da Gram negativi multiresistenti.
Ci sono anche alcune nuove molecole mol- to efficaci sui Gram negativi che sui Gram po- sitivi, che possono essere somministrate anche una volta alla settimana oppure in monosom- ministrazione con evidente vantaggio in termi- ni di compliance da parte dei pazienti.
Alcuni di questi sono già in commercio, al- tri lo saranno a breve.
MENICHETTI - Il regolatorio di queste nuo- ve molecole purtroppo varia da Paese a Paese e può pertanto accadere che negli Stati Uniti i pazienti ne possano già disporre al contra- rio di quanto avviene per i malati italiani o di qualche altra nazione europea. Sarebbe per- tanto auspicabile che il prima possibile queste
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S O M M A R I O ToscanaMedica8|2016

